Storia delle destre nell'Italia repubblicana Stampa E-mail

a cura di Giovanni Orsina

Storia delle destre nell'Italia repubblicana

Rubbettino Editore, pagg.285, € 18,00

 

orsina destre  IL LIBRO – Per molti decenni il settore destro del sistema politico repubblicano è stato sostanzialmente ignorato dagli storici. Sia perché non è facile da studiare, sia perché gli studiosi erano più interessati ad analizzare quegli sforzi progressisti di trasformazione del paese rispetto ai quali la destra rappresentava soprattutto un elemento di freno, un ostacolo da superare. Anche per questo gli studi sulla vicenda politica repubblicana hanno in genere trattato la destra come un unico soggetto, un insieme indifferenziato le cui articolazioni interne erano o inesistenti o irrilevanti.
  Negli ultimi due decenni, pure sulla spinta delle trasformazioni politiche avviatesi in Italia all'inizio degli anni Novanta, questo quadro è mutato in profondità. La galassia delle destre nell'Italia repubblicana è stata esaminata in maniera più approfondita e si è rivelata molto più articolata di quanto non si pensasse, tanto da rendere impossibile parlare di "destra" - "destre" piuttosto, al plurale, molto differenti l'una dall'altra e anzi spesso duramente contrapposte l'una all'altra.
  Questo libro raccoglie saggi di alcuni fra i principali esponenti della nuova stagione di studi e ha l'ambizione di dar pienamente conto, con scritti agili e interpretativi accompagnati da un apparato bibliografico essenziale, di come fossero formate e di come siano evolute nel tempo le destre italiane dal 1945 a oggi.

  DAL TESTO – "I due «antipartitismi» presenti nella destra della «seconda Repubblica» - che si servono entrambi ampiamente, nella loro retorica politica, del termine «partitocrazia» per indicare il loro principale avversario - per lungo tempo sono stati costretti a una difficile, precaria convivenza. All'inizio degli anni Dieci, con la rottura tra l'asse Berlusconi-Lega e la destra di Fini, e il progressivo logoramento dello stesso blocco storico berlusconian-bossiano, le loro sorti si sono andate sempre più decisamente separando. Ma sarebbe forse più giusto dire che all'interno del centrodestra italiano si è assistito culturalmente a un generale rimescolamento delle carte di fronte alla fine di una stagione politica (la fase del «bipolarismo polarizzato» ed esasperatamente personalizzato) e al profilarsi di una nuova, più incerta: fino all'esplosione della grande crisi economico-finanziaria, alla caduta della maggioranza berlusconiana e all'avvento del governo «tecnico» guidato da Mario Monti, che ha siglato esemplarmente una nuova ondata di impopolarità dell'intera classe politico-partitica nazionale. Elementi statalisti, libertari, centralisti, localisti si assortiscono ormai variamente all'interno dei molti soggetti di un mondo moderato sempre più composito.
  "In ogni caso continua ad avere un peso rilevante, anche nella destra come nel resto dello schieramento politico italiano, una cultura diffusa che identifica nei partiti forse un male necessario, ma comunque un'oligarchia naturalmente propensa al privilegio. Senza però trarre in genere da questa considerazione le conseguenze che la critica antipartitocratica nei decenni precedenti aveva a più riprese indicato: e cioè la necessità di una generale riorganizzazione dell'assetto delle istituzioni e dei poteri che impedisca la loro «occupazione» da parte delle oligarchie stesse."

