Volti dell’ateismo Stampa E-mail

Vincenzo Vitale

Volti dell’ateismo. Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta

Sugarco Edizioni, pagg.176, Euro 16,00

 

vitale_voltiateismo  IL LIBRO – L’ateismo di oggi non sembra aver molto in comune con quello, tragico, dei grandi pensatori atei dell’Ottocento (si pensi per tutti a Nietzsche) o dello stesso Novecento (si pensi per tutti a Camus), ben consapevoli che la « morte di Dio » avrebbe comportato una terribile rivoluzione – e per di più dagli esiti incerti e comunque inquietanti – nel modo di vivere e di pensare dell’umanità. Le forme dell’ateismo odierno sembrano invece poter essere ben rappresentate dal pensiero di personaggi quali Vito Mancuso, Corrado Augias o Piergiorgio Odifreddi, i quali ritengono, sia pure con accenti diversi, che in fondo rinunciare al Dio personale e creatore di tutte le cose – come instancabilmente proposto dalla Chiesa, costante destinataria dei loro corrosivi attacchi – sia necessario o per lo meno opportuno. Un ateismo, dunque, ingenuo e del tutto incapace di autofondarsi, a volte perfino patetico nel vano tentativo di costruirsi delle ragioni che invece gli sfuggono senza neppure che i suoi alfieri se ne rendano conto.

  DAL TESTO – “[…] gli eccessi (fino alle contumelie) di Odifreddi possono conseguire il loro scopo in misura abbastanza limitata, in quanto come effetto secondario non voluto, ma possibile, si registra il fastidio da tanti espresso per la virulenza stessa con cui sono da lui condotti gli attacchi contro la Chiesa; invece, le fluviali interviste con le quali Augias - avvalendosi dell'ausilio di compiacenti studiosi - secolarizza totalmente il messaggio di Cristo, ridotto a sterile controfigura di Se stesso, si palesano già come dotate di un maggior potenziale di sottile e seducente falsificazione; infine, il più «pericoloso», in termini di negazione delle verità di fede, è senz' altro Mancuso, le cui dotte disquisizioni tanto guadagnano in persuasività (e si ricordi tuttavia che Peithò, dea della persuasione, nell'universo dei greci, è malvagia ed ingannevole) quanto trascurano la passione per la verità.”

  L’AUTORE – Vincenzo Vitale, allievo di Sergio Cotta e Francesco D’Agostino, studia Filosofia del diritto presso le Università di Catania, ove si laurea in Giurisprudenza, e di Roma. Vince il concorso in Magistratura ove presta servizio per diversi anni: oggi esercita la libera professione fra Catania e Milano. Ha al suo attivo oltre sessanta pubblicazioni su riviste giuridiche specializzate. Docente presso l’Università di Catania, la Cattolica di Milano e quella di Piacenza, ha redatto diverse voci per un Lessico di Teoria generale del diritto, di prossima pubblicazione. Attualmente, tiene un corso presso l’Università di Roma (Tor Vergata) per il Dottorato in «Storia del Diritto e Teoria del diritto europeo», dedicato al tema « Diritto e Letteratura ». Già vicecapo di gabinetto presso il Ministero di Grazia e Giustizia e componente della Commissione per la lotta contro le tossicodipendenze presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato per circa otto anni Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, sezione di Catania. Giornalista pubblicista, collabora con alcune delle principali testate nazionali ed ha al suo attivo oltre mille editoriali. Per Sellerio ha pubblicato In questa notte del tempo. Sposato con Angela Rita, medico chirurgo, ha due figli: Aldo, laureando in Giurisprudenza, e Paolo, laureando in Architettura.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Antonio Socci - Introduzione - Capitolo I. Vito Mancuso: ovvero dell'eresia spezzata al popolo (Quale prospettiva culturale? - Mancuso e Galileo: un errore storico-epistemologico - Mancuso e Aristotele: un errore teoretico - Mancuso e S. Tommaso: un errore teologico - I. Creazione e destino dell'anima - II. Il peccato originale: questo sconosciuto - III. La resurrezione - IV. L'inferno è eterno – Quasi una conclusione: per una difesa del dogma) - Capitolo II. Corrado Augias: ovvero della profanazione ideologica (I. Esegesi della Scrittura o interpretazione del sensus fidei? - 1. Sapere e principio del sapere - 2. La fede quale senso della Scrittura - II. Cosa non ha capito Augias - 1. Gesù e il riposo del sabato - 2. Il Padre nostro come preghiera cristiana - 3. Gesù taumaturgo? - 4. Bontà di Dio contro onnipotenza? - 5. Dio e Cesare - 6. Verità contro carità? - 7. Un falso problema: violenza e cristianesimo - 8. Martirio cristiano e «martirio» islamico – Conclusione) - Capitolo III. Piergiorgio Odifreddi: ovvero del nulla (I. Stravaganti etimologie: cristiani o cretini? - II. Fantasie di un matematico in trasferta – Conclusione) - Capitolo IV. I due sacerdoti dell'anticattolicesimo militante (Primo comandamento: devi preferire la verità alla Chiesa – Secondo comandamento: devi censurare la Chiesa in quanto relativista - Terzo comandamento: devi preferire la teologia «laica» - Quarto comandamento: non devi essere «ciecamente» fedele alla Chiesa - Quinto comandamento: devi censurare la Chiesa perché materialista e traditrice del Vangelo - Sesto comandamento: devi preferire la verità alla fede - Settimo comandamento: devi condannare le contraddizioni del Catechismo – Ottavo comandamento: non devi credere al Dio personale – Nono comandamento: devi accettare una sola spiritualità in molte religioni equivalenti - Decimo comandamento: devi preferire l'esegesi teologica e biblica ai dogmi della Chiesa) - Epilogo – Bibliografia