Al macero Stampa E-mail

Cesare Zavattini

Al macero

Bompiani, pagg.293, € 12,00

 

zavattini macero  IL LIBRO – Nel 1926 Zavattini pubblica il suo primo servizio per la "Gazzetta di Parma". È l'atto di nascita di un personaggio scomodo che per più di mezzo secolo influenzerà la cultura italiana e che con il suo estro provocatorio e il suo humour lirico introdurrà nella letteratura nazionale i primi amari, autentici commenti a una condizione civile e politica di estrema umiliazione. Sceneggiature, epistolari, progetti, racconti, conversazioni radiofoniche, articoli: la produzione di Zavattini è vastissima ed eclettica. In questo libro è raccolta una selezione dei testi scritti dal 1927 al 1940 che meglio rispecchiano il suo umorismo e il suo acume e che compongono un affresco dell'Italia degli anni trenta.
  "Non v'è dubbio che, oggi, Al macero – scrivono Gustavo Marchesi e Giovanni Negri nella Prefazione - si colloca tra i momenti di sicura presa nella scrittura del nostro tempo. Concorre cioè a chiarire predisposizioni e tendenze di una lunga sperimentazione non ancora conclusa. Valorizza, nel documento, una scelta umana e letteraria che ha fissato gli accenti del discorso contemporaneo."

  DAL TESTO – "Sulla felicità si ragiona da millenni. Questo basterebbe per farmi passare il desiderio di occuparmene nel 1940. Ma questa mattina per un quarto di minuto ho provato una sensazione che mi pare non comune: ho detto che felicità! E con la rapidità del pensiero le innumeri cose intorno a me giustificavano a una a una la mia affermazione. Nello stesso tempo il piacere era ingrandito dalla coscienza di esser solo sulla crosta della terra: più che le volte precedenti, stamattina la mia solitudine parve reale. Sdraiato in riva al mare, il vento mi alleggeriva togliendomi la pelle. Verso Rimini la sabbia diventava nube e si mescolava al biancore delle creste dell'acqua. Dovrei diffondermi nei particolari, descrivere il cielo, una cabina, il freddo nei calcagni ficcati dentro la sabbia, il prurito nel naso ecc. ecc., perché furono senza dubbio alcune centinaia di elementi che io esaminai rigorosamente durante i 15 secondi, senza trovarne uno solo cariato. So come capita agli uomini nel momento stesso dell'affermazione: sono felice. Un niente come il fruscìo dei pantaloni sui ginocchi, richiama i ricordi più gravi. Nessuno può vincere l'assalto del diavolo, cosa vecchia.
  "Per 15 secondi - ecco perché mi sono permesso di scrivere sopra "una sensazione che non mi pare comune" correndo il pericolo di essere creduto frivolissimo - io sono stato felice."

  L'AUTORE – Cesare Zavattini (1902-1989) nasce a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. Scrittore, soggettista, pittore, nel 1935 comincia il proprio rapporto con il cinema firmando il soggetto di "Darò un milione", per la regia di Mario Camerini. In seguito, collabora con Mario Bonnard e Alessandro Blasetti prima di iniziare un lungo e prolifico sodalizio con il regista Vittorio De Sica, che frutterà alcuni capolavori del neorealismo ("Sciuscià", "Ladri di biciclette", "Miracolo a Milano", "Umberto D."). Tra le altre sue sceneggiature di rilievo, ricordiamo quelle per "Domenica d'agosto" di Luciano Emmer, "Prima comunione" di Blasetti, "Bellissima" di Luchino Visconti e "Roma ore 11" di Giuseppe De Santis. Nei Classici Bompiani sono disponibili i volumi "Opere 1931-1986", "Lettere e Cinema", nei Tascabili Bompiani è in corso di pubblicazione la sua opera letteraria.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Gustavo Marchesi e Giovanni Negri – Racconti e raccontini - Confidenze del mendicante - Zanzare etc. - Lemosina alle donne brutte - Viaggio a Senzastagione (PRIMA PUNTATA - SECONDA PUNTATA) - Spettacolo per famiglie (LA TORRE DI BABELE - CAVALLO DI TROIA - TRAGEDIA OMERICA - APOLOGHI ALLA MANIERA DI MENENIO AGRIPPA) - Dite la vostra (L'INVEROSIMILE - DISCIPLINARE GLI ZITTII! UNA SCOMMESSA – 1° APRILE) – Andantino (LA REALTÀ ROMANZESCA: IL DIRETTO 0037 – GELOSIA – SUL PONTE DI KAMANGAH – UN BUON AFFARE - ESSERE O NON ESSERE? – DILEMMA - VALORI DELLA CONFESSIONE - IL FANTASMA DI MELUN – NAIM) - Adamo e il progresso (IL SARTO - LA BARBA) - Ricordini del Capodanno - Il giuoco – Marciapiede - La voce "strade" - Premio Bagutta. Un po' di cronaca - A ciel sereno (CLEPTOMANIA – COLORE – FORD - RITORNO DAL CINEMA - EVASIONI CELEBRI – ROMANZA) – Storiette (IL SOPRABITO - UNA PARTITA A POKER - IL SIGNOE BRAM) - Vita di Dam Mark - A modo mio (PREGHIERA DELL'UMORISTA - IPPOCRATE MINORE - I GIOCATTOLI – ACCELERATO - LA FELICITÀ) – Novelle - Interno Hoobs - Il vestito - Nat Blatter, uno sfortunato - I fiori - Un invito a pranzo - Avventura di Capodanno - Il documento - Lettere anonime - Donna di Brest - Il detective – Première - Premio Krautz - La signora Maret - Gelosia di Batard - Sul ponte - Il balcone - Pensione Imperial – Il cavalier Richelieu - Facciamo una novella - Egregio signor Popton – Conversazioni – Il borotalco, sì, il borotalco – Orologi - Che cosa si può fare con questo caldo? - Le bugie – Varietà – Ferragosto - Come si compila un almanacco letterario - Noi poveri umoristi - Perché siamo vivi? - Cinquanta righe circa – Lettere (A CARLO HOEPLI - A SALVATORE QUASIMODO - A CAMPANILE - A ALBERTO SAVINIO – A ELLI PARVO - A ANTONIO BALDINI - AL CAPOSTAZIONE DI ROMA - AL SENATORE NICOLA PENDE - AL QUESTORE DI MILANO - AI CORRETTORI DI BOZZE – A PAULUCCI DI CALBOLI BARONE - A MINO MACCARI - A MARIO CAMERINI - A VITTORIO DE SICA - A LUIGI FREDDI - AL SENATORE AGNELLI – A BIAVATI - A MARCO RAMPERTI - A FRANCESCO MESSINA - AL CARO LETTORE - A RAFFAELE CARRIERI – A P. C. – A C. R. - A GIULIO BENEDETTI - AL MAESTRO D'ANZI – A *** - A LUCIANA DOLLIVER - A FERNANDO PALAZZI – A C. C. T. - AI PROFESSORI BESTA, CESABIANCHI, MEDEA - A C. C. - ALL'ONOREVOLE DONEGANI – A TRILUSSA - A CARLO BERNARD – A G. P. – A MASSIMO LELI – A S. Q. - A GIUSEPPE CESETTI – A MARIO BRANCACCI – A C. S. – A M. Z.) - Diario di un timido - Nota ai testi