Novità


Una trilogia su Giorgio Almirante

mancino almirante  Grazie alla penna di Giovanni Mancino rivive in queste pagine Giorgio Almirante, la cui figura a colori diventa, per colpa degli anni, un'immagine sfocata in bianco-nero. A memoria presente e futura. "Perché – come scrive Donna Assunta Almirante nella Presentazione - chi Giorgio lo ha conosciuto cerchi di perpetuarne il nobile operato e per chi, di lui ha solo letto o sentito parlare, costruisca dentro di sè quel coacervo di valori indispensabile per fare politica."Eccolo Giorgio Almirante in questo sfavillio di colori disegnati da padre Mancino. Ecco i suoi ferrei programmi riguardo la fede, la famiglia...

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Croce e Gentile. La polemica sull'idealismo

digiovanni crocegentile  Nella lettera del 21 ottobre 1914, inviata a Giovanni Gentile, Giuseppe Prezzolini suggeriva di pubblicare i testi con i quali Croce e lo stesso Gentile avevano da poco dato corso alla "concordia discors" sul modo di intendere l'idealismo e l'attualismo. Il direttore de «La Voce», come motivo ufficiale, adduceva il fatto che la sua rivista si era esaurita e che probabilmente i suoi lettori gradivano rileggere in unico contesto i quattro saggi. A distanza di cento anni riproporre i due saggi di Croce e i due di Gentile non costituisce un'operazione di revisione culturale né tanto meno un mero...

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Maledizioni

armano maledizioni  Il numero di procedimenti penali contro opere di narrativa in Italia è molto più alto di quanto si creda. E quasi sempre per la stessa accusa: pubblicazioni oscene, reato tuttora in vigore. A volte gli autori si trovavano all'estero o sottoterra e finiva alla sbarra solo l'editore (Giangiacomo Feltrinelli e Alberto Mondadori i più esposti). Stiamo parlando di Joyce, Sartre, Lawrence, Miller, Kerouac, Pasolini, Moravia, Testori, Bianciardi, Pamela Moore, Ginsberg, Tondelli, Busi. Ma altri nomi meno noti hanno subito una simile sorte senza lasciare traccia. In questa inchiesta, condotta tra archivi...

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Io ho quel che ho donato

bruni-degiovanni donato  A centocinquant'anni dalla nascita di Gabriele D'Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 - Gardone Riviera, 10 marzo 1938), Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni hanno voluto ricordare la sua opera constatando che non sempre la critica ufficiale, accademica e universitaria, ha dato seguito editoriale a convegni e riletture d'occasione. Pertanto seguendo il vecchio adagio del "Verba volant scripta manent", questo contributo, oltre a essere inserito in una personale attività di divulgazione con incontri e conferenze dannunziane, vorrebbe essere una testimonianza di seria e costante attenzione all'opera del grande scrittore...

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