Libia. Fine o rinascita di una nazione? Stampa E-mail

a cura di Karim Mezran e Arturo Varvelli

Libia
Fine o rinascita di una nazione?

Donzelli, pagg.X-190, € 17,50

 

mezran_varvelli_libia  IL LIBRO – La rivoluzione che «non doveva essere» è avvenuta. La fine del regime di Gheddafi chiude un capitolo della storia della Libia durato quarant’anni e inaugura una stagione nuova, che guarda alla democrazia liberale come fine ultimo. Sarà possibile costruire un sistema democratico in un paese privo al momento di quei fondamenti culturali e politici necessari alla sua realizzazione? E quale ruolo giocheranno le potenze occidentali, che tanto peso hanno avuto nel crollo della dittatura? Nonostante i legami fitti e complessi che hanno intrecciato la storia dell’Italia a quella della Libia, il nostro sguardo sul paese nordafricano è rimasto in questi anni piuttosto sulla superficie. Gli eventi recenti hanno riacceso l’interesse, senza però che questo si sia mai tradotto nella comprensione profonda di una realtà socio-culturale e politica che per anni ha fatto sì che Gheddafi si mantenesse saldamente al potere e che in breve tempo ha deciso di liberarsene. Nasce da questa esigenza di comprensione l’analisi qui proposta da un gruppo di esperti e studiosi, che prende avvio dalla fase del dominio turco per arrivare alle rivolte dell’oggi, attraverso il colonialismo italiano, la seconda guerra mondiale e la nascita della Jamahiriya. Capitolo dopo capitolo, l’indagine passa al setaccio l’ideologia di Gheddafi, le divisioni subnazionali del paese e il loro ruolo nella costruzione di una nuova entità politica; il peso dell’islamismo radicale; le nazionalizzazioni del rais e il suo uso dell’arma petrolio; le intricate e contraddittorie relazioni internazionali dal 1969 a oggi; e infine, la rivolta del febbraio 2011, le sue cause e le sue origini, la cospirazione anglo-francese e le prospettive per il futuro. A metà tra storia, analisi politica e cronaca, un libro che colma una lacuna nel panorama editoriale italiano.

  DAL TESTO – “La fine del regime di Gheddafi chiude un capitolo della storia della Libia durato quarant'anni. Il qa'id è stato un personaggio a suo modo eccezionale, eccentrico e singolare. La sua ascesa al potere è stata il prodotto della sua epoca, impregnata di valori quali il laicismo, il nasserismo, il pan-arabismo e il paternalismo, sul piano interno, l'anticolonialismo e l'anti-imperialismo, su quello internazionale. Questi valori, miscelati da Gheddafi, hanno diluito i due elementi caratterizzanti la debole identità nazionale libica: l'identità islamica, da un lato, e il regionalismo e il tribalismo, dall'altro. Mu'ammar Gheddafi capì subito che per la costruzione di una nuova Libia indebolire le caratteristiche religiose, claniche e regionali del paese sarebbe stato cruciale al fine di dare vita al suo sogno di una nazione araba unita e forte.
  “Non c'è dubbio che il qa'id, almeno all'inizio, fosse genuinamente intriso dei valori di cui propagandava la fede, ma è anche vero che questi valori costituivano un'arma potente, al momento della loro applicazione pratica, per permettergli di conservare e incrementare il potere. Il panarabismo fu un mezzo per cancellare l'immagine senussita di un paese restio ad aderire alla lotta antisionista. L'anticolonialismo servì a indebolire la tradizionale alleanza con l'Inghilterra e con le altre potenze occidentali. La sua peculiare visione dell'Islam è stata poi uno strumento efficace che gli ha permesso di annientare tanto l'establishment religioso in Tripolitania quanto quello di impronta sufi in Cirenaica. Il nasserismo, socialisteggiante e terzomondista, gli ha consentito di demolire la forza della classe media e quella dei notabili libici. In breve tempo, infatti, il colonnello si è ritrovato padrone assoluto della Libia.”

  I CURATORI – Karim Mezran è Senior Fellow presso il Middle East Policy Council di Washington ed è docente di studi mediorientali presso la Johns Hopkins University a Bologna e Washington.
  Arturo Varvelli è ricercatore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e autore del volume L’Italia e l’ascesa di Gheddafi (Baldini Castoldi Dalai, 2009).

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Lucio Caracciolo - 1. La formazione dello Stato e la costruzione dell'identità nazionale, di Anna Baldinetti (1. La questione dei confini - 2. Dalle due colonie alla colonia unita - 3. Le associazioni degli esiliati e le prime rivendicazioni nazionaliste - 4. La seconda guerra mondiale, l'amministrazione britannica e la nascita dei primi partiti politici - 5. La costruzione dello Stato - 6. La costruzione dell'identità nazionale: Gheddafi e l'uso pubblico della storia - 7. Conclusioni) - II. Dalla monarchia alla Jamahiriya, di Mattia Toaldo (1. Una fragile monarchia - 2. La rivoluzione - 3. La Libia del Libro Verde - 4. Un lungo declino - 5. Conclusioni) - III. L'Islam in Libia, di Massimiliano Cricco (1. Le origini - 2. La nascita e il consolidamento della tariqa della Senussia - 3. Dall'Islam dei Senussi al nazionalismo islamico del Regno di Libia - 4. L'Islam di Gheddafi - 5. I movimenti di opposizione islamica, all'interno e all'estero - 6. Conclusioni) - IV. Un caso poco studiato di rentier state, di Matteo Villa (1. Premessa - 2. Re Idris e il petrolio: gestire una nuova risorsa (1955-69) - 3. Da Idris a Gheddafi: la nuova Libia e il doppio boom (1969-81) - 4. Il ventennio perduto: declino, isolamento e riforme mancate (1982-2002) - 5. Il gattopardo tra disgelo e letargo (2003-11) - 6. Conclusioni) - V. Francia e Gran Bretagna in Libia: ancora grandi potenze?, di Saskia van Genugten (1. Gran Bretagna e Francia: protagonisti storici nel Mediterraneo - 2. Tempi d'oro per la Gran Bretagna durante la monarchia - 3. Alterne fortune dopo il golpe di Gheddafi - 4. L'era Reagan e l'escalation delle tensioni - 5. La delusione dell'Occidente per la Libia «riabilitata» di Gheddafi - 6. Conclusioni: perché intervenire?) - VI. Italia e Libia. Storia di un rapporto privilegiato, di Arturo Varvelli (1. Introduzione - 2. L'Italia e i Senussi: il primo accordo per chiudere il passato - 3. L'indispensabile amicizia di Gheddafi: know how (e armi) per petrolio - 4. Roma, Tripoli e Washington: gli anni difficili - 5. L'Italia e il reinserimento della Libia nella comunità internazionale - 6. Dall'accordo di Bengasi del 2008 al conflitto civile del 2011 - 7. La crisi libica e la difficile salvaguardia degli interessi italiani - 8. Conclusioni: la fine del rapporto privilegiato) - VII. L'Africa di Gheddafi: tra ideologia e pragmatismo, di Alice Alunni (1. Panarabismo, interventismo militare e terrorismo (1969-89) - 2. L'apertura panafricana (1990-2011) - 3. Conclusioni) - VIII. La rivolta, di Karim Mezran (1. Gheddafi e la comunità internazionale nel XXI secolo - 2. L'improbabile rivolta - 3. Anomalie della rivolta e condotta della guerra - 4. Conclusioni) – Conclusioni, di Karim Mezran e Arturo Varvelli - Indice dei nomi - Gli autori