Aronne Strozzi
Lineamenti di diritto della sicurezza sul lavoro
Le Monnier Università, pagg.XX-388, € 37,00
La sicurezza sul lavoro, come concetto e come disciplina giuridica, ha una storia che si intreccia con la più ampia evoluzione del diritto del lavoro e della protezione sociale. Fino alla fine del XIX secolo, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori era un aspetto trascurato nelle leggi dei Paesi industrializzati, in parte a causa di una visione liberale che considerava il mercato del lavoro come un ambito privo di necessità di intervento pubblico. L'industrializzazione, tuttavia, portò a un rapido incremento degli infortuni e delle malattie professionali, e le prime normative in materia di sicurezza sul lavoro cominciarono a emergere come risposta a queste criticità.
Il primo provvedimento legislativo significativo risale alla fine del XIX secolo in Inghilterra, con il Factories Act del 1833 che regolamentava il lavoro nelle fabbriche e sanciva le prime disposizioni di sicurezza per proteggere i lavoratori, in particolare i bambini, dalle condizioni di lavoro pericolose. In Italia, la legislazione sulla sicurezza sul lavoro si sviluppò a partire dagli anni successivi all'Unità, ma fu nel Novecento che la materia divenne un campo di crescente attenzione, specialmente a partire dal secondo dopoguerra, con l'avvio di un vero e proprio "diritto della sicurezza sul lavoro".
Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, il Decreto legislativo 81/2008, rappresenta la sintesi moderna e organica della normativa italiana in materia, stabilendo le linee guida per la protezione dei lavoratori, imponendo obblighi precisi a datori di lavoro, dirigenti e lavoratori stessi. A livello sovranazionale, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e l'Unione Europea hanno giocato un ruolo fondamentale nella creazione di standard minimi di sicurezza sul lavoro, che devono essere adottati dai vari Stati membri.
Il volume curato da Aronne Strozzi, "Lineamenti di diritto della sicurezza sul lavoro", propone un'analisi approfondita e multidimensionale della materia, che non si limita agli aspetti normativi, ma include anche una riflessione sulla cultura della sicurezza, sul ruolo dell'impresa e dei lavoratori, e sulla complessità dei rischi legati alla sicurezza nei contesti lavorativi contemporanei.
Il volume, che si sviluppa in una struttura sistematica e ben articolata, offre una visione complessiva della disciplina della sicurezza sul lavoro, trattandola non solo dal punto di vista normativo, ma anche sociale, economico e culturale. La pluralità di voci, con contributi di esperti e studiosi del settore, permette una visione a 360 gradi della materia.
Aronne Strozzi, curatore del volume, introduce il lettore al tema in modo chiaro ed esaustivo, sottolineando la crescente importanza della sicurezza sul lavoro in un contesto di continua evoluzione tecnologica e organizzativa. L'influenza di nuove tecnologie e forme di organizzazione del lavoro (come il lavoro agile e lo smart working) è un tema che emerge ripetutamente, a dimostrazione di come la sicurezza sul lavoro debba essere costantemente aggiornata per rispondere alle sfide contemporanee. Il volume si distingue per l'approccio aggiornato, che include riflessioni sulla gestione della sicurezza nei contesti più recenti e nelle situazioni più inedite, come la pandemia di Covid-19.
La struttura del libro è suddivisa in due macrosezioni principali: la prima riguarda il diritto del lavoro e si concentra su vari aspetti normativi, mentre la seconda esplora il diritto penale connesso alla sicurezza sul lavoro. Ogni sezione è poi suddivisa in capitoli tematici che affrontano in modo dettagliato le principali problematiche legate alla disciplina.
La parte dedicata al diritto del lavoro analizza i concetti introduttivi della sicurezza sul lavoro, i principi costituzionali che la sorreggono, e il campo di applicazione oggettivo e soggettivo della normativa. Si segnala la riflessione di Raffaele Fabozzi sui profili storici della sicurezza sul lavoro, che fornisce un utile quadro di riferimento per comprendere le origini della disciplina e il suo sviluppo.
I capitoli che trattano i soggetti della sicurezza (datore di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori e rappresentanti) sono di particolare rilevanza, in quanto mettono in luce la complessità delle figure coinvolte nella gestione della sicurezza sul lavoro e le rispettive responsabilità. Francesca Ricci affronta in modo analitico il tema della delega di funzioni, un aspetto cruciale nella moderna gestione della sicurezza, mentre Eugenio Erario Boccafurni esplora il ruolo del medico competente, del responsabile del servizio di protezione e prevenzione (RSPP) e dei lavoratori stessi. La visione integrata di questi ruoli è fondamentale per una gestione efficace della sicurezza sul lavoro.
Un capitolo interessante riguarda l'obbligo giuridico di prevenzione nei lavori in appalto e nei contratti d'opera (Antonio Mancino), che analizza la responsabilità del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori di subappaltatori o terzi, un tema di crescente rilevanza in contesti di esternalizzazione e catene di fornitura complesse.
La sezione dedicata al diritto penale esplora gli aspetti più strettamente giuridici della responsabilità legata alla sicurezza sul lavoro, con focus sulla responsabilità penale della persona giuridica (Mara Chilosi, Matteo Riccardi, Claudio Urciuoli). Questa parte è fondamentale per comprendere come la normativa penalizza le violazioni delle leggi sulla sicurezza e come le aziende possano essere ritenute responsabili per infortuni o morti sul lavoro, anche attraverso il concetto di "responsabilità indiretta".
Un altro capitolo di rilievo è quello dedicato alla progettazione e attuazione del modello ex art. 30 d.lgs. 81/2008 (Vittore D'Acquarone e Riccardo Roscini-Vitali), che guida il lettore attraverso la costruzione di modelli di gestione della sicurezza aziendale, inclusi i protocolli di controllo e prevenzione dei rischi, utilizzando una prospettiva giuridica e pratica.
Un innovativo del volume è la trattazione di temi molto recenti, come il rischio da Covid-19 (Giuseppe Piazza), che ha messo in evidenza nuove sfide nella gestione della sicurezza sul lavoro. Il lavoro agile e lo smart working (Francesco Maria Spanò) sono trattati come fenomeni nuovi che richiedono una reinterpretazione delle normative esistenti. L'attenzione agli aspetti psicologici e sociali della sicurezza, come lo stress lavoro-correlato e il benessere psicofisico dei lavoratori (Fulvio Giardina, Gabriele Pellicciotta), completa una visione che va oltre il semplice adempimento normativo, toccando le sfide umane ed etiche che la sicurezza sul lavoro implica.
"Lineamenti di diritto della sicurezza sul lavoro" si configura come un'opera di grande valore per approfondire la materia della sicurezza sul lavoro, dal punto di vista sia normativo sia operativo. La ricchezza dei contributi, la struttura chiara e la capacità di affrontare anche le questioni più attuali rendono questo testo non solo una guida pratica alla normativa vigente, ma anche una riflessione critica sul ruolo della cultura della sicurezza e della sensibilità sociale nell'affrontare i rischi del mondo del lavoro moderno. |