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Mazzini e Garibaldi: nessuno sembra contraddire di più la nostra autorappresentazione di italiani privi di carattere. I nostri due padri della patria ne avevano fin troppo, ecco perché tanti hanno cercato di smorzarne la leggenda. L’intento di Mario Isnenghi è qui di ricostruire proprio le tante forme del mito di Garibaldi, imponente per diffusione e durata, rivisitandone l’oleografia non meno delle dinamiche conflittuali. La condanna a morte del 1834 non austriaca ma piemontese, per esempio, e quella sorta di fucilazione procrastinata che fu la ferita nello scontro sull’Aspromonte solo un anno dopo l’Unità: due elementi che restituiscono veridicità e...
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Questo libro contiene la seconda grande opera che Nietzsche ha scritto tra il 1872 e il 1875 dopo "La nascita della tragedia": la riproponiamo al pubblico italiano dopo trent'anni di assenza in una nuova edizione corredata da un ampio saggio del curatore, che ne evidenzia l'importanza e l'originalità nel delineare un metodo genealogico di indagine della verità e nel configurare una teoria prospettivistica fondata "sull'esperienza dei sensi". A partire da questo testo frammentario ma dall'ideazione unitaria (analogo nel suo destino alla "Volontà della potenza"), sarà possibile ricostruire la complessa "filosofia del linguaggio" che individua nel rapporto...
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Torna dopo settantacinque anni dalla prima edizione del 1932, seguita nel tempo da varie ristampe, la celebre Cucina futurista di Marinetti e Fillìa. Apparsa, mentre regnava ancora intatta l’autorità dell’Artusi, l’opera appartiene al periodo cruciale del Futurismo di “seconda maniera”; quello cioé accolto dal regime nel suo compromesso quotidiano. Senza essere sistematico, secondo le nostre consuetudini culturali - e per questo spesso incompreso e di non facile catalogazione - il volume è di un’assoluta coerenza nell’intreccio continuo di arti figurative, musica, stili di vita, consumi, realtà politica, saperi scientifici e umanistici, sapori antichi...
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Dopo la sconfitta subita a Maratona a opera degli Ateniesi, Dario medita vendetta e vuole subito organizzare un’altra armata di invasione, ma non vi riesce. Il figlio Serse riprende il programma del padre e, nel 480 a.C., invade la Grecia. Le città greche non hanno una strategia univoca per impedire l’invasione e i risultati di difesa sono deludenti. Due uomini, Leonida, re di Sparta, e Temistocle, ammiraglio ateniese, prendono allora in mano la situazione e decidono di fermare l’invasore. Il re di Sparta, però, è convinto che è possibile fermare gli invasori solo in un passo stretto come le Termopili, ma ha a disposizione solo i trecento soldati della sua scorta personale...
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