Indro Montanelli. Il giornalismo, la storia, la narrativa Stampa E-mail

a cura di Alberto Malvolti

Indro Montanelli
Il giornalismo, la storia, la narrativa

Casa Editrice Leo S. Olschki, pagg.XII-292, Euro 30,00

 

malvolti_montanelli  IL LIBRO – In questi atti (dei tre convegni tenutisi in occasione del centenario della nascita di Indro Montanelli) sono studiati gli scritti giornalistici del giornalista toscano, le opere narrative e di teatro, le esperienze cinematografiche e i volumi della Storia d’Italia, con particolare riguardo al Risorgimento e al Novecento. Attraverso i saggi e le testimonianze qui pubblicate emergono l’ampiezza e la varietà degli interessi di Montanelli che si traducono in una scrittura sempre nitida e incisiva.

  DAL TESTO – “Complesso è il suo rapporto con il fascismo prima e l’antifascismo poi. Fascista irregolare e urticante al punto da farsi mettere all’indice, dovette in seguito affrontare il carcere ma non ebbe mai, nel secondo dopoguerra, la patente di antifascista. Che fosse scampato alla fucilazione nazista poco importava, aveva ricordato più volte: «avevo il difetto di esistere di essere gene razionalmente cresciuto nel ventennio»; e nessuno voleva certo ricordare, in quello strisciante neoconformismo del dopoguerra «che io, mai gradito alla gerarchia fascista, non lo ero stato soprattutto durante la Repubblica di Salò... tanto più che avevo preso contatti ai primi del 1943 con il movimento di Giustizia e Libertà» («Le passioni di un anarco-conservatore» intervista a cura di Marcello Staglieno pubblicata da Le Lettere). E amava ripetere parole attribuite al direttore del «Corriere della sera» Mario Missiroli: «Il fascismo? All'inizio non ci credevamo, poi fingemmo di crederci, poi forse ci credemmo facendo finta di non crederci e alla fine ne fummo disillusi ma senza più ben sapere, oggi, se ci abbiamo creduto oppure no».
  “Fu messo all'indice dal regime fascista dopo che, nel 1937, inviato sul fronte della guerra civile spagnola ebbe l'irriverenza di scrivere che la battaglia di Santander - definita sanguinosa dall'insieme degli altri giornalisti - in realtà era stata «una lunga passeggiata militare con un solo nemico: il caldo». Fu costretto ad espatriare in Estonia. Quando tornò conobbe il carcere, a San Vittore. Espatriò poi, in Svizzera, una seconda volta. E quando rientrò in Italia fu sconvolto dallo spettacolo dei corpi di Mussolini e della Petacci appesi per i piedi e oltraggiati dalla folla a Piazzale Loreto, assieme a quelli di altri gerarchi fucilati a Dongo (non importa qui stabilire se abbia assistito di persona a quello scempio).”

  IL CURATORE – Alberto Malvolti laureato in Lettere, noto studioso di storia ed autore di numerose pubblicazioni, attualmente presiede la Fondazione Montanelli‐Bassi di Fucecchio.

  INDICE DELL’OPERA - Premessa – Prefazione, di Paolo Mieli - Montanelli narratore - Montanelli: la trilogia africana, di Marino Biondi - Su Montanelli narratore, di Franco Contorbia - La scrittura di Montanelli nei reportages di guerra tra giornalismo e letteratura, di Ilaria Bonomi - La lingua italiana nel teatro di Montanelli, di Stefania Stefanelli - Prime prove cinematografiche di Montanelli. Pian delle stelle e Tombolo, paradiso nero, di Guendalina Sertorio - «L'altro mestiere». Montanelli nel mondo dell'arte, di Mauro Pratesi - Montanelli giornalista - La formazione giornalistica: modelli e prime esperienze, di Angelo Varni - Montanelli: i grandi reportages, di Oliviero Bergamini - Montanelli editorialista e opinionista: il rapporto con il potere, di Roberto Chiarini - Indro Montanelli, direttore de «Il Giornale» e de «La Voce», di Valerio Castronovo - Montanelli, il giornalismo e la storia, di Sergio Romano - La stanza: il dialogo con i lettori, di Paolo Occhipinti - Una testimonianza, di Mario Cervi - Montanelli e la storia d'Italia - La fortuna editoriale di Montanelli storico, di Emanuela Scarpellini - Montanelli e gli Italiani, di Giovanni Belardelli - Montanelli e il Risorgimento, di Cosimo Ceccuti - Montanelli e il Novecento, di Francesco Perfetti - L'importanza della biografia nella "Storia" di Montanelli, di Marcello Staglieno - Indice dei nomi