Dalla costituzione ‘inattuata’ alla costituzione ‘inattuale’? Stampa E-mail

a cura di Giuditta Brunelli e Giovanni Cazzetta

Dalla costituzione ‘inattuata’ alla costituzione ‘inattuale’?
Potere costituente e riforme costituzionali nell'Italia repubblicana
(Ferrara, 24-25 gennaio 2013)

Giuffrè Editore, pagg VIII-440, € 44,00

 

brunelli-cazzetta_costituzione  IL LIBRO – Il volume raccoglie gli atti del Seminario ferrarese del 24 e 25 gennaio 2013, caratterizzato dal dialogo tra costituzionalisti e storici del diritto sui temi della attuazione/inattuazione e attualità/inattualità della Costituzione repubblicana, anche come luogo privilegiato di indagine sul rapporto tra potere costituente e riforme costituzionali (questione oggi centrale a seguito delle elezioni del 2013 e dell’ansia riformatrice che ne è derivata). Il ricco dibattito del quale il volume è testimonianza, sollecitato dalla densa relazione iniziale di Massimo Luciani, non è tuttavia in alcun modo condizionato dalla situazione contingente, proponendosi piuttosto una lettura più ampia del rapporto instauratosi nel tempo con il testo costituzionale e con le sue potenzialità interpretative.

  DAL TESTO – “La Costituzione del '48 presenta una doppia caratteristica: delinea un modello di società destinato a essere attuato in futuro; assume come diritti fondamentali, congiuntamente, i diritti civili, politici e sociali, facendo di essi una componente essenziale dell'ordinamento progettato. Il carattere progettuale della costituzione e il principio dell'indivisibilità dei diritti sono stati confermati nel corso del tempo, dando luogo a interpretazioni divergenti (da un lato, il riferimento a norme-progetto di carattere non vincolante; dall'altro, una retorica civile ispirata al tema dell'attuazione e alla simmetrica denuncia della costituzione inattuata).
  “Nel primo trentennio dell'Italia repubblicana è soprattutto la richiesta di 'attuazione' della costituzione ad affermarsi: è, infatti, in quell'orizzonte che è possibile collocare anche le 'lotte per i diritti' degli anni sessanta-settanta. Nel corso degli anni ottanta, però, il quadro politico-culturale cambia, con il diffondersi (in tutto l'Occidente e poi in Italia) delle ideologie neo-liberiste. Emerge allora con crescente evidenza il problema della 'attualità' della costituzione. La costituzione si era alimentata, infatti, del clima welfarista del secondo dopoguerra e aveva presentato come reciprocamente complementari i diritti civili, politici e sociali; a fronte della crisi (reale o pretesa) dello Stato sociale, le originarie 'promesse' costituzionali sollecitano scelte divergenti: quelle promesse appaiono ancora (in parte) disattese ma imprescindibili? Sono impossibili? Inopportune? La parola d'ordine dell'attuazione della costituzione deve cedere il posto alla variegata considerazione di inattualità della costituzione?
  “Sembra poi opportuno confrontarsi con le letture della Carta costituzionale che ne sottolineano l'apertura 'inrernazionalistica', testimoniata dagli articoli 10 e 11 e confermata dal testo revisionato dell'articolo 117, comma 1. Se non vi è dubbio che la garanzia dei diritti debba oggi misurarsi anche con i sistemi dell'Unione europea e della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (e con le relative Corti), di fronte alla questione della tutela multilivello del diritti - che presenta certamente opportunità ma anche ambiguità e rischi da non sottovalutare - occorre comunque domandarsi se la Costituzione italiana esca rafforzata o ridimensionata dall'incontro con altre sedi di protezione dei diritti fondamentali nelle quali l'Italia si trova inserita.”

