La Cina non è ancora per tutti Stampa E-mail

a cura di Cristiana Barbatelli e Renzo Cavalieri

La Cina non è ancora per tutti
Dialoghi sul mercato cinese


Edizioni Olivares, pagg.264, € 23,00

 

barbatelli cina  IL LIBRO – Dieci anni dopo la pubblicazione del volume "La Cina non è per tutti", curato nel 2005 da Maria Weber, alcuni dei maggiori esperti del mondo accademico e delle imprese italiane riflettono sulle attuali criticità e opportunità del mercato cinese. Concepito dai curatori come un dibattito virtuale, il volume raccoglie numerosi contributi per rispondere ad alcuni quesiti di fondo: Quali sono le strategie delle imprese italiane e del Sistema Italia per crescere in Cina? Quanto pesano ancora i limiti dimensionali e organizzativi tipici delle imprese italiane? Come potranno integrarsi le numerose imprese possedute o partecipate da capitali cinesi nel nostro Paese? Il risultato è un volume denso di informazioni, riflessioni e suggerimenti sul mercato cinese, che oggi appare meno chiuso e opaco, ma che esige tuttora ingenti investimenti di risorse, organizzative e finanziarie per operarvi con successo. La Cina, insomma, non è ancora un Paese "per tutti".

  DAL TESTO – "Nel 2009, la Cina è diventata la prima nazione esportatrice al mondo. Ha concluso una spettacolare rincorsa che l'ha condotta a scalare in pochi anni le prime posizioni. Per ironia ha superato la Germania, in occasione o di un arretramento complessivo delle esportazioni (che evidentemente ha colpito il Paese europeo più della Cina). La supremazia sintetizza e conferma l'eclatante avanzata della Cina. Le percentuali di crescita e il valore monetario sono in sintonia con quanto atteso da una grande potenza emergente. Una valutazione più analitica consente inoltre di rilevare due aspetti importanti. Il primo è l'enorme attivo commerciale che si conferma ogni anno: anche nel 2013 ha raggiunto l'astronomica cifra di 259 miliardi di dollari. È per molti versi una situazione difficilmente sostenibile dal punto di vista economico e finanziario, anche se trova motivazioni e vantaggi in altri versanti, come la distribuzione e i consumatori dei Paesi acquirenti. Il secondo motivo di preoccupazione è la composizione merceologica dell'import cinese. La Repubblica Popolare importa sostanzialmente ciò di cui ha bisogno: materie prime e tecnologia. Quest'ultima le è necessaria per colmare lo storico deficit di arretratezza nell'efficienza, le prime per incrementare la produzione materiale. Entrambe le importazioni servono dunque a rafforzare il ruolo di opificio mondiale che la Cina si è conquistata con una miscela inarrivabile di componenti: basso costo dei fattori di produzione, disponibilità di manodopera inesauribile e disciplinata, stabile situazione politica, eccellente rete infrastrutturale.
  "Questa semplice valutazione conferma il forte nazionalismo economico della Cina, che viene considerato contemporaneamente sia uno strumento che un fine. Il Paese ha scelto e mantiene un approccio pragmatico e la sua apertura, dalla riforma denghista del 1978, ha teso a rifornirsi di beni strumentali che consentissero un rapido processo di industrializzazione. L'obiettivo finale è il rafforzamento del Paese attraverso l'iniezione di capacità produttive, non più elaborate internamente ma acquisite da chi le aveva già disponibili, cioè i Paesi Ocse. La stessa valutazione smentisce specularmente la disinvoltura con la quale le era stato assegnato il ruolo di "più grande mercato del mondo". Nonostante la più che trentennale apertura, la Cina continua a essere relativamente impermeabile ai beni di consumo occidentali."

  I CURATORI – Cristiana Barbatelli è consulente di Direzione, fondatrice e MD di Barbatelli & Partners Management Consultant, in Cina dal 1980. Affianca alla sua attività professionale in Cina insegnamenti presso Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi di Macerata, Shanghai Normal University.
  Renzo Cavalieri è Professore di Diritto dell'Asia orientale nell'Università di Venezia Ca' Foscari e avvocato presso lo Studio legale Bonelli Erede. Si occupa da oltre vent'anni degli aspetti giuridici dei rapporti commerciali tra Italia e Cina.

  INDICE DELL'OPERA – Gli Autori – Prefazione. Il lavoro di Maria Weber e i suoi studi sulla Cina - Il contributo di Maria Weber agli studi sulla Cina in Italia: un approccio nuovo, poliedrico, coraggioso e lungimirante, di Francesca Delicata - Maria Weber alla Direzione dell'Istituto Italiano di Cultura a Pechino, 2006-2008, di Marco Croci – Introduzione. L'età dell'argento, di Cristiana Barbatelli e Renzo Cavalieri - I. Cina: il macrosistema - Illusione, disillusione, sfide: la dialettica delle aziende italiane in Cina, di Romeo Orlandi - Fa (legge) versus Guanxi (relazioni): la legalità "alla cinese" e l'operatore italiano, di Renzo Cavalieri - Per uno sviluppo delle relazioni economiche e commerciali fra Italia e Cina, di Davide Cucino – Il convitato di pietra: il macrosistema Cina e le aziende nella memoria professionale di un manager italiano, di Umberto Simonelli – Panel - Interventi di: Massimiliano Toti, Francesco Boggio Ferraris, Alessandra Spalletta, Massimo Roj, Alberto Bianchi, Antimo Cappuccio) - II. Il nuovo Business Environment cinese - Il ruolo futuro delle ETDZ, di Cristiana Barbatelli - Joint Venturing, di Renzo Cavalieri - La Joint Venture permanente, di Cristiana Barbatelli - Rapporto banca e azienda in Cina: passato e presente, di Maurizio Accinni – Panel (Interventi di: Alessandra Spalletta, Antimo Cappuccio, Massimiliano Toti) - III. L'impresa italiana in Cina oggi - Un nuovo modello di organizzazione aziendale in Cina?, di Paolo Borzatta - Nuove e necessarie capacità manageriali per affrontare il mercato cinese, di Andrea Pontiggia - Le risorse umane in Cina e la loro fidelizzazione, di Cristiana Barbatelli - Responsabilità sociale di impresa e Joint Audit Cooperation in Cina, di Andrea Appolloni – Panel (Interventi di: Massimo Roj, Massimiliano Toti, Alessandra Spalletta, Alberto Bianchi, Massimiliano Guzzini) - Mercato Cina: è il più grande mercato del mondo? - I costi di entrata in Cina, di Alberto Vettoretti - Elogio del Second Mover, di Tiziano Vescovi - Il difficile rapporto di agenzia in Cina, di Cristiana Barbatelli e Filippo Ardemani – Panel (Interventi di: Massimiliano Totti, Francesco Boggio Ferraris, Massimiliano Guzzini, Fabio Tarozzi) - Cina in Italia: il più grande compratore del mondo - Gli investimenti cinesi in Italia, di Thomas Rosenthal e Francesca Spigarelli - Gestire i rapporti con uno Shareholder cinese: l'esperienza Zoomlion-Cifa, di Delfino Corti