Destre italiane. Volume 2 Stampa E-mail

Rodolfo Capozzi

Destre italiane
L'ideologia delle Destre politiche in Italia
Volume 2: Dalla Destra postfascista al neoradicalismo di Destra


Prospettiva Editrice, pagg.365, € 18,00

 

capozzi destre2  Con questo secondo volume della sua ambiziosa ricognizione sull'universo ideologico delle destre italiane, Rodolfo Capozzi prosegue il percorso inaugurato nel primo tomo, spostando l'attenzione dalla genealogia storica delle destre (dalla Destra storica al fascismo e oltre) alla loro ridefinizione contemporanea, dal dopoguerra al nuovo millennio. Il libro si concentra su un arco temporale particolarmente denso e sfaccettato, in cui la destra italiana, da espressione residuale del passato regime, diventa progressivamente protagonista della scena politica nazionale, riformulando la propria identità in forme nuove, spesso ibride e talvolta contraddittorie.

  A differenza del primo volume, più centrato sull'analisi delle matrici ideologiche ottocentesche e del Novecento autoritario, qui l'autore mette al centro le dinamiche politiche e culturali che segnano il passaggio dalla marginalità del Movimento Sociale Italiano alla centralità del centro-destra berlusconiano e alle sue evoluzioni successive. Capozzi parte dalla trasformazione del MSI-DN in Alleanza Nazionale, segnalando la progressiva mutazione genetica del partito e il ruolo cruciale di Silvio Berlusconi nello "sdoganare" culturalmente e istituzionalmente la destra postfascista, aprendole l'accesso al governo.

  Una parte rilevante è riservata a Gianfranco Fini, figura chiave nel tentativo di normalizzazione della destra italiana, la cui parabola politica – culminata con Futuro e Libertà – viene letta da Capozzi come un caso emblematico di tensione irrisolta tra identità postfascista e desiderio di modernizzazione liberale. In questo senso, il libro offre una lettura originale del concetto di "fascismo immaginario", collegato all'influenza intellettuale della Nuova Destra europea, in particolare di Alain de Benoist, e alla sua ricezione, spesso distorta o estetizzante, in contesti italiani.

  Il cuore del volume è però dedicato all'emergere di due esperienze divergenti ma entrambe cruciali nel panorama recente della destra italiana: da un lato Fratelli d'Italia, che Capozzi interpreta come una sintesi riuscita tra tradizione post-missina e sovranismo nazional-conservatore; dall'altro CasaPound Italia, realtà extraparlamentare ma dotata, secondo l'autore, di una sorprendente vitalità ideologica e di una coerenza programmatica che ne fanno un laboratorio del neoradicalismo identitario.

  Notevole è anche la riflessione sul ruolo della Lega salviniana, trattata non come semplice alleata di governo ma come interprete autonoma di un populismo nazionalista che sfugge alle categorie classiche della destra, configurandosi come "sovranismo liquido". In questa prospettiva, Capozzi propone una chiave di lettura innovativa: non sono i partiti a creare le ideologie, ma le ideologie – intese come visioni del mondo culturalmente radicate – a generare le forme partito. Tale assunzione metodologica rovescia un approccio più empirico e consente all'autore di esplorare, con efficacia, le sottostrutture culturali che precedono e condizionano la prassi politica.

  Pur mantenendo uno stile accessibile anche a lettori non specialisti, l'opera conserva un'elevata densità teorica e una profondità interpretativa che ne fanno uno strumento di riferimento per lo studio delle culture politiche italiane. L'autore evita facili giudizi morali, pur non rinunciando a un'indagine critica che evidenzia le ambiguità, le fratture e i paradossi interni al campo della destra. In questo senso, la distinzione tra destra "di governo" e destra "radicale" non è solo organizzativa, ma antropologica e culturale.

  Il volume si segnala anche per la sua capacità di delineare non soltanto la storia dei soggetti politici, ma anche i profili dei leader che ne hanno incarnato le trasformazioni: Berlusconi, Fini, Meloni, Salvini, e persino figure minori del radicalismo di destra trovano spazio in un mosaico che si fa, pagina dopo pagina, sempre più complesso e ricco di sfumature.

  Questo secondo volume, in definitiva, conferma la solidità del progetto di Capozzi, che si propone – nelle sue stesse parole – come una "enciclopedia delle destre italiane", capace di coniugare sintesi e profondità, rigore e leggibilità. L'attesa per i successivi volumi non può che crescere, soprattutto se manterranno il livello di sistematicità e di chiarezza interpretativa raggiunto in questa seconda parte.