Novità


Curato d'Ars. Quando un uomo semplice confonde i sapienti
follain_curato.jpeg  Uno dei più importanti poeti francesi del '900, Grand Prix de poésie de l'Académie Française nel 1970, laico e agnostico, rimane folgorato da una figura, per molti aspetti opposta, come quella del santo Curato di Ars, noto per le sue difficoltà negli studi e i conseguenti dubbi dei superiori se ammetterlo o no all'ordinazione sacerdotale. Perché? Forse attratto proprio dall’opposto di sé, Jean Follain, da laico e agnostico quale si dichiarava, rimane affascinato e scrive questo delizioso libretto, pieno di meraviglia e di leggerezza, colpito da quella semplicità disarmante del Curato d’Ars che fece confondere i sapienti e illuminò la vita civile del suo...
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Politica aut/et statistica. Prolegomeni di una teoria generale dell'ordinamento politico
gentile_politica.gif  Si tratta di un percorso teoretico, dalla geometria politico-legale alla dialettica giuridico-politica, e storiografico, dalle prime formulazioni della sovranità statale alle più recenti crisi istituzionali, dello Stato di diritto come dello Stato sociale. Nella prefazione, al discorso strettamente scientifico s’intreccia il racconto autobiografico di un’esperienza nell’agone politico. Sullo sfondo, ma sempre problematicamente presente, il confronto tra politica e statistica, tra intelligenza del bene comune e tecnica della forma-Stato....
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L'arte dell'Islam

burckhardt_arte.jpeg  "Se alla domanda "cos'è l'Islam?" si rispondesse indicando semplicemente uno dei capolavori dell'arte islamica, come ad esempio la moschea di Cordoba, quella di Ibn Tûlûn al Cairo, una delle mederse di Samarcanda o anche il Taj Mahal, questa risposta, per quanto sommaria, sarebbe peraltro valida, poiché l'arte dell'Islam esprime senza equivoci quel che denomina.[...]

  "Non è stupefacente né assurdo che la manifestazione più esteriore di una religione e di una civiltà come quelle dell'Islam rifletta a suo modo quel che vi è di più interiore in questa stessa civiltà. La sostanza dell'arte è la bellezza; la bellezza è una qualità divina e comporta in quanto tale un...

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Memorie dal sottosuolo
dostoevskij_memorie.jpeg  Nella prima parte, "Il sottosuolo", il protagonista racconta la sua infanzia e la formazione della personalità più nascosta (il sottosuolo per l'appunto). Nella seconda, "A proposito della neve fradicia", ripercorre alcuni episodi della sua vita dove più emerge il "sottosuolo". Segue alcuni compagni di scuola ad una cena, sfoga poi l'amarezza per le offese subite su Liza, una prostituta incontrata in una casa di tolleranza, mostrandole con durezza che cosa l'aspetta nel futuro. Dopo qualche giorno Liza ritorna da lui col desiderio di una vita pura, ma viene trattata con disprezzo e volgarità. Per umiliarla le dà un biglietto da cinque rubli, che poi ritroverà sul suo tavolo...
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