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“Gli anni 52-50 a.C. della storia di Roma furono anni confusi, caratterizzati da un profondo conflitto fra le due principali figure politiche dell'epoca: Gneo Pompeo Magno e Gaio Giulio Cesare. I due erano stati per lungo tempo amici, alleati, genero e suocero. Tuttavia, la loro amicizia tra la fine del 53 e l'inizio del 52 era entrata nella fase crepuscolare. La figlia di Cesare, che Pompeo aveva sposato nel 59, era morta di parto nel settembre 54, insieme al figlio che stava per dare alla luce. Dei due protagonisti era di qualche anno più vecchio Pompeo. Egli era nato il 29 settembre...
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 “[…] l'interesse di Gentile per le questioni collegate al «concetto della storia», molto dibattute allora, era suscitato soprattutto dalla lettura che egli andava facendo degli scritti dedicati all'argomento da Benedetto Croce, del quale lo stesso Jaja spesso gli parlava con l'ammirazione di chi vedeva in lui, parente prossimo degli Spaventa, il «figlio [...] o, questa volta, nipote, di gatti [...] che giungerà a prendere i suoi buoni topi». Se l'avvio dell'intenso scambio epistolare tra Gentile e Croce appariva favorito dagli auspici del professore di filosofia teoretica, era però ad...
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 Un’affermata political theorist, Nadia Urbinati, e uno studioso di Relazioni internazionali, Stefano Recchia, hanno raccolto in questo volume i lavori fondamentali di Giuseppe Mazzini, che affrontò con incredibile lungimiranza temi quali la democrazia e l’autodeterminazione dei popoli. Secondo gli autori, l’originalità del pensiero di Mazzini fa si che la sua importanza sia comparabile a quella di altre fondamentali figure politiche dell’Ottocento come Bakunin, Marx,. Precursore dell’idea di un’Europa unita, fu un geniale testimone e interprete delle passioni politiche che...
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 “In origine l'appellativo attribuito a Mussolini non costituiva un richiamo alla romanitas ma apparteneva ad una lunga tradizione di matrice repubblicana quale generico sinonimo di guida, così come nell'antichità doveva designare in maniera sommaria un capo militare e solo in seguito alla riforma dioclezianea acquisì un significato specifico, indicando il comandante militare delle province. Come sottolineato da Andrea Giardina è proprio il suo valore sernantico ampio e adattabile alle più diverse contingenze a rendere questo termine particolarmente adeguato ad essere...
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