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Il sacerdote a Roma, è il sacerdos, letteralmente il «datore del sacro». Oggetto divino e tecnico degli dèi, egli assicura loro, in nome della Città, la parte di sacro che loro conviene. Egli mantiene i legami della comunità con l'aldilà, di cui interpreta le volontà e a cui presta servizio. Vestali, pontefici, aruspici scandiscono i ritmi della vita attraverso dei riti e delle cerimonie che Danielle Porte descrive a meraviglia, così come descrive tutti gli aspetti del mondo della religione. Propone così uno straordinario viaggio in una dimensione appassionante della civiltà latina. I sacerdoti sono in realtà "degli onesti...
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Attraverso un'indagine rigorosa e puntuale di fonti interpretate nel segno delle moderne teorie di semiotica, l'A. intende svelare e ripercorrere il formarsi pervasivo di una propaganda culturale che una Sparta del VII secolo, pericolosamente vicina ad un collasso militare e sociale, affida nelle mani di una strategia comunicativa d'eccellenza. L'impiego di tre diversi linguaggi culturali – linguaggio della poesia, linguaggio delle istituzioni, linguaggio rituale della danza – sono qui esaminati nel loro scandire, lungo la diacronia di tre sole generazioni, l'attuarsi di un piano coerente di controllo sociale che...
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Grazie alla penna di Giovanni Mancino rivive in queste pagine Giorgio Almirante, la cui figura a colori diventa, per colpa degli anni, un'immagine sfocata in bianco-nero. A memoria presente e futura. "Perché – come scrive Donna Assunta Almirante nella Presentazione - chi Giorgio lo ha conosciuto cerchi di perpetuarne il nobile operato e per chi, di lui ha solo letto o sentito parlare, costruisca dentro di sè quel coacervo di valori indispensabile per fare politica."Eccolo Giorgio Almirante in questo sfavillio di colori disegnati da padre Mancino. Ecco i suoi ferrei programmi riguardo la fede, la famiglia...
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Nella lettera del 21 ottobre 1914, inviata a Giovanni Gentile, Giuseppe Prezzolini suggeriva di pubblicare i testi con i quali Croce e lo stesso Gentile avevano da poco dato corso alla "concordia discors" sul modo di intendere l'idealismo e l'attualismo. Il direttore de «La Voce», come motivo ufficiale, adduceva il fatto che la sua rivista si era esaurita e che probabilmente i suoi lettori gradivano rileggere in unico contesto i quattro saggi. A distanza di cento anni riproporre i due saggi di Croce e i due di Gentile non costituisce un'operazione di revisione culturale né tanto meno un mero...
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