  I CURATORI – Giuditta Brunelli è professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara. È attualmente titolare degli insegnamenti di Diritto costituzionale (Sede di Rovigo) e di Diritto parlamentare e delle assemblee elettive. Negli anni 2005, 2006, 2008 e 2009 è stata responsabile scientifica e organizzativa del Corso Donne, politica e istituzioni.
  Giovanni Cazzetta è professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell'università di Ferrara. Si è laureato a Firenze nel 1985; è stato borsista a Francoforte sul Meno presso il Max-Planck-Institut für europaische Rechtsgeschichte (1987); ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia del diritto a Napoli (1989). Dopo esser stato ricercatore presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze (1989-1992), è stato chiamato come professore associato a Ferrara (1992). Dal 1999 è docente di prima fascia. Nella facoltà di Ferrara ha insegnato Storia del diritto medievale e moderno e Diritto comune, Storia delle costituzioni e delle codificazioni moderne. Dal 1994 al 1999 è stato rappresentante della Facoltà di Giurisprudenza in Senato Accademico e nel Consiglio della Ricerca dell'Università di Ferrara; dal 2000 al 2006 è stato per due mandati preside di detta Facoltà.

  INDICE DELL’OPERA – Premessa. Dalla Costituzione ‘inattuata’ alla Costituzione ‘inattuale’?, di G. Cazzetta - Ancora attuale. Le ragioni giuridiche della perdurante vitalità della Costituzione, di G. Brunelli - Dalla “inattuazione” alla “inattualità” della Costituzione: qualche considerazione introduttiva, di P. Costa - Dottrina del moto delle costituzioni e vicende della Costituzione repubblicana, di M. Luciani – Interventi - I problemi di attuazione/applicazione della Costituzione fra interpretazione “conforme” e prospettive di riforma costituzionale, di E. Catelani - L’attesa dell’attuazione costituzionale e la crisi della politica, di F. Cerrone - Il principio bicamerale come opportunità e come problema: la camera delle urne e il senato del caso (o del caos), di G.L. Conti - La sopraffazione della “politica maggioritaria” sul meccanismo costituzionale della nostra forma di governo, di A. D’Andrea - Dalla Costituzione inattuata alla Costituzione “inattualizzata”, di C. De Fiores - Giudici e politica alle prese con l’applicazione costituzionale, di G. Di Cosimo - L’inattualità dell’attuazione della Costituzione, di P. Faraguna - Il dito e la luna: a proposito dell’inattualità della Costituzione economica, di M. Fiorillo - Riforme costituzionali (in nome) del popolo sovrano, di G. Fontana - L’inattualità può nascere da interpretazioni politicamente orientate del dettato costituzionale e dall’incapacità di assicurare la necessaria manutenzione del testo, di C. Fusaro - Cambiare le regolarità politiche per preservare le regole costituzionali, di D. Galliani - L’attuazione della Costituzione: il ruolo dei partiti politici nelle riflessioni della giuspubblicistica, di M. Gregorio - L’articolo 7, comma 2, della Costituzione: lunga vita di una disposizione normativa e ragioni che rendono necessaria e urgente la sua abrogazione, di S. Lariccia - Nota in margine alla “inattualità” della Costituzione, di L. Mannori - Potere costituente versus potere costituito nella revisione costituzionale, di F. Ratto Trabucco - Costituzione economica in moto perpetuo?, di B. Sordi - Il segreto di Stato tra «flessibilità» e «invecchiamento» della Costituzione negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, di C. Storti - All’incrocio tra “revisione”, “applicazione” e “attuazione” costituzionale: verso un diritto sempre più “a misura d’uomo”?, di P. Veronesi - Corpi intermedi e Costituzione inattuata. In tardiva difesa di Robespierre, di R. Volante - Tavola Rotonda - I nuovi diritti: fra iuris-dictio e legis-latio, di A. Barbera - Una Costituzione applicata ma non attuata, di R. Bin - La Costituzione ha ancora qualcosa da dire in un contesto globalizzato?, di P. Caretti - La trasformazione costituzionale, di M. Fioravanti - Il tempo e i tempi della Costituzione, di L. Lacchè - L’attualità della Costituzione repubblicana, di M. Pedrazza Gorlero - Attuazione e attualità della Costituzione, il ruolo dell’interpretazione, di S. Bartole - I collaboratori di questo volume