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Emile Cioran, Mircea Eliade ed Eugène Ionesco sono riconosciuti come tre importanti classici della cultura francese ed europea della seconda metà del XX secolo. Nati in Romania precisamente a due anni di distanza l'uno dall'altro - nel 1907 Eliade, nel 1909 Ionesco e nel 1911 Cioran - i tre giungeranno, sul filo di percorsi peraltro accidentati, a imporsi come maestri pressoché incontestati, ciascuno nel proprio campo: Cioran come esteta dell'apocalisse e "La Rochefoucauld del XX secolo"; Ionesco, primo scrittore francese a essere pubblicato, ancora vivente, ne La Pléiade, quale principe dell'assurdo; Eliade come "uno dei più grandi storici delle religioni del nostro tempo", secondo un' espressione...
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Questo libro non è né un manuale dello Yoga, né una introduzione alle sue tecniche destinata a ricercare nuovi adepti con l'attraente presentazione dei possibili risultati. Si tratta invece di una ricca e dettagliata indagine sul mondo ideale indiano che ha visto sorgere la prassi dei diversi Yoga, fornendo a essa di volta in volta spessore di premesse metafisiche e articolate riflessioni di ordine psicologico e metodologico. Frutto della diretta esperienza del mondo e della cultura indiana che il giovanissimo Eliade fece a partire dal 1928 sotto la guida del grande poeta e storico del pensiero indiano Surendranath Dasgupta, e che sarà all'origine della sua...
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La più completa enciclopedia della destra radicale venne definita «Fascisteria» all’epoca della sua prima uscita, nel 2001. Ma le enciclopedie debbono tenere il passo dei tempi. Ecco perché Ugo Maria Tassinari non propone una seconda edizione di Fascisteria ma molto di più: un nuovo libro. Che amplia, aggiorna, arricchisce l’originale. Un affresco dell’Italia in nero, esaustivo e appassionante, che spezza le gabbie di schemi rigidi e preconcetti e ricostruisce le parabole di vite diversissime: reduci di Salò in cerca di una nuova trincea e neonazisti candidati alle elezioni locali, terroristi ragazzini che si bruciano in pochi mesi e ambigui arnesi da servizio segreto, cattolici integralisti e neopagani che...
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Parla il generale custode dei misteri d'Italia e della Rosa dei Venti.
«Di ogni strage conoscono ruoli e responsabilità i mandanti e gli esecutori. Quindi un bel gruppo di persone per ogni singolo episodio. Credo però che molto, anche se non tutti i dettagli, sapessero anche gli uomini di governo di quegli anni». Amos Spiazzi, generale di brigata Si occupa oggi di intermediazioni immobiliari, ma veste ancora con la divisa, come ha fatto per quasi cinquant’anni. Monarchico, è il militare che più di ogni altro ha avuto una carriera anomala, con diciannove procedimenti giudiziari a carico, sei anni di carcerazione preventiva e tutte assoluzioni. Ma chi è davvero il generale di brigata Amos Spiazzi, già membro dell’Os, l’Organizzazione di Sicurezza...
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