Catilina Stampa E-mail

Barbara Levick

Catilina

il Mulino, pagg.154, € 13,00

 

levick catilina  IL LIBRO – Personaggio malvagio e depravato secondo gli storici del tempo, Lucio Sergio Catilina (108-62 a.C.) fu a lungo una minaccia per la repubblica romana. Il suo obiettivo iniziale era raggiungere il potere a Roma con mezzi tradizionali, ma gli mancarono il danaro e il sostegno per riuscire nell'impresa. Sconfitto per tre volte alle elezioni per il consolato, scelse la via della rivoluzione avendo al suo fianco una schiera di contadini indigenti, proprietari terrieri impoveriti, genti italiche scontente di Roma e debitori di ogni risma. Non riuscì tuttavia a vincere contro le forze del diritto e dell'ordine, trovò uno strenuo oppositore in Cicerone e la rivolta da lui capeggiata fallì. In queste pagine l'autrice ne ricostruisce la vicenda in una luce diversa dalla tradizione storiografica più diffusa, e lo restituisce alla sua tragica grandezza per aver scelto di battersi contro l'esercito di Roma pur nella consapevolezza di andare incontro a morte sicura.

  DAL TESTO – "Nel vivo dello scontro della battaglia, Catilina combatteva con lo stesso accanimento degli altri, occupava il centro della mischia con l'aquila che si diceva che Mario avesse schierato con il suo esercito nella guerra contro i Cimbri. Allo stesso modo di molti «cattivi» Romani, Catilina viene ritratto come un uomo provvisto delle qualità della propria classe, soprattutto della virtus in sé: il coraggio virile. Quando capì di aver perduto i propri luogotenenti e vide le truppe soccombere, si lanciò contro i ranghi nemici. Si disse che il suo corpo fu ritrovato il giorno dopo, trafitto di fronte. Secondo una diffusa formula dei racconti di battaglia, respirava ancora e aveva in volto la stessa fierezza che aveva avuto da vivo.
  "Sallustio riconosce a tutti e due gli eserciti l'onore della fermezza mostrata. Adesso non restava che da sconfiggere la resistenza degli irregolari nelle altre aree. Nessun dubbio sull'impegno degli ufficiali: i pretori Q. Cicerone (fratello di Marco) e M. Bibulo affrontarono rispettivamente i Bruzzi e i Peligni. I rastrellamenti erano ancora in corso nel 60, quando C. Ottavio si distinse battendo le forze residue nell'Italia meridionale. Le radici della sollevazione in Etruria e altrove e quelle del progettato colpo di stato a Roma erano distinte, ma avevano un elemento comune: i debiti dei partecipanti."

  L'AUTRICE – Barbara Levick è professore emerito di Classics al St Hilda's College di Oxford. Fra i suoi libri ricordiamo «Claudius» (1990), «The Year of the Four Emperors» (2000) e «Augustus. Image and Substance» (2010).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Una città sotto l'assedio di Roma - II. Roma dopo Silla - III. I politici e i loro problemi - IV. La prima congiura di Catilina (66-64) - V. La congiura del 63 - VI. Dopo Catilina - VII. Gli storici e i cattivi – Cronologia - Nota bibliografica - Indice dei nomi