Pensiero in rivolta Stampa E-mail

Diego Fusaro - Lorenzo Vitelli - Sebastiano Caputo

Pensiero in rivolta
Dissidenza e spirito di scissione


Barney Edizioni, pagg.113, € 13,50

 

fusaro pensieroinrivolta  IL LIBRO – Il libro si compone di tre saggi tra loro interconnessi.
  Diego Fusaro, Pensare la dissidenza nell'era del conformismo globale: dissonante rispetto al "così è", la dissidenza può riaprire l'orizzonte del futuro come destinazione possibile e, dunque, riattivare un' "ontologia del non ancora" (Ernst Bloch), che assuma l'azione come punto d'incontro tra realtà e possibilità, tra essere e dover essere, tra concretezza storica e passione progettuale. Per questo, nell'odierno tempo della precarietà universale, in cui la sola cosa a tempo indeterminato pare essere l'instabilità, lo spirito dissidente deve fare valere, come passione della critica, la nostalgia del futuro di cui siamo stati espropriati dalle macabre logiche del "cattivo infinito" della crescita senza misura difese a oltranza dalla teologia neoliberale.
  Lorenzo Vitelli, Lo spirito del moderno e la dissidenza: lo spirito del nostro tempo è caratterizzato da una generalizzata stanchezza, da un'atrofia intellettiva e morale, dalla vecchiaia di una Modernità che, assolutizzatasi nel Postmoderno, ha annunciato la sua incapacità di illuminare l'uomo attraverso la conoscenza e di risolvere, di conseguenza, il vuoto esistenziale che la moderna visione del mondo scientifica e utilitaristica ha originato. Così noi siamo oggi spassionati soggetti che non dialogano più con una Storia che si pretende chiusa nel momento Postmoderno, democratico e capitalistico, e ci neghiamo la possibilità di pensare il mondo in quanto trasformabile. Il ruolo di una filosofia dissidente deve tuttavia essere quello di ripensare il Moderno per confutare questa in-trasformabilità e inventare idee nuove affinché si abbia una diversa realtà domani.
  Sebastiano Caputo, Democratiche illusioni: l'elite è una classe rivoluzionaria al contrario della massa che paradossalmente possiede uno spirito di conservazione. La prima si è generata, rigenerata, trasformata nei secoli, per infine legittimarsi al potere attraverso nuove, democratiche, forme di coercizione. Con il mito del suffragio universale e delle elezioni popolari, con le illusioni del progresso e del capitalismo, l'elite governa incontestata dinanzi ad una massa priva d'impulso e di volontà di sovversione dell'ordine costituito. Come impedire che una minoranza organizzata domini sempre una maggioranza disorganizzata? È necessario farsi elite o farsi massa?

  DAL TESTO – "L'obstinate contra della dissidenza è la pratica coessenziale a un pensiero non arreso alle logiche sempre più illogiche del presente. "Essere contro" significa avere il coraggio dell'indocilità ragionata, in primo luogo della propria dissonanza rispetto all'esistente, ma poi anche della volontà di ridelineare diversamente la morfologia del reale in opposizione diretta con le logiche conservative del potere e con il comune pathos adattivo che accetta il mondo non perché sia buono o giusto in sé, ma perché, per inerzia, si assume che non possa essere altro da quello che è. In ciò consiste la mistica della necessità, presupposto dell'imperante ideologia dell'inemendabile imperfezione in cui si cristallizza il senso dell'odierna insensatezza divenuta mondo.
  "A essere apertamente ammessa è l'imperfezione del presente, non certo la sua possibile rettifica. Di più, la neutralizzazione, a livello simbolico, della seconda è la condizione di possibilità del palese riconoscimento della prima: in questo dispositivo di immobilizzazione del presente si risolve l'ideologia dell'inemendabile imperfezione. Il sistema di cui siamo abitatori può, infatti, apertamente riconoscersi imperfetto solo perché si contrabbanda come non perfettibile. Esso confessa la propria auspicabile trasformazione nell'atto stesso con cui convince le menti circa la sua impraticabilità, esaurendo il senso delle cose nella loro pur deplorata effettualità. La "critica conservatrice" di cui si diceva in precedenza è il compimento ideologico di questa grande narrazione apologetica. Essa critica l'esistente denunciandone le contraddizioni e, insieme, lo glorifica, mostrandone l'intrascendibilità e anestetizzando in partenza ogni dissidenza non disposta a capitolare nei modi della connivenza con l'insensatezza."

  GLI AUTORI – Diego Fusaro (Torino, 1983) insegna Storia della filosofia presso l'Università San Raffaele di Milano. È studioso della filosofia della storia e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, Hegel, Marx e per la "storia dei concetti" tedesca. Dirige la collana filosofica "I Cento Talleri" dell'editrice Il Prato ed è il curatore del progetto internet "La filosofia e i suoi eroi" (www.filosofico.net). Tra i suoi libri più recenti: "Bentornato Marx!" (Bompiani, 2009), "Essere senza tempo. Accelerazione della storia e della vita" (Bompiani, 2010), "Coraggio" (Cortina, 2012), "Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo" (Bompiani, 2012), "Idealismo e prassi. Fichte, Marx e Gentile" (Il Melangolo. 2013). Dirige il sito www.filosofico.nel.
  Lorenzo Vitelli nasce a Roma il 23 luglio 1992. Dopo un primo anno di economia alla Luiss Guido Carli si trasferisce definitivamente alla facoltà di Filosofia de "La Sapienza". È ideatore e caporedattore del quotidiano online "L'Intellettuale Dissidente", nonché fondatore dell'Associazione "Contro Cultura". Dirige la collana editoriale "Circolo Proudhon" per la casa editrice "Historica". È autore, con Sebastiano Caputo, del saggio "Il Potere. Il mondo moderno e le sue contraddizioni".
  Sebastiano Caputo nasce a Roma il 22 febbraio 1992. È entrato a soli diciotto anni nella redazione del Quotidiano Nazionale "Rinascita", dove si è occupato principalmente di politica estera, diventando giornalista pubblicista nel 2014. Ha poi collaborato con "La Voce del Ribelle" diretto da Massimo Fini. Fondatore e presidente dell'Associazione politico-culturale "Contro Cultura", ha ideato e assunto la direzione del quotidiano online "L'Intellettuale Dissidente". È vice-direttore della collana editoriale "Circolo Proudhon" per la casa editrice "Historica", e autore, con Lorenzo Vitelli, del saggio "Il Potere. Il mondo moderno e le sue contraddizioni".

  INDICE DELL'OPERA – Pensare la dissidenza nel tempo del conformismo globale, di Diego Fusaro - Lo spirito del moderno e la dissidenza, di Lorenzo Vitelli - Democratiche illusioni, di Sebastiano Caputo