Minima mercatalia Stampa E-mail

Diego Fusaro

Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo

Bompiani, pagg.504, € 14,00

 

fusaro mercatalia  IL LIBRO – La modernità è anche la storia del nesso di tensione, adattamento e contrasto tra la filosofia e l'assolutizzazione del mercato in cui si condensa lo spirito del capitalismo. Sulle orme di Hegel e di Marx, il libro delinea una fenomenologia dello spirito del capitalismo condotta sui due piani della storia della modernità e delle principali figure del pensiero che l'hanno animata. Massima alienazione dell'uomo rispetto alle proprie potenzialità ontologiche, l'odierno monoteismo del mercato è la prima società in cui regna sovrano il principio metafisico dell'illimitatezza, il "cattivo infinito" della norma dell'accumulazione smisurata del profitto a scapito della vita umana e del pianeta. In questo scenario, la filosofia resta il luogo del rischio assoluto: infatti, essa è il luogo della possibile resistenza al nichilismo della forma merce e, insieme, della sua eventuale legittimazione in stile postmoderno.

  DAL TESTO – "La valenza totalitaria dell'odierno sistema globale - fattore di riproduzione strategica dell'intero cosmo sociale, economico, politico - affiora soprattutto dal fatto che esso occupa capillarmente ogni settore della produzione e dell'immaginazione saturandolo con la forma merce, a tal punto da non conoscere più alcuna resistenza sociale (economicizzazione del conflitto), culturale (eclisse della coscienza infelice) e politica (accettazione univoca del mercato come presupposto irrinunciabile da parte di tutti gli schieramenti politici).
  "Proprio in forza di questa sua fisiologica colonizzazione di ogni spazio reale e immaginario, il capitalismo assoluto-totalitario non si riproduce affatto a "destra", come comunemente si è indotti a pensare. Al contrario, esso occupa la totalità sociale, politica e simbolica e, di conseguenza, si riproduce a destra in economia, al centro nella politica, a sinistra nella cultura: a destra in economia, perché è oggi egemonica la neoliberistica sovranità assoluta dell'economia - vera e propria teologia della disuguaglianza sociale -, in nome della quale si opta per le soluzioni liberiste contro quelle keynesiane, si smantella il welfare state, si agevola la speculazione finanziaria, si trasformano in merci i beni comuni come l'acqua, il diritto alla sanità, ecc.; al centro nella politica, in quanto è predominante un "estremismo del centro" e si hanno solo schieramenti interscambiabili di "centro-destra" e di "centro-sinistra", poiché i sistemi elettorali tendono a elidere le ali estreme facendole delegittimare e demonizzare come estremistiche dal clero giornalistico (la politica diventa, variando la formula di von Clausewitz, la continuazione dell'economia con altri mezzi); a sinistra nella cultura, dal momento che, dal Sessantotto in poi, la cultura di sinistra, con il suo nichilismo relativistico, accetta integralmente il mercato e promuove la liberalizzazione di ogni realtà, non ha alcun limite morale e religioso da contrapporre all'integrale avvento del valore di scambio e della fungibilità assoluta del valore d'uso che essa stessa ha culturalmente favorito, dal '68 in avanti."

  L'AUTORE – Diego Fusaro (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) è attento studioso della "filosofia della storia" e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione al pensiero di Fichte, Hegel, Marx, Gentile e Gramsci, e alla "storia dei concetti" tedesca. Tra i suoi studi più recenti, si segnalano: "Bentornato Marx!" (2009), "Essere senza tempo" (2010), "Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo" (2012), "Il futuro è nostro" (2014), "Antonio Gramsci. La passione di essere nel mondo" (2015). È il curatore del progetto internet "La filosofia e i suoi eroi" (www.filosofico.net).

  INDICE DELL'OPERA – Metafisica e apocalittica del denaro, di Andrea Tagliapietra - 1. Fenomenologia dello spirito del capitalismo (1.1. Ugocsa non coronat. La critica come passione durevole - 1.2. Scienza della logica del capitalismo. Per una nuova ontologia dell'essere sociale - 1.3. Bentornato Hegel! Il nesso dialettico tra ontologia e temporalità - 1.4. Mappa dell'opera. Le tre figure dialettiche del capitalismo) - 2. Nulla di troppo. La metafisica greca del limite (2.1. La misura è la cosa migliore - 2.2. La nascita della filosofia greca come reazione all'illimitatezza - 2.3. Ricomporre la scissione. Figure del "giusto mezzo" - 2.4. L'etica greca e lo spirito del comunitarismo - 2.5. La crematistica e il "mare infinito della disuguaglianza") - 3. Fase astratta: il capitalismo pone se stesso (3.1. Accumulazione originaria e produzione della soggettività disciplinata - 3.2. L'astrazione reale del nuovo "signore del mondo" - 3.3. Cartesio tra genesi del soggetto formalistico-astratto e oblio dell'essere sociale - 3.4. Unificazione del mondo delle merci: materialismo, deismo e lavoro astratto - 3.5. Una feconda anomalia: l'ontologia politica di Spinoza - 3.6. Hume, Smith e l'autonomizzazione dell'economico - 3.7. Il capitalismo come "cosa in sé". I limiti del Kritizismus kantiano) - 4. Il capitalismo dialettico tra "coscienza infelice" e "lotta per il riconoscimento" (4.1. Lotte per il riconoscimento del lavoro servile - 4.2. Genealogia della coscienza infelice borghese - 4.3. Temporalità dialettica: il "futuro-centrismo" tra logica del profitto e progettualità emancipativa - 4.4. Solo un Io ci può salvare: Fichte e l'ontologia della prassi - 4.5. Tragedia nell'etico: Hegel borghese anticapitalista - 4.6. "Un trionfo della scienza tedesca": Marx idealista) - 5. Non avrai altra società all'infuori di questa! Il capitalismo assoluto-totalitario (5.1. Capitalismus sive natura. Il Sessantotto e l'eclisse dell'elemento dialettico - 5.2. Homo precarius: desiderio consumistico ed eclisse del futuro - 5.3. Avventure dell'ideologia e mistica della necessità - 5.4. La lettera rubata di Lyotard. Teologie del disincanto e superstizione scientifica - 5.5. Grand Hotel Abisso. Lo strano caso del dottor Weber e di mister Marx - 5.6. Sensibilmente sovrasensibile. Il nichilismo della forma merce - 5.7 Prolegomeni a ogni metafisica futura che vorrà costruire nell'azzurro)