Theodor Däubler
L'aurora boreale. Prima parte. Mediterraneo. Testo tedesco a fronte. Vol. 1
Marsilio Editori, pagg.1020, € 55,00
La prima parte di "L'aurora boreale" di Theodor Däubler rappresenta un momento di svolta nel panorama dell'espressionismo poetico europeo: l'opera, innestata su una metrica di oltre trentamila versi, rende possibile un confronto approfondito tra lingua originale e traduzione, grazie all'accurata mediazione di Marcello Montalto e alla grafia metrica realizzata da Paolo Ruffilli. Strutturato attorno alla relazione sinestetica tra luce e tenebra, tra materia e visione, questo testo investiga i fondamenti esistenziali e cosmologici attraverso un linguaggio verticale, declinato nella forza sonora delle rime interne.
La prefazione di Luigi Garofalo, ricca di contestualizzazioni biografiche e storico-culturali, inquadra Däubler nel cuore dell'espressionismo mitteleuropeo, ne rivela gli intrecci con le correnti artistiche e filosofiche del primo Novecento e descrive la genesi itinerante dell'autore, sospeso tra Vienna, Parigi, Firenze, Berlino e altre capitali intellettuali. Di grande valore è la ricostruzione dell'esperienza personale dell'autore – l'infanzia triestina, le radici familiari mistilingui, il peregrinare da bohémien, i rapporti con compagni di strada artistici: questi elementi acquistano rilievo nella lettura dell'opera, illuminando le ragioni della sua scrittura visionaria e del suo esilio espressivo, culminato nel drammatico ritiro nella Foresta Nera.
Nel corpo dell'opera, l'autore investiga tematiche teoriche – la nascita dell'aurora boreale come fenomeno fisico, la sua interpretazione metaforica – senza sacrificare il respiro lirico. Il testo, pur dominato da un'alta tensione ideologica, si nutre di soluzioni poetiche: sintassi rovesciate, enjambement repentini, anafore ritmiche, immagini che oscillano tra verbo e illusionismo cromatico. La sfida di trasporre in versi concetti scientifici e cosmologici – nonché geopolitici – viene vinta attraverso la musicalità del verso, la perizia dei ritorni metrici, un modello di scrittura che fa del ritmo il vettore di una lettura sensoriale e intellettuale insieme.
La scelta di mantenere una versione a fronte in tedesco, oltre alla reiterata fedeltà alle rime e alla scansione ritmica, costituisce un valore aggiunto per gli studiosi: permette confronti ravvicinati, accende un dialogo tra scrittura originale e resa italiana, offrendo alla critica strumenti di analisi stilistica, fonetica, retorica. In particolare, l'intuizione – questo è uno dei temi fondanti – assume corpo come atto creativo: le rime, combinate con le immagini dell'aurora, fingono una materia che nasce dalla fusione tra "giallo-sole" e "blu-notte", creando "scie di verde-vita" che diventano segno privilegiato di una trasmutazione alchemica e spirituale.
È significativo il lavoro di Paolo Ruffilli, che rende esplicita la costruzione metrica, favorendo la chiarezza interpretativa dei passi più complessi; e l'operazione di Marcello Montalto, traduttore attento alle risonanze sonore e lessicali. Non si tratta di una resa meramente letterale, né di un adattamento meramente poetico, ma di un fondersi intelligente di fedeltà filologica e invenzione ritmica. Ciò rende la traduzione un testo retoricamente autonomo, in dialogo costante con l'originale.
Il pregio maggiore dell'intero volume sta nella riuscita simbiosi tra visione – pervasiva, misticheggiante, cosmologica – e rigore della forma. Däubler non rinuncia alla polifonia di registri: coniuga riflessioni teoriche su luce e materia, l'onnipresenza metafisica dell'aurora boreale, e la dimensione soggettiva del poeta errante, frammentario e cosmopolita. Pur radicato in dati naturali, il discorso poetico è permeato da un'invenzione immaginativa che reinterpreta la realtà come luogo di risveglio e segno.
L'equilibrio tra contenuto e forma, tra visionarietà e struttura metrica, illumina un'autonomia estetica rara. La presente edizione che non si limita a disvelare un importante testo espressionista, ma che – attraverso la rigorosa operazione editoriale – reinserisce Däubler in un circuito disciplinare ampio, interdisciplinare: letteratura, scienze, ritmo, immaginazione. Un'opera che rappresenta non solo un contributo valido per la critica germanistica e comparatistica, ma un'esperienza di lettura dalla forte densità teorica e poetica: un'"aurora" che splende di luce nuova anche nel panorama contemporaneo.
La Redazione 25 giugno 2025 |