La battaglia dei ghiacciai Stampa E-mail

Marco Cimmino

La battaglia dei ghiacciai
La Grande Guerra tra le nevi perenni


Mattioli 1885, pagg.126, € 14,50

 

cimmino ghiacciai  IL LIBRO – Nel comprensorio glaciale dei grandi massicci delle Alpi centrali, si è combattuta una guerra caratterizzata da difficoltà tecniche ed alpinistiche eccezionali e con problemi logistici apparentemente insormontabili: eppure, per tre anni, truppe da montagna italiane ed austroungariche si sono fronteggiate, in un ambiente in cui, fino ad allora, nessuno avrebbe mai pensato di poter combattere o anche solo di sopravvivere.
  "La battaglia dei ghiacciai" è un libro che si prefigge due diversi obbiettivi: il primo è quello di definire le caratteristiche che contraddistinsero, nei diversi settori del fronte lombardo/tirolese, la cosiddetta "guerra bianca", indicandone la varietà di declinazioni, contro l'opposta tendenza di certa storiografia, tesa ad operare una sorta di reductio ad unum. Il secondo, più ambizioso, è quello di cercare di descrivere, con linguaggio piano e senza eccessivi tecnicismi, ma con un rigoroso rispetto dei fatti e dei fenomeni, la variegazione del fronte glaciale con le sue peculiarità geografiche, tecniche, umane. Insomma, un tentativo di trasmettere al lettore, a cento anni dalle grandi battaglie adamelline, tanto la complessità e la varietà di quello scampolo di Grande Guerra che si combatté nelle desolate lande subartiche dei 3.000 metri, quanto la specificità di un ambiente e di una generazione di combattenti d'alta quota, con le loro qualità, il loro equipaggiamento, la loro tattica e strategia e, soprattutto, il loro non comune valore.

  DAL TESTO – "[...] la Guerra Bianca si trasformò ben presto in una guerra di posizione: l'unica differenza, rispetto al resto del fronte, risiedeva nella natura di quelle posizioni, che, spesso, si trovavano vicinissime in linea d'aria, ma praticamente irraggiungibili dagli opposti combattenti. [...] proprio la presenza della neve eterna e del ghiaccio rese possibile la conquista di linee, apparentemente ancor più inaccessibili, nel settore centrale del massiccio adamellino, permettendo il movimento di notevoli masse di uomini e il loro schieramento in battaglia. Ancora oggi, d'altronde, il manto glaciale rende assai più agevole la scalata di molte cime del massiccio e, laddove il ritiro del ghiaccio lascia scoperta la roccia, le difficoltà alpinistiche aumentano notevolmente: non si può comprendere la dinamica della Guerra Bianca in Adamello se non si tiene conto di questo fondamentale fattore e dell'importanza dell'uso di uno strumento, allora pionieristico, per muoversi velocemente in questo genere di ambiente, lo sci."

  L'AUTORE – Marco Cimmino è uno storico militare, specializzato nello studio della prima guerra mondiale. Membro del comitato scientifico di "Storia", di "Storia Verità" e della Regione Lombardia per la conservazione del patrimonio della Grande Guerra, fa parte della Società Italiana di Storia Militare e del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. Tra le sue pubblicazioni più recenti, "La conquista del Sabotino" (LEG, finalista al Premio Acqui Storia 2013), "La conquista dell'Adamello" (LEG, 2014), "Il flauto rovescio" (Bietti, 2014), "Guerra Bianca" (Espresso-Repubblica, 2015), "Breve storia della prima guerra mondiale", vol. 1 (Gaspari, 2016).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – Strade e fortezze – La geografia della battaglia - Tattica e strategia della Guerra Bianca – L'ordine di battaglia - I protagonisti – La Guerra Bianca in Adamello – La Guerra Bianca nel settore Ortles-Cevedale - Appendice: la guerra bianca nella fotografia e nella cinematografia – Conclusioni – Ringraziamenti - Bibliografia