Dal «centrismo» al Sessantotto Stampa E-mail

a cura di Marco Invernizzi e Paolo Martinucci

Dal «centrismo» al Sessantotto

Edizioni Ares, pagg.488, € 24,00

invernizzi centrismo  IL LIBRO – Dopo il volume "18 aprile 1948. L'«anomalia» italiana" (Edizioni Ares, 2007), l'Istituto Storico dell'Insorgenza e per l'Identità Nazionale (Isiin) continua nella sua opera di rivisitazione della storia dell'Italia moderna e contemporanea con questo Dal «centrismo» al Sessantotto, che affronta il ventennio successivo alla svolta del 18 aprile 1948, tanto importante quanto dimenticata, quei vent'anni che precedono e preparano la rivoluzione culturale del Sessantotto.
  È il periodo dei governi centristi, della «legge truffa», delle «missioni» popolari dell'Azione Cattolica, del boom economico e della «dolce vita», della «Lambretta» e della Seicento, della comparsa della Tv; ma sono anche gli anni che preparano il Sessantotto con la violenza della «piazza rossa» a Genova, nel luglio 1960, con l'omicidio politico e morale del governo Tambroni e del suo Presidente, con i primi governi di centro-sinistra, con la penetrazione della mentalità laicista nella cultura e nel costume; infine, è il tempo in cui si verifica l'avvenimento più importante nella vita della cristianità del XX secolo, il Concilio ecumenico Vaticano II, con la sua duplice e contrastante interpretazione.
  Il volume affronta tutti questi temi e molti altri e permette di cogliere quanto radicale sia stato lo scontro culturale nel periodo '48/'68 e quanto profonda sia stata la scristianizzazione della vita pubblica del nostro Paese.
Quando il Sessantotto esploderà, per comprenderne le origini e la portata, sarà necessario tornare indietro nel tempo, e soffermarsi a riflettere su questo ventennio della storia italiana.

  DAL TESTO – "È abbastanza evidente considerare come l'avvio dei governi di centro-sinistra, nella vita pubblica italiana, soprattutto dal punto di vista simbolico, abbia spinto verso un mutamento delle tendenze culturali e politiche che favorirono la crescita di un clima «progressista», quasi di «attesa rivoluzionaria». Infatti, la scelta per il centro-sinistra era cresciuta dentro il mondo cattolico fra aspri contrasti e non era una scelta soltanto «politica», ma esprimeva due modi diversi di considerare i rapporti fra il cristianesimo e il mondo moderno.
  "Perciò è importante stabilire quanto avvenne nel corso degli anni Cinquanta, nel rapporto fra la Chiesa (Santa Sede e Conferenza Episcopale Italiana) e il partito d'ispirazione cristiana, di fronte al «nuovo» che avanzava nella cultura e nel costume e che avrebbe favorito significativi cambiamenti anche nella vita politica."
  "Questo mutamento era stato possibile dopo la morte di De Gasperi, avvenuta il 19 agosto 1954, e la sua sostituzione alla guida della Dc con Amintore Fanfani, che ne cambiò le caratteristiche trasformando un partito di notabili, espressione e interprete del mondo cattolico, ma anche dipendente da quest'ultimo da molti punti di vista, in un partito con una propria organizzazione, che utilizzava ampiamente le strutture statali per guadagnare e confermare il proprio consenso elettorale; un partito appunto che poteva permettersi di essere meno legato alla gerarchia ecclesiastica e all'osservanza dei principi della dottrina sociale della Chiesa.
  "Il partito di ispirazione cristiana avrebbe potuto continuare ad appoggiarsi principalmente alle strutture del mondo cattolico, come era avvenuto nel 1948, ma preferì dotarsi di proprie strutture e pagare i costi della politica anche attraverso quel sistema che sancirà l'«occupazione dello Stato» da parte del partito. Naturalmente i vescovi avrebbero potuto denunciare e intralciare questo mutamento, rna non lo ostacolarono, alcuni non volendo, altri non potendo."

  IL CURATORE – Marco Invernizzi, nato nel 1952 e militante di Alleanza Cattolica dal 1972, è responsabile dell'associazione per la Lombardia e il Veneto. Storico del movimento cattolico italiano, è presidente dell'Istituto Storico dell'Insorgenza e per l'Identità Nazionale (ISIIN). Autore e curatore di diversi volumi sulla storia italiana contemporanea, scrive sulle riviste "Cristianità", "Medjugorje" e "il Timone", della quale è anche redattore. Dal 1989 tiene la rubrica settimanale "La voce del Magistero" sull'emittente Radio Maria. Sposato con quattro figli, vive a Milano.

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Marco Invemizzi - Le premesse politiche, economiche e internazionali - 18 aprile 1948: un voto dimenticato. Le conseguenze di un'anomalia, di Marco Invemizzi - La scelta atlantica: la politica estera italiana dopo il 1948, di Massimo de Leonardis - I mutamenti culturali e di costume - Il dopoguerra in Italia nell'analisi di Augusto Del Noce e di Norberto Bobbio, di Roberto de Mattei - Origini e primi sviluppi della rivoluzione sessuale, di Roberto Marchesini - Le origini della disgregazione della famiglia italiana negli anni Sessanta, di Giuseppe Brienza - Chiesa, cattolici e comunicazioni sociali, di Francesco Bonini e Vincenzo Grienti - Un problema di identità? Alle origini della contestazione studentesca in Università Cattolica, di Maria Bocci - Le «missioni religioso-sociali» dell'Azione Cattolica Italiana nel secondo dopoguerra, di Mario Casella - La vita interna al mondo cattolico. Le crisi nell'Aci negli anni Cinquanta, di Luca Pignataro - L'analisi dellaicismo in una lettera pastorale dei vescovi italiani del 1960, di Francesco Pappalardo - La riforma della scuola media e le sue conseguenze nella formazione dei giovani italiani, di Alberto Torresani - Verso il Sessantotto - Milano: capitale morale, periferia politica, di Roberto Chiarini - L'insegnamento di Giovanni Battista Montini: il Concilio Vaticano II dalla cattedra di sant'Ambrogio a quella di San Pietro, di Ennio Apeciti - Luglio 1960, centro-sinistra, Vaticano II: l'Italia verso l'esplosione del Sessantotto, di Oscar Sanguinetti - Notizie sugli autori - Indice dei nomi