Migranti spa Stampa E-mail

Pierfrancesco De Robertis

Migranti spa
Il business dell'immigrazione: cifre, vittime e carnefici


Rubbettino Editore, pagg.153, € 14,00

 

derobertis migranti  IL LIBRO – Lo Stato italiano spende sei-sette miliardi di euro all'anno per l'accoglienza dei migranti, un fiume di soldi. Dove vanno? A chi vanno? Chi guadagna dietro il grande business che si è venuto a creare con l'arrivo in Italia di centinaia di migliaia di immigrati? "Migranti spa" cerca di rispondere a queste domande proponendo storie, analisi e dati sui flussi di denaro che gravitano intorno al mondo dell'accoglienza. Ne viene fuori un affresco composito: da una parte migliaia di volontari che eroicamente si affannano per portare un aiuto ai tanti disperarti che arrivano sulle nostre coste, dall'altro centinaia di improvvisate coop sociali, associazioni e avventurose società che cercano di sfruttare il nuovo business. Per non parlare di dubbie ong. Lo Stato osserva ma non controlla, anche perché è una situazione che fa comodo a molti.

  DAL TESTO – "Il grande affare dell'immigrazione illegale in Italia sono sei/sette miliardi di euro all'anno che si riversano come un fiume in piena su tutto il territorio nazionale irrorando un'economia in stallo. Un sistema che arreca benefici a una nutrita platea di soggetti, e che in questa partecipazione allargata racchiude la garanzia del proprio successo: più sono coloro che godono, meglio il business si tiene. Sei/sette miliardi di euro, quindicimila miliardi del vecchio conio, sono molti nell'epoca in cui le finanziarie portano solo nuove tasse e la parola «spesa» (e quindi «incasso» per qualcun altro) pare essere stata bandita dal lessico di via XX Settembre.
  "Attraverso i soldi dello Stato arriva una boccata d'ossigeno alle onlus e alle piccole imprese che operano con i richiedenti asilo, poi a cascata a una miriade di individui diversi: piccoli e grandi fornitori, giovani in cerca di una professione che si mettono a fare i mediatori culturali, proprietari di case che riescono ad affittare l'appartamento libero. Un sistema che ha come base l'incrocio di interessi tra la politica, il mondo del no-profit e in alcuni casi piccole aziende profit che con la politica hanno a che fare. Una storia lunga, di cui certo non scopriamo adesso i contorni. Il risultato è che in brevissimo tempo questo sistema è diventato un'ingorda macchina mangiasoldi che oltre a è soccorrere i migranti ha finito per soccorrere anche la politica sempre più in calo di apprezzamento nell'opinione pubblica e quindi bisognosa di consenso (voti in cambio di lavoro, soldi, tessere)."

  L'AUTORE – Pierfrancesco De Robertis, giornalista scrittore, è editorialista del "Quotidiano Nazionale" e dei giornali del gruppo Poligrafici ("La Nazione", "Il Resto del Carlino", "Il Giorno"). Dal 2015 al 2017 ha diretto "La Nazione" di Firenze. Per Rubbettino ha già approfondito importanti fenomeni di cronaca, pubblicando "La Casta invisibile delle Regioni" (2012) e La Casta a statuto speciale" (2014).

  INDICE DELL'OPERA – La grande torta - Capitolo I. Il denaro (Una marea di soldi. Il business, il meccanismo e i costi dell'accoglienza - Il conto che lievita sempre più - Ma dall'Unione europea solo parole - Gli arrivi, l'esodo che non si ferma - Aiutiamoli a casa loro - Il conto giornaliero? 35 euro - E in pochi controllano... - Minniti divide il lotto e riduce gli sprechi – E per l'integrazione i soldi scarseggiano - Ma i migranti fanno spendere o risparmiare?) - Capitolo II. Gli altruisti per convenienza (Di Coop in Coop. - Il business, le cooperative e il finto no-profit - Sono furbo, ed ecco come ti guadagno - Mi faccio la mia coop - Le big sono in campo - Una catena di affetti, memores di don Giussani - In nome di Dio - Misericordiosi, ma solo a parole - Il «blocco forte». E rosso - Anche le piccole vogliono la loro parte - Dove metto il migrante? Tra cervi e cinghiali - La paghetta non arriva: il fantasma pocket money - L'affitto al migrante, business diffuso - «AAA mediatore cercasi», le professioni in crescita - Non tutto è da buttar via: Riace - I superalcolici trentini - Cantone batte un colpo - La magistratura (certe volte) interviene - L'Ecofficina della solidarietà - Il disastro del centro di Cona - Creste sulle presenze e cibo da animali - Le pensioni recapitate in Marocco. A sbafo - Il fiore all'occhiello, solo in teoria: la rete Sprar - Ma non nella mia Vallée) - Capitolo III. I trafficanti (Nell'inferno dei Cara. Il business dei grandi centri di accoglienza - L'ultimo girone dell'inferno, Mineo - Mineo, un comitato d'affari - A Mineo lavorano i soliti amici - Le vergogne di Mineo: ma nessuno paga - Mineo, la denuncia inascoltata - Anche la 'ndrangheta fa affari) - Capitolo IV. In mezzo al mare (Il business delle Ong e dei trafficanti - Arrivano i migranti, i bilanci schizzano - Alla fine scoppia il bubbone - Segui i soldi - Dai contractors al Buon Samaritano, il Moas - Alla fine i maltesi gettano la spugna - Il buon cuore dell'ammiraglio - I generosi amici di Pep Guardiola - Il grande slancio tedesco. E molto mistero - Il grande burattinaio? C'è davvero - Il giallo Soros: perché tanta generosità? - I traffici in mezzo al mare e gli scafisti - Il business che galleggia poco: i gommoni cinesi) - Capitolo V. L'erba del vicino (Il business anche all'estero, tra muri e paure - La grande invasione - Svezia, un modello in crisi - L'invasione e la rivolta - Merkel, porte aperte. E richiuse - Anche in Francia è pubblico-privato - Anche gli inglesi nel loro piccolo... - La terribile Ungheria - Gli spagnoli, più cattivi di tutti - Muri del socialista Zapatero - I pentiti della bontà, danesi e svizzeri - Il flop delle relocation: due milioni di fantasmi) - Capitolo VI. Le parole dell'immigrazione