Incontri di civiltà nel Mediterraneo Stampa E-mail

a cura di Alireza Naser Eslami

Incontri di civiltà nel Mediterraneo
L'Impero Ottomano e l'Italia del Rinascimento
Storia, arte e architettura


Casa Editrice Leo S. Olschki, pagg.184, € 25,00

 

eslami incontri  IL LIBRO – Il Mediterraneo della prima età moderna è una zona franca culturale nella quale coesistono Impero Ottomano, "ponte tra Oriente e Occidente", e Italia del Rinascimento, "porta d'Oriente per i cristiani d'Occidente". Si afferma in questo periodo un certo gusto per l'alterità, percepito sensibilmente finanche nell'umanesimo dell'Accademia; esso trova nelle reciproche interazioni ed emulazioni tra corti italiane del Rinascimento e la "Sublime Porta" la sua espressione di maggior rilievo. Queste pagine, allora, si possono leggere come una fenomenologia del "dono", inteso come suprema forma di scambio: una profonda analisi storica che studia i rapporti tra Italia e Impero Ottomano: dai Medici a papa Alessandro VI, dalla Moschea di Bayezid II, ispirazione palese per la Basilica di San Pietro, agli ornamenti, dalle iscrizioni religiose alla ritrattistica e all'arte dei giardini: si affaccia ora un'epoca nella quale Piero della Francesca, Mantegna, Gentile Bellini - per tempo alla corte ottomana di Istanbul - Michelangelo, Leonardo da Vinci e altri numerosi artisti guardano con interesse alla cultura ottomana e in questo contesto di straordinaria mobilità di uomini e idee tra i due mondi nasce un'auspicata "visione universale del sapere".

  DAL TESTO – "Con l'ascesa degli Ottomani, i contatti dell'Islam con l'Occidente diventano ancora più ampi e frequenti. La concezione universale dell'impero ereditata da Bisanzio assume ora la funzione di ponte fra Oriente e Occidente, e in breve tempo trasmette all'affermazione della sua cultura imperiale tutto il carattere sincretico che l'ha alimentata. Si tratta di un progetto imperiale avviato da Mehmed II il Conquistatore, e compiuto quasi un secolo dopo da Solimano il Magnifico. Questa fase può dirsi realizzata appieno nel momento in cui Carlo V, con il trattato di pace del 18 settembre 1547 - che gli riconosce il titolo di re di Spagna e lo rende tributario - permette a Solimano di diventare il primo Imperatore d'Oriente e d'Occidente dopo Giustiniano.
  "Proprio questa fase, collocata tra il XV e il XVI secolo, dimostra la possibilità di andare oltre la retorica crociata e di ricostruire un quadro di relazioni instaurate fra l'Italia del Rinascimento e l'Impero Ottomano, caratterizzato da un forte movimento di scambi reciproci. Un bilancio dei conflitti militari che hanno impegnato le due potenze politiche va del resto ristretto a occasioni circoscritte e, per lo più, al Seicento.
  "Allo stesso modo, andrà osservato che la stessa situazione interna all'Italia di quest'epoca non può essere semplificata, dal momento che essa si presentava estremamente articolata. Tale complessità si riflette anche nella visione che i diversi stati italiani rivolgevano al mondo turco. Se Pio II ambiva a convertire Mehmed II in cambio della sua elezione a imperatore, Sigismondo Malatesta, signore di Rimini, offriva in dono al sultano ottomano un trattato militare e una mappa dell'Adriatico. Dal suo canto, papa Alessandro VI, al fine di contrastare lo strapotere francese di Carlo VIII invocava il soccorso di Bayezid II. Una strategia analoga è attestata anche nella politica di re Alfonso II d'Aragona, re di Napoli. Stretto fra la morsa di Francia e Venezia, Ludovico il Moro offriva il suo vassallaggio a Bayezid II. Così, i Gonzaga di Mantova avevano stabilito stretti legami con il sultanato, come dimostra l'intensa attività diplomatica e l'invio di diversi doni alla corte ottomana."

  IL CURATORE – Alireza Naser Eslami svolge attività di insegnamento e di ricerca nell'ambito della storia dell'architettura e delle città del Mediterraneo presso l'Università degli Studi di Genova, riservando particolare attenzione a Bisanzio e al mondo islamico. Tra le sue pubblicazioni: "Genova e il Mediterraneo. I riflessi d'oltremare sulla cultura artistica e l'architettura dello spazio urbano (XII-XVII secolo)" (De Ferrari, 2000) e "Spazi e architetture del commercio e città del Mediterraneo. Dinamiche e strutture dei luoghi dello scambio, tra Bisanzio, l'Islam e l'Europa cristiano-latina" (Franco Angeli, 2010).

  INDICE DELL'OPERA – Incontri di culture tra Rinascimento italiano e la 'Sublime Porta'. Un'introduzione, di Alireza Naser Eslami - Nemici o alleati? L'ambiguo rapporto fra Stati italiani e l'Impero Ottomano nei secoli XV-XVI, di Giovanni Ricci - Oltre le frontiere. Genovesi e Turchi tra medioevo e età moderna, di Gabriella Amaldi - L'Impero Ottomano e l'autunno della crociata. Analisi del periodo 1683-1718, di Franco Cardini - Ceramica ottomana in un palazzo fiorentino del tardo Rinascimento, di Marco Spallanzani - L'ornamento nel mondo Ottomano e nell'Italia del Rinascimento: trasmissione e congiunzione, di Anna Contadini - Tappeti ottomani nella pittura. Dalla devozione Mariana all'uso profano, di Giovanni Curatola - Il giardino ottomano, l'Italia e la cultura europea, di Luigi Zangheri - La cultura architettonica veneziana e genovese nella Istanbul Ottomana (XV-XVI sec.), di Aygül Ağir - Emulazione, appropriazione, interazione culturale. Architettura tra il Rinascimento italiano e l'Impero Ottomano, di Alireza Naser Eslami