Novità


Geopolitica del mondo contemporaneo
jean_geopolitica_mondo  “Il futuro del Medio Oriente e del Golfo dipenderà dai rapporti turco-iraniani. Essi potrebbero essere sia collaborativi che conflittuali. Influenzeranno comunque anche gli instabili equilibri interni dei paesi arabi. La stabilità dell'intero mondo arabo è erosa dall'esplosione demografica e dalla rilevanza assunta dalle nuove Ict per la mobilitazione delle masse. La rivolta giovanile non è originata dalla povertà bensì dalla rigidità delle strutture politiche, che esclude dal potere e dalla ricchezza le nuove generazioni, provocandone la reazione. Le Ict, a loro volta, erodono la possibilità di controllo sociale...  
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Mediterraneo in guerra

mini_mediterraneo  Il generale «insolito», la «voce fuori dal coro» della saggistica geopolitica italiana traccia il profilo del Mediterraneo mettendo a fuoco nell'ottica della potenza militare le terre che lo circondano e i popoli che ci vivono. Il risultato è tutt'altro che scontato e rassicurante. In quarantatre anni di servizio militare Fabio Mini è venuto a contatto diretto con tutti gli apparati di sicurezza del mondo. Ha avuto il Mediterraneo come area di responsabilità quando è stato capo di stato maggiore della Nato del sud Europa, ha percorso i luoghi della sicurezza cinese e del suo «mediterraneo», ha comandato... 

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L'uomo che guardò oltre il muro

pedone_muro  Questo libro svela un Francesco Cossiga lontanissimo dal frusto cliché del "picconatore". Per diversi anni, infatti, con discrezione e acume, Cossiga perseguì e condusse, prima come Presidente del Consiglio e poi come Capo dello Stato, una politica estera parallela a quella dei Governi e di quella ben più lungimirante. Quando ancora dominavano realpolitik e timori, il Presidente emerito, da statista quale fu, vide più lontano, intuendo prima di altri l'incipiente crollo del sistema sovietico, la riunificazione della Germania e il ruolo che il gigante tedesco tornato unito e l'Italia... 

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Il barone sanguinario
pozner_barone  Quando accetta la proposta di Blaise Cendrars di scrivere un libro per la sua col­lana di biografie di avventurieri, e sceglie – in modo apparentemente incongruo per un comunista militante – di occuparsi del barone von Ungern-Sternberg, Vladi­mir Pozner non immagina certo che que­sta volta non gli basterà consultare (come aveva fatto per Tolstoj è morto) una mole immensa di documenti, ma che gli toc­che­rà condurre un'ardua inchie­sta, nel corso della quale imboccherà, per poi ab­ban­donarle, una quantità di false piste e si im­batterà in testimoni più o meno inat­tendibili... 
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