Manuel Sans Segarra con Juan Carlos Cebrián
La Sopracoscienza esiste La vita oltre la vita Dallo scienziato più autorevole, le prove scientifiche che la morte non è la fine della nostra esistenza
Vallardi, pagg.224, € 19,90
Il volume "La Sopracoscienza esiste. La vita oltre la vita", scritto dal medico e chirurgo spagnolo Manuel Sans Segarra in collaborazione con il giornalista Juan Carlos Cebrián, si inserisce nel filone della divulgazione scientifica e spirituale, proponendo un'analisi delle esperienze di premorte (NDE) attraverso una lente interdisciplinare. Il libro ha suscitato un ampio dibattito, raccogliendo consensi tra lettori e critiche da parte della comunità scientifica.
Il testo è suddiviso in capitoli che intrecciano testimonianze di persone che hanno vissuto esperienze di premorte con riflessioni scientifiche e filosofiche. Gli autori esplorano fenomeni quali la sensazione di pace, la visione di luce intensa e l'incontro con esseri di luce, cercando di comprendere questi eventi attraverso il prisma della scienza e della spiritualità. Particolare attenzione è dedicata all'analisi delle implicazioni delle NDE sulla comprensione della coscienza e della sua possibile esistenza indipendente dal corpo fisico.
Il Dr. Sans Segarra, dopo una carriera nel campo della medicina digestiva, ha iniziato a interessarsi alle esperienze di premorte in seguito a un episodio clinico in cui un paziente, dopo essere stato dichiarato clinicamente morto, ha fornito dettagli precisi su quanto accaduto durante la sua rianimazione. Questo evento ha spinto l'autore a intraprendere una ricerca che unisse neuroscienze, fisica quantistica e spiritualità. In collaborazione con Cebrián, il libro presenta un'analisi critica delle teorie neuroscientifiche tradizionali, proponendo un modello che integra la fisica quantistica e la spiritualità. Gli autori suggeriscono che la coscienza potrebbe non essere un prodotto esclusivo dell'attività cerebrale, ma una realtà che trascende il corpo fisico.
Oltre all'analisi scientifica, il libro invita i lettori a riflettere sul significato della vita e della morte. Le esperienze di premorte, secondo gli autori, possono offrire una nuova prospettiva sulla nostra esistenza, aiutandoci a superare paure e incertezze. Il testo propone che la comprensione della coscienza e delle NDE possa trasformare il nostro approccio alla vita quotidiana, promuovendo una maggiore consapevolezza e autenticità.
Nonostante l'approccio innovativo, il libro ha ricevuto critiche da parte della comunità scientifica. Alcuni accademici hanno sottolineato l'uso improprio di terminologia della meccanica quantistica e la mancanza di rigorosità metodologica. Secondo queste critiche, l'autore avrebbe distorto concetti scientifici per confermare le proprie teorie, compromettendo la credibilità dell'opera. Inoltre, l'approccio speculativo potrebbe risultare poco convincente per lettori con una formazione scientifica rigorosa.
Il volume rappresenta un tentativo ambizioso di coniugare scienza e spiritualità in un dialogo costruttivo. Pur trattandosi di un tema complesso e spesso controverso, offre spunti di riflessione che meritano attenzione. La capacità degli autori di integrare testimonianze personali con analisi scientifiche e filosofiche rende il testo accessibile a un pubblico ampio, interessato a esplorare le frontiere della conoscenza umana.
Il libro si configura, dunque, come una lettura stimolante per chiunque sia interessato a comprendere meglio la natura della coscienza e le implicazioni delle esperienze di premorte sulla nostra visione dell'esistenza.
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