  IL CURATORE – Giovanni Orsina è docente di Storia contemporanea e vicedirettore della School of Government all'Università Luiss-Guido Carli di Roma. È autore di vari saggi sulla storia politica italiana, e ha dedicato particolare attenzione al problema dei liberali e delle destre in epoca repubblicana. Si segnalano in particolare "L'alternativa liberale. Malagodi e l'opposizione al centrosinistra" (2010), "Il berlusconismo nella storia d'Italia" (2013) e i due libri che ha curato di recente per Rubbettino, "Partiti e sistemi di partito in Italia e in Europa nel secondo dopoguerra" (2011) e "Culture politiche e leadership nell'Europa degli anni Ottanta" (2013).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Giovanni Orsina - Le destre in Europa nel secondo dopoguerra: una periodizzazione, di Gaetano Quagliariello (1. Introduzione - 2. La guerra e la condanna alla damnatio memoriae delle destre - 3. Lo scoppio della Guerra fredda e l'occasione perduta - 4. L'ingresso nel sistema - 5. Reagan, Thatcher e la destra continentale - 6. Oltre il Muro - 7. Bibliografia) - La «destra» democristiana, di Vera Capperucci (1. Questioni metodologiche e approcci storiografici - 2. Quale «destra democristiana»? - 3. Dalla fondazione al centrismo degasperiano (1945-1954) – 4. Dal centrismo alla segreteria Fanfani (1954-1959) – 5. La Democrazia cristiana di Aldo Moro - 6. La forza del vincolo unitario: dalla solidarietà nazionale al lungo decennio degli anni Ottanta - 7. Bibliografia) - Il Movimento sociale italiano, di Giuseppe Parlato (1. Le origini (1945-1948) - 2. Il possibile inserimento (1949-1960) - 3. Da Michelini ad Almirante (1960-1976) – 4. Da Almirante a Fini (1976-1995) - 5. Bibliografia) - Il Partito liberale italiano, di Gerardo Nicolosi (1. Dall'antifascismo alla riorganizzazione. Il Pli protagonista della transizione moderata - 2. L'opposizione al tripartito e il IV Congresso: la difesa dell'ordine democratico – 3. Giovanni Malagodi alla guida del Pli – 4. L'inversione di rotta della segreteria Zanone – 5. Gli anni dell'epilogo - 6. Bibliografia) - I Monarchici, di Andrea Ungari (1. Le forze monarchiche dalla caduta del fascismo al referendum istituzionale - 2. Dalla Monarchia alla Repubblica dei partiti - 3. Monarchici senza re - 4. La «Grande Destra» - 5. L'eclissi politica monarchica - 6. Bibliografia) - La polemica antipartitocratica, di Eugenio Capozzi (1. L'eredità del «partito-Stato» e la ribellione alle ideologie - 2. L'Uomo qualunque e la rivolta contro il professionismo politico - 3. Neofascisti e monarchici: nostalgismi attrattivi dell'insofferenza verso la nuova classe politica - 4. Le origini della critica alla partitocrazia nel quadro politico del dopoguerra - 5. Il «canone» antipartitocratico di Giuseppe Maranini - 6. La critica liberal-moderata contro gli «apparati» - 7. Antipartitocratismo e nuove destre presidenzialiste - 8. Destre italiane e vulgata anti-partiti nella «seconda Repubblica» - 9. Bibliografia) - La destra eversiva, di Guido Panvini (1. Dal luglio '60 alla crisi del centro-sinistra organico - 2. Le dottrine della guerra rivoluzionaria e il convegno dell'istituto di studi militari «Alberto Pollio» - 3. Dal III governo Moro alla mobilitazione studentesca (1966-1968) – 4. La strage di piazza Fontana – 5. Dal golpe Borghese all'attacco allo Stato - 6. Le stragi del 1974 – 7. Dal terrorismo diffuso alla strage di Bologna (1975-1980) - 8. Bibliografia) - Il fenomeno leghista e la Lega Nord, di Lucia Bonfreschi (1. La nebulosa delle leghe - 2. La Liga veneta - 3. La Lega Nord - 4. La Lega Nord nella «seconda Repubblica» - 5. Bibliografia) - Il Cavaliere, la destra e il popolo. Per una comprensione storica del berlusconismo, di Giovanni Orsina (1. Il Paese reale e il Paese legale - 2. La proposta politica di Berlusconi – 3. Il berlusconismo e l'Italia – 3.1. Le radici del successo elettorale – 3.2. Le radici del fallimento politico – 4. Bibliografia - a) Opere generali - b) Studi sulle elezioni e l'opinione pubblica - c) Le forze politiche del berlusconismo)