La forza del silenzio Stampa E-mail

Robert Sarah - Nicolas Diat

La forza del silenzio
Contro la dittatura del rumore
Prefazione di Benedetto XVI


Edizioni Cantagalli, pagg.288, € 22,00

 

sarah silenzio  IL LIBRO – In un'epoca sempre più rumorosa, in cui tecnica e consumismo irrompono nella nostra vita, è senza dubbio una follia voler scrivere un libro dedicato al silenzio. Eppure, il mondo fa tanto di quel rumore che la ricerca di qualche goccia di silenzio diviene ancora più necessaria. Per il Cardinale Robert Sarah, a forza di respingere il divino, l'uomo moderno si ritrova in una dimensione angosciante e opprimente. Sarah vuole ricordare che la vita è una relazione silenziosa tra la parte più intima dell'uomo e Dio. Il silenzio è indispensabile per l'ascolto del linguaggio divino: la preghiera nasce dal silenzio e senza sosta vi fa ritorno sempre più profondamente. In questo colloquio con Nicolas Diat, il Cardinale s'interroga: gli uomini che non conoscono il silenzio potranno mai raggiungere la verità, la bellezza e l'amore? La risposta è senza appello: tutto ciò che è grande e creato è plasmato nel silenzio. Dio è silenzio.
  Dopo il successo internazionale di "Dio o niente", tradotto in quattordici lingue, il Cardinale Robert Sarah cerca di ridare al silenzio la sua dignità.
  Il testo è seguito da un'eccezionale colloquio con Dom Dysmas de Lassus, Priore della Grande Chartreuse e Ministro Generale dell'Ordine dei Certosini.
  "Dobbiamo essere grati a Papa Francesco – scrive Benedetto XVI nella Prefazione - di avere posto un tale maestro dello spirito alla testa della Congregazione che è responsabile della celebrazione della Liturgia nella Chiesa. Anche per la Liturgia, come per l'interpretazione della Sacra Scrittura, è necessaria una competenza specifica. E tuttavia vale anche per la Liturgia che la conoscenza specialistica alla fine può ignorare l'essenziale, se non si fonda sul profondo e interiore essere una cosa sola con la Chiesa orante, che impara sempre di nuovo dal Signore stesso cosa sia il culto. Con il Cardinale Sarah, un maestro del silenzio e della preghiera interiore, la Liturgia è in buone mani."

  DAL TESTO – "Oggi sono la parola facile e l'immagine volgare a dominare molte esistenze. Ho la sensazione che l'uomo moderno non sappia più fermare la fiumana ininterrotta di parole retoriche, falsamente morali, e il bisogno bulimico di icone adulterate. Il silenzio delle labbra sembra impossibile agli uomini dell'occidente. Ma i media tentano anche le società dell'Africa e dell'Asia spingendole a perdersi in una giungla straripante di parole, di immagini e di rumori. Gli schermi luminosi hanno bisogno di un nutrimento pantagruelico per distrarre l'umanità e distruggere le coscienze. Il fatto di tacere sembra indice di debolezza d'ignoranza o di mancanza di volontà. Nel regime moderno, l'uomo silenzioso diviene colui che non è capace di difendersi. È un sub-uomo. A contrario, l'uomo che si proclama forte è un essere fatto di parole. Schiaccia e affoga l'altro con i suoi fiumi di parole.
  "L'uomo silenzioso non è più segno di contraddizione; è solo un uomo di troppo. Chi parla ha importanza e valore, mentre chi tace non è molto considerato. L'uomo silenzioso è ridotto al niente. Il semplice fatto di parlare conferisce un valore. Le parole non hanno alcun senso? Che importa. Il rumore ha acquisito la nobiltà che in altri tempi era posseduta dal silenzio. L'uomo è che parla è celebrato e l'uomo silenzioso è diventato un povero mendicante di fronte al quale non c'è neppure bisogno di alzare lo sguardo."

  GLI AUTORI – Robert Sarah. Dal cuore dell'Africa al centro della Cristianità: così potremmo riassumere lo straordinario percorso di vita del Cardinale Robert Sarah. Ordinato prete nel 1969; consacrato vescovo nel 1979 - il vescovo più giovane del mondo – chiamato da Giovanni Paolo II nel 2001 a Roma come Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; nominato da Benedetto XVI Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum nel 2010 e infine nel 2014 chiamato da Francesco a presiedere il Dicastero vaticano che si occupa della liturgia. Guardando il povero bambino di Ourous, figlio di contadini e attratto dalla vita dei missionari, nessuno poteva immaginare il piano di Dio e, leggendo questo libro, si potrebbe affermare che certo Dio sapeva quel che faceva.
  Nicolas Diat, laureato in Scienze politiche, giornalista e scrittore, a lungo consulente per la comunicazione e la strategia di vari ministri francesi, è autore di un libro su Papa Benedetto XVI, "L'homme qui ne voulait pas être pape - histoire secrète d'un règne" (Albin Michel, 2014).
  Dom Dysmas de Lassus, nato nel 1956, è Priore della Grande Chartreuse e Ministro Generale dell'Ordine dei Certosini, fondato da San Bruno nel 1084. Entrato alla Grande Chartreuse all'età di vent'anni, è stato maestro dei novizi per diversi anni. Come da tradizione, il Priore non esce mai dai confini del deserto di Certosa.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Benedetto XVI – Introduzione - 1. Il silenzio contro il rumore del mondo («Senza il silenzio, Dio sparisce nel rumore. E questo rumore diviene tanto più assillante, quanto più Dio è assente. Se il mondo non riscopre il silenzio, è perduto. La terra viene inghiottita dal nulla» | Pensiero) - II. Dio non parla ma la sua voce è nitida («Il silenzio di Dio è incomprensibile e inaccessibile. Ma l'uomo che prega sa che Dio lo ascolta allo stesso modo in cui ha compreso le ultime parole di Cristo sulla Croce. L'umanità parla e Dio risponde con il suo silenzio» | Pensiero) - III. Il silenzio, il mistero e il sacro («C'è, in questo, un vero e proprio avvertimento per la nostra civiltà. Se le nostre intelligenze non sanno più fermare gli occhi, se non sappiamo più tacere, allora saremo privati del mistero, della sua luce che è al di là delle tenebre, della sua bellezza che è oltre ogni bellezza. Senza il mistero, siamo ridotti alla banalità delle cose terrene» | Pensiero) - IV. Il silenzio di Dio di fronte allo scatenarsi del male («La malattia è un'anticipazione del silenzio dell'eternità» | Pensiero) - V. Come un grido nel deserto («Ci sono delle anime che scelgono la solitudine per ritrovarsi e altre che la cercano per donarsi a Dio e agli altri» | Pensiero) - Postfazione - Bibliografia