Cristina Siccardi
Santa Chiara senza filtri Le sue parole, i suoi atti, il suo sguardo
Sugarco Edizioni, pagg.240, € 24,00
Cristina Siccardi, storica della Chiesa e giornalista di lunga esperienza, offre in questo volume una rilettura originale e decisamente controcorrente della figura di santa Chiara d'Assisi, proponendosi di restituire, con rigore documentale e trasporto narrativo, la verità storica e spirituale della fondatrice delle Clarisse. L'approccio scelto si colloca volutamente fuori dagli schemi interpretativi modernisti o postmoderni: l'autrice assume una posizione esplicitamente apologetica e agiografica, pur facendo ampio uso di fonti dirette e strumenti storiografici tradizionali.
Il volume si articola in tre sezioni tematiche, coerentemente richiamate nel sottotitolo: le parole, gli atti, lo sguardo di santa Chiara. Ogni sezione è costruita con una metodologia che mescola l'esegesi spirituale, l'analisi testuale e la narrazione storiografica. L'intento dichiarato dell'autrice è quello di liberare la figura di Chiara d'Assisi da sovrastrutture interpretative accumulate nei secoli, in particolare dalle letture femministe, storiciste o estetizzanti che, a parere dell'autrice, ne avrebbero compromesso l'identità profondamente cristocentrica.
La prima parte, dedicata alle parole di Santa Chiara, si concentra sull'analisi delle sue lettere (in particolare quelle a sant'Agnese di Praga) e della "Forma vitae", la regola dell'Ordine delle Sorelle Povere di San Damiano. Siccardi sottolinea come lo stile di Chiara sia connotato da un linguaggio umile ma teologicamente denso, in cui emerge con forza il primato della sequela Christi, declinato nella forma della povertà assoluta e dell'obbedienza come atto d'amore. Viene qui evidenziata una capacità espressiva sorprendente per una donna del XIII secolo, dotata di un pensiero autonomo ma interamente immerso nella tradizione evangelica.
La seconda sezione si occupa degli atti di santa Chiara, ovvero del suo operato concreto sia nella fondazione del nuovo ordine religioso sia nella resistenza alle minacce politiche e militari (come l'episodio della difesa di San Damiano dai Saraceni al soldo di Federico II). L'autrice mette in risalto l'efficacia dell'agire della santa, considerato come espressione di una carità operante fondata su un'intimità radicale con Cristo. In questa parte, i miracoli compiuti da Chiara sono presentati come manifestazioni reali della sua intensa vita mistica, alla luce della tradizione cattolica.
La terza parte, forse la più innovativa sotto il profilo interpretativo, si concentra sullo sguardo di Chiara, inteso sia in senso letterale (come gesto comunicativo nei racconti agiografici), sia in senso spirituale e teologico. Siccardi propone una lettura in chiave simbolica dello sguardo come espressione della visione interiore della Santa, che si riflette nelle relazioni con le consorelle, con Francesco e con Dio. Lo "sguardo" diventa così cifra interpretativa dell'intera esistenza clariana: trasparenza dell'anima, contemplazione attiva, segno di una bellezza interamente fondata sulla grazia.
L'opera si distingue per una scrittura che coniuga rigore documentario e passione narrativa. La prosa di Siccardi è coinvolgente, densa di riferimenti dottrinali, patristici e liturgici, ma sempre accessibile. La forza del libro risiede nella capacità di restituire una figura religiosa complessa senza cedere al relativismo né alla mitizzazione letteraria. L'autrice denuncia apertamente l'influsso di riletture secolarizzanti che, a suo avviso, hanno deformato la figura di Chiara in chiave proto-femminista o umanitarista, cancellandone la radicalità ascetica e la centralità del culto eucaristico.
Il testo mantiene una coerenza interna ammirevole e una fedeltà sincera al proprio obiettivo: restituire Chiara nella sua originalità cristocentrica e nella sua esperienza mistica.
Pur essendo più vicino alla saggistica devozionale che alla ricerca accademica in senso stretto, il libro possiede valore scientifico per la qualità delle fonti utilizzate e per la ricostruzione storica priva di anacronismi. In un panorama editoriale spesso frammentario o superficialmente celebrativo, l'opera di Siccardi si distingue per la profondità dell'analisi, l'aderenza alle fonti e la chiarezza dello scopo.
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