Identità nazionali e valori universali nella moderna filosofia Stampa E-mail

a cura di Gregorio Piaia e Riccardo Pozzo

Identità nazionali e valori universali nella moderna filosofia

Cleup, pagg.286, € 15,00

 

piaia-pozzo identità  IL LIBRO – Si può parlare di 'filosofia tedesca' o 'francese' o 'italiana' in senso non puramente geografico? In effetti la dimensione astratta della filosofia si accompagna alla dimensione spazio-temporale, che in età moderna corrisponde all'appartenenza ad una 'nazione' intesa come entità linguistica e culturale, generatrice di una specifica forma mentis. Di qui i concetti di 'tradizione filosofica nazionale' o di 'filosofia nazionale', che si pongono in un rapporto dialettico con la vocazione universale della filosofia e intorno ai quali si è variamente mobilitata anche la storiografia filosofica tra Seicento e primo Novecento, interagendo con la riflessione più propriamente teorica. Di tale processo sono qui ricostruiti alcuni momenti e snodi significativi, al fine di chiarire concetti che, se per un verso ci riportano a infatuazioni nazionalistiche di un passato che è ormai alle nostre spalle, per altro verso si collegano al dibattito quanto mai attuale su globalizzazione, identità culturale ed interculturalità.

  DAL TESTO – "[...] Giovanni Gentile, nella prolusione sopra citata, traccia uno schizzo della filosofia italiana dopo alcune considerazioni sul rapporto tra il «carattere nazionale» di ogni filosofia, in quanto storicamente espressa, e l'universalità e sovrannazionalità della filosofia in quanto tale: un rapporto che rinvia alla distinzione tra la filosofia colta «nell'atto onde si libera dalle angustie del particolare», presentandosi quale «universalità attiva o realizzazione dell'universale», e la filosofia intesa come «fatto nel quale essa apparisce come soluzione solidificata, sistema costituito», che si configura «come un modo di pensare particolare, corrispondente allo spirito d'un certo tempo o popolo». Rispetto al tableau di Bergson questo schizzo storico presenta significative variazioni, che riguardano sia l'inizio della tradizione nazionale sia le modalità del suo svolgimento storico sia, infine, il suo stato attuale e quindi le prospettive per il futuro. L'origine della filosofia italiana viene fatta risalire alla fine dell'età di mezzo: a Dante, anzi al Petrarca, che rispetto al poeta fiorentino («uomo intero», in cui si compenetravano religione e filosofia, arte e politica) segna il primo affermarsi della figura del «letterato», che esercitò un influsso decisivo sul passaggio alla cultura e alla filosofia della modernità, finendo però - e qui la lezione di Bertrando Spaventa viene a fondersi con quella di Francesco De Sanctis - col porre una «separazione tra l'uomo pratico e l'uomo di studi», in quanto indusse a coltivare astrattamente l'intelligenza e ad estraniarsi dalla vita sociale e civile."

  I CURATORI – Gregorio Piaia è professore ordinario di Storia della filosofia all'Università di Padova. La sua attività di ricerca si è svolta lungo tre direttrici: il pensiero politico ed etico-religioso fra tardo medioevo e Rinascimento; storia e teoria della storiografia filosofica; la cultura filosofica nel Veneto fra Sette ed Ottocento.
  Riccardo Pozzo è professore ordinario di Storia della filosofia all'Università di Verona. Oltre che di Kant e di Hegel, si è occupato della tradizione aristotelica e di storia delle università. Ha in corso diversi progetti sulla storia dei concetti e la storia delle idee.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Gregorio Piaia e Riccardo Pozzo - 1. Nationes universitarie e identità nazionale. Il caso della natio Germanica nello Studio di Padova, di Marco Forlivesi - 2. Coscienza europea e caratteri nazionali nella historia philosophica del Sei-Settecento, di Gregorio Piaia - 3. Storia della scienza e universalità del senso comune in Antonio Genovesi, di Maria Teresa Marcialis - 4. A. H. L. Heeren, Jean Bodin e la rivendicazione dell'esperienza storica nazionale contro l'universalismo dei princìpi, di Santi Di Bella - 5. Opposizioni nazionali e identità europea: Cousin, Schelling, Spaventa, di Andrea Bellantone - 6. Identità nazionale e tradizione filosofica in Francia e in Italia. Uno sguardo comparativo, di Gregorio Piaia - 7. Crisi e metamorfosi della "filosofia tedesca" dopo Hegel. L'interpretazione di Johann Eduard Erdmann, di Mario Longo - 8. Fra identità elvetica e apertura cosmopolitica: l'essenza della "filosofia svizzera", di Riccardo Pozzo - 9. Due idee di Hispanidad a confronto. Una disputa di fine Ottocento, di Nazzareno Fioraso - 10. Identità nazionale e valori universali nella Storia della filosofia di Augusto Conti, di Letterio Mauro - 11. Filosofia cristiana e tradizione nazionale. Il rosminianesimo critico di Pietro De Nardi, di Paolo De Lucia - 12. Intorno alla discussione sulla storia d'Italia tra Otto e Novecento, di Emilia Scarcella - 13. Identità nazionale e storiografia filosofica nella genesi del «Giornale critico della filosofia italiana», di Rosella Faraone - Indice dei nomi