Alessandra Colla
25 Aprile 1945 Le luci e le ombre
Editoriale Programma, pagg.120, € 8,90
Con "25 Aprile 1945. Le luci e le ombre", Alessandra Colla propone un'indagine ampia, articolata e lucidamente problematizzante su una delle date-simbolo della storia italiana contemporanea. In un panorama storiografico dove la memoria pubblica del 25 aprile si è spesso irrigidita in forme celebrative o, al contrario, polemiche, Colla si inserisce con una prospettiva di taglio filosofico-storico che ambisce a restituire complessità e profondità critica a una ricorrenza che segna tanto la fine dell'occupazione tedesca quanto l'inizio della difficile transizione verso una nuova identità repubblicana.
Il volume si distingue innanzitutto per l'ambizione dichiarata nella sua struttura: analizzare "nel dettaglio ognuno degli avvenimenti antecedenti e conseguenti alla Liberazione". Questo approccio permette all'autrice di costruire un impianto narrativo e analitico che abbraccia l'intero arco della crisi del Regime fascista, il biennio 1943-1945, la guerra civile italiana, la nascita della Repubblica e le successive tensioni politiche e culturali che hanno accompagnato la costruzione della memoria resistenziale.
Particolarmente interessante è l'articolazione tematica del testo, che evita una cronologia rigida in favore di una trattazione problematica: Colla passa in rassegna, con equilibrio e documentazione puntuale, i molteplici protagonisti della Resistenza – dalle formazioni partigiane ai rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale, dalle forze alleate angloamericane agli apparati dello Stato monarchico ancora attivi –, indagando le motivazioni, i conflitti interni e le strategie divergenti che animarono l'ultimo anno di guerra in Italia.
Una delle qualità principali dell'opera è la volontà di tenere insieme la dimensione storico-politica e quella etica della Resistenza. In questo senso, il sottotitolo "Le luci e le ombre" non è un semplice espediente retorico, ma un orientamento metodologico. L'autrice non si limita a rievocare la riconquista della libertà e il ritorno della democrazia, ma affronta anche i nodi più controversi e spesso rimossi di tale frangente storico: le vendette sommarie del dopoguerra, le ambiguità di alcune leadership partigiane, la difficoltà a integrare nella narrazione ufficiale i contributi di soggetti "periferici" come monarchici, cattolici o militari. Questi elementi, lungi dal compromettere la legittimità storica e morale del 25 aprile, contribuiscono, secondo Colla, a renderlo più autentico e meno dogmatico.
La prospettiva dell'autrice – che si evince chiaramente dalla sua formazione accademica – emerge soprattutto nella riflessione sul significato contemporaneo della ricorrenza. Il 25 aprile, secondo l'autrice, non può essere considerato solo una data da commemorare, bensì una soglia critica, un laboratorio permanente di riflessione sul rapporto fra memoria e identità nazionale. L'obiettivo esplicitamente pedagogico del testo – progettare un futuro migliore a partire dalla comprensione del passato – trova qui una traduzione coerente, lontana tanto dalla retorica della mitizzazione quanto dal revisionismo ideologico.
Sul piano metodologico, l'opera si fonda su un'ampia gamma di fonti secondarie e su una notevole capacità di sintesi critica della produzione storiografica recente, anche internazionale. Meno presente, sebbene non assente, è l'utilizzo diretto di fonti archivistiche o documentarie, scelta che sembra rispondere a un intento saggistico più che propriamente storiografico in senso tecnico. Tuttavia, questa impostazione non pregiudica la qualità dell'analisi, che si mantiene costantemente rigorosa, grazie a una solida padronanza del contesto e a una scrittura limpida, precisa, mai enfatica.
Non va sottovalutato, infine, il contributo che il libro di Alessandra Colla offre anche sul piano della didattica della storia: la chiarezza espositiva, l'organizzazione tematica e la capacità di problematizzare senza appesantire rendono questo volume uno strumento particolarmente utile per insegnanti, studenti e operatori culturali impegnati nella diffusione di una cultura storica consapevole.
"25 Aprile 1945. Le luci e le ombre" è, insomma, un saggio maturo e necessario, che si inserisce con originalità e rigore nel dibattito sul significato della guerra civile nella storia e nella coscienza dell'Italia contemporanea. Alessandra Colla, con la sua scrittura misurata e il suo sguardo critico ma mai demolitorio, invita il lettore a riscoprire la complessita della guerra civile italiana 1943-45, offrendo un contributo prezioso, che merita piena considerazione nel quadro degli studi storici e filosofico-politici sul Novecento italiano.
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