L'altra metà del Continente Stampa E-mail

a cura di Francesco Guida

L'altra metà del Continente
L'Europa centro-orientale dalla formazione degli Stati nazionali all'integrazione europea


Cedam, pagg.371, € 28,00

 

guida continente  IL LIBRO – Il presente volume raccoglie gli interventi di numerosi studiosi intervenuti a un convegno tenuto presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma Tre dal 17 al 19 maggio 2001. Esso intendeva illustrare e fare riflettere su una questione fondamentale per il futuro dell'Europa: il completamento della sua unificazione politica ed economica agli albori del XXI secolo. Le relazioni e i dibattiti che le hanno accompagnate non erano rivolti, però, soltanto alle prospettive future, ma hanno dato ampio spazio alle radici storiche della questione. In tal senso, infatti, il convegno prese le mosse dall'affermazione delle identità nazionali in tutta «l'Europa di mezzo», inclusa tra l'Adriatico e le distese russe, tra il Baltico e il Mar Nero. Qui l'altra peculiarità del presente lavoro: esso indaga sulla parte meno conosciuta del continente europeo, quella chiusa, quasi pressata, tra il più progredito Occidente e il colosso slavo orientale ovvero russo.

  DAL TESTO – "Il lungo arco temporale occupato dai regimi comunisti segnò naturalmente una battuta di arresto nei rapporti tra l'Europa centro-occidentale e quella centro-orientale e tuttavia in quest'ultima fu allora sperimentata una sorta di aggregazione forzosa nel blocco sovietico, nel COMECON e nel Patto di Varsavia. [...] questi fenomeni [...] mettono in luce, quanto meno, l'esigenza di instaurare relazioni amichevoli ed economicamente proficue tra gli Stati dell'area in esame, esigenza che si riscontra nuovamente dopo la fine dei regimi comunisti sia pure per motivi in parte diversi.
  "[...] Il diverso svolgersi della transizione politica, sociale ed economica nei vari Paesi usciti dall'esperienza del «socialismo reale» va indagato a fondo per comprendere il differente approccio dimostrato dalle istanze comunitarie verso di essi. Solo alla luce degli eventi degli ultimi dodici-tredici anni si possono valutare le conseguenze della prospettata integrazione sia per gli Stati già membri dell'UE sia per i Paesi che vi saranno ammessi. In parallelo vanno ricordati altri processi di integrazione riguardanti l'Iniziativa Centro-europea, in cui ha un ruolo di punta l'Italia, la World Trade Organization, ma soprattutto la NATO che [...] non solo si è aperta a nuovi membri già satelliti di Mosca, ma è dovuta intervenire a più riprese nella penisola balcanica ed è stata molto condizionata da tali eventi nella sua evoluzione interna. Non vanno dimenticate inoltre nuove forme di integrazione sorte all'interno della stessa Europa centro-orientale o coinvolgenti alcuni dei Paesi dell'area, dal Central European Free Trade Agreement alla Conferenza del mar Nero, alla Comunità degli Stati Indipendenti, che riunisce dodici repubbliche ex sovietiche. Di grande rilevanza è anche il quadro delle relazioni bilaterali venutesi a creare tra Paesi occidentali e Paesi dell'Europa centro-orientale."

  IL CURATORE – Francesco Guida, professore ordinario di Storia dell'Europa orientale presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università "La Sapienza" di Roma, è segretario generale dell'Associazione italiana studi del Sud-est europeo.

  INDICE DELL'OPERA – Prima parte. Formazione o completamente degli Stati nazionali nell'Europa centro-orientale - L'Ungheria nel periodo delle guerre mondiali: il prezzo della indipendenza, di Mária Ormos - Il tempo di una generazione: verso la Polonia nazionale, di Paolo Morawski - La costituzione di uno Stato «nazionale» sulle rovine di un impero: la Cecoslovacchia, di Francesco Caccamo - La formation de la Grande Roumanie, di George Cipăianu - I discutibili privilegi dell'arretratezza: Zog e il caso albanese, di Marco Dogo - Le Repubbliche baltiche e la sicurezza. Anno 1921: il riconoscimento de iure dell'Italia, di Valeria Perna - Il primo tentativo di costituire uno Stato ucraino indipendente, di Ettore Cinnella - Seconda parte. Tra le due guerre mondiali - L'enigma jugoslavo: ingegneria statale o federazione di popoli?, di Tatiana Krizman Maleva - Osservazioni sulla questione delle minoranze nazionali nell'Europa centro-orientale, di Marek Waldenberg - La questione agraria, l'Internazionale Verde e l'esperimento bulgaro, di Bianca Valota - "Fascismi" e regimi autoritari nell'Europa centro-orientale: la Guardia di Ferro romena, di Francisco Veiga - Les relations internationales dans l'Europe centrale entre les deux guerres, di Georges Castellan - Terza parte. Mezzo secolo di «socialismo reale», i regimi comunisti - L'avvento dei regimi comunisti nell'Est europeo (1944-1948), di Armando Pitassio - Ungheria 1956: i tredici giorni che sconvolsero il blocco sovietico, di Chiara Pacifici - Note sulla primavera cecoslovacca: předjaro, jaro, normalizace, di Marco Clementi - La fragile illusione di un modello politico alternativo: la Jugoslavia di Tito (1945-1980), di Alberto Basciani - La fine del blocco sovietico e le successive crisi, di Francesco Guida - Quarta parte. Gli anni del post-comunismo e l'integrazione europea - Gli incentivi tributari agli investimenti privati nei Paesi dell'Est europeo, di Gaetana Trupiano - Partiti e sistemi politici nell'Europa post-comunista, di Pietro Grilli di Cortona - Il Caucaso dopo l'URSS, di Beglar Tavartkiladze e Shota Japaridze - L'Europa centro-orientale e la trasformazioni della NATO dopo il 1989, di Leopoldo Nuti - L'evoluzione delle politiche comunitarie nell'allargamento a Est dell'Unione Europea, di Gian Cesare Romagnoli - La Polonia e l'Unione Europea, di Kzrysztof Żabokucki - Allargamento ad Est dell'Unione Europea: timori e speranze per l'economia italiana, di Marilena Giannetti