Novità


Giovannino Guareschi. Biografia di uno scrittore
conti_guareschi.jpg  «Non muoio neanche se mi ammazzano» scrive Giovannino Guareschi (1908-1968) nel suo Diario clandestino, che insieme alla Favola di Natale rappresenta il capolavoro di uno scrittore che è riuscito a far l’umorista nei lager nazisti. Ci voleva un autore della sua terra, un appassionato ricercatore come Guido Conti, per raccontare la vita da romanzo di questo grande scrittore della Bassa parmense, che è stato contemporaneamente vignettista satirico, fotografo, fondatore di giornali, sceneggiatore, autore di teatro, polemista politico, illustratore, autore di pubblicità per caroselli, paroliere per canzoni, autore radiofonico e critico...
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Il dovere dei semplici. Voci dalle guerre di Mussolini 1933-1945
bernardi_il_dovere_dei_semplici.jpg  Le guerre di Mussolini raccontate dalla viva voce dei soldati e degli ufficiali italiani che hanno combattuto nelle terre, nei mari e nei cieli d’Europa nei dieci anni cruciali della storia d’Italia. Sono testimonianze inedite di eroi sconosciuti che hanno partecipato alle campagne in Abissinia, Spagna, Grecia, Albania, Libia, Russia. Tra loro ci sono anche Mario Rigoni Stern ed Elisa Springer, notissimi per altre esperienze narrate in libri di grande successo. A queste voci si aggiungono quelle di alcuni militi della Repubblica Sociale Italiana, che avevano in buona fede creduto di contribuire alla resistenza contro gli...
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Prigionieri dimenticati. Cellelager 1917-1918

re_i_prigionieri_dimenticati.jpg  Per i molti soldati italiani che furono fatti prigionieri dagli austriaci e dai tedeschi dopo la disfatta di Caporetto, la cattura fu l’inizio di una vita di stenti alla quale non tutti sopravvissero. Nei primi tre mesi dalla cattura, l’Italia non consentì neppure alle famiglie di inviare ai propri figli i soccorsi vitali; i primi «pacchi di Stato» giunsero ai prigionieri nel novembre del 1918, un anno dopo Caporetto.

  Il tenente Niccolo Nicchiarelli, come altri tremila ufficiali, venne rinchiuso nel Gefangenenlager di Celle, nei pressi di Hannover, prigioniero n. 1337. Attraverso gli appunti, le fotografie e gli oggetti portati con sé viene ricostruita la cronaca della loro comune...

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Rivoluzione conservatrice e fascino ambiguo della tecnica. Ernst Jünger nella Germania weimariana
benedetti_junger.jpg  Il lavoro, frutto di numerosi e prolungati soggiorni di ricerca in Germania presso università e archivi specialistici, letterari e militari, pubblici e privati, si caratterizza per l’approccio filologico e la presentazione di materiale inedito relativo alla discussa figura dello Jünger weimariano. La ricostruzione diacronica delle varie “fasi” del nazionalismo jüngeriano punta a intersecarsi con l’evoluzione dell’altro tema centrale del saggio, la tecnica nel primo Jünger, per riconsiderare in chiave estetica l’intero primo periodo dell’opera dell’autore entro il quadro dell’avanguardismo del primo Novecento tedesco ed europeo. In questo senso l’abbondante...
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