Il libro miniato e il suo committente Stampa E-mail

a cura di Teresa D'Urso, Giuseppa Z. Zanichelli, Alessandra Perriccioli Saggese

Il libro miniato e il suo committente
Per la ricostruzione delle biblioteche ecclesiastiche del Medioevo italiano
(secoli XI-XIV)


Casa Editrice Il Poligrafo, pagg.512, € 45,00

 

durso miniato  IL LIBRO – Nella storia della committenza libraria di età medievale il ruolo degli ordini religiosi e dei grandi ecclesiastici rappresenta uno dei temi più rilevanti, come da tempo hanno messo in evidenza le ricerche volte a ricostruire consistenza e composizione delle raccolte di manoscritti di importanti monasteri e comunità secolari e conventuali. Tra i secoli XI e XIV la penisola italiana è un grande laboratorio di produzione di manoscritti miniati: abbazie come quelle di Montecassino e Cava de' Tirreni, ma anche città come Milano, Padova, Trento e Firenze, insieme con la Roma dei papi, rappresentano alcune delle maggiori sedi di scriptoria e biblioteche ecclesiastiche.
Stili e tecniche, rapporto testo-illustrazione, processi di ampliamento delle biblioteche, meccanismi di autolegittimazione messi in atto dai committenti sono alcuni dei temi intorno a cui si snoda l'indagine qui condotta.
  Un viaggio nell'arte della miniatura in tutte le sue declinazioni, un percorso tra gli scriptoria monastici e capitolari e le botteghe miniatorie, che si sofferma in particolare sulle scelte artistiche e iconografiche, sulle modalità di produzione e sui contesti di destinazione dei manoscritti, puntando a far emergere il ruolo cruciale ricoperto dagli ordini religiosi e dai grandi ecclesiastici nella storia della committenza libraria di età medievale.

  DAL TESTO – "Un'altra novità era, negli anni venti del Trecento, anche la dotta trattazione della prassi liturgica che Guglielmo Duranti aveva completato nel 1295, mentre era rettore papale della Romagna e della Marca Anconetana, poco prima della morte avvenuta a Roma l'anno successivo. Testimoniano la grande diffusione dell'opera i circa duecento manoscritti che la tramandano nel solo XIV secolo e la traduzione in francese che Carlo V commissionò al monaco carmelitano Jean Golein nel 1374-1375. Sebbene manchi allo stato degli studi un inventario dei testimoni miniati dell'opera, è molto probabile che il manoscritto de Haya sia tra i più antichi. Le sue illustrazioni sono strettamente legate al testo e ne costituiscono un efficace commento figurato, come avviene ad esempio nella grande iniziale I maiuscola di f. 33v (fig. 12), dove con minuziosa attenzione sono descritte tredici delle quattordici fasi della vestizione del vescovo, elencate nella colonna di destra, dal momento in cui gli vengono infilati i calzari, fino all'imposizione della mitra. Solo il quattordicesimo riquadro che dovrebbe raffigurare la consegna del "baculum auctoritatem potestatis et doctrine", si discosta dal testo e rappresenta, invece, il vescovo in cattedra dalla quale, come prescrive l'autore, potrà guardare verso oriente e, quindi, verso l'altare."

  I CURATORI – Teresa D'Urso insegna Storia dell'arte medievale e Storia della miniatura presso la Seconda Università degli studi di Napoli. Le sue ricerche hanno riguardato in particolare l'illustrazione libraria della Penisola tra Medioevo e Rinascimento. Ha consacrato una monografia alla figura del miniatore Giovanni Todeschino e alla diffusione della miniatura "all'antica" tra Italia e Francia, e pubblicato diversi contributi inerenti alla storia della committenza libraria, delle biblioteche medievali e rinascimentali tra i secoli XII e XVI e del collezionismo di manoscritti miniati tra Inghilterra e Francia nell'Ottocento.
  Alessandra Perriccioli Saggese insegna Storia dell'arte medievale e Storia della miniatura presso la Seconda Università degli studi di Napoli, ed è presidente della Società Internazionale di Storia della miniatura. Autrice di numerosi studi sui manoscritti miniati dal Medioevo al Rinascimento nel Mezzogiorno d'Italia, si è occupata in particolare di miniatura napoletana di età angioina. Fa parte del comitato scientifico della «Rivista di Storia della Miniatura». Per Il Poligrafo ha curato, insieme a Giordana Mariani Canova, "Il codice miniato in Europa. Libri per la chiesa, per la città, per la corte" (2014).
  Giuseppa Z. Zanichelli insegna Storia dell'arte medievale e Storia della miniatura presso l'Università degli studi di Salerno. Le sue ricerche si sono focalizzate sulla produzione italiana di manoscritti miniati fra XI e XII secolo, con particolare attenzione al problema della struttura e del sistema produttivo degli scriptoria monastici. Un'altra area di ricerca è costituita dalla committenza libraria femminile e dall'uso simbolico del libro nel processo di legittimazione individuale e di promozione familiare delle classi aristocratiche e dei nuovi ceti dirigenti cittadini. Fa parte del comitato scientifico della «Rivista di Storia della Miniatura».

  INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Teresa D'Urso, Alessandra Perriccioli Saggese, Giuseppe Z. Zanichelli - The pictures in Exultet rolls, di Thomas Forrest Kelly - L'abate Desiderio committente di libri: manoscritti miniati a Montecassino (1058-1087), di Giulia Orofino - Rapporto tra testo e decorazione negli omeliari cassinesi dell'XI secolo, di Roberta Casavecchia - Decorazione e illustrazione nei manoscritti desideriani: censimento e analisi quantitativa, di Erica Orezzi - Oltre Desiderio: manoscritti decorati cassinesi del XII secolo, di Gaia Elisabetta Unfer Verre - Nel libro, oltre il libro: il catalogo dei codici di Montecassino nell'era digitale, di Emanuela Elba, Maurizio Tezzon - Cava: la creazione di una biblioteca monastica, di Giuseppa Z. Zanichelli - Un libro per l'abate Balsamo: immagine, contesto e memoria del De septem sigillis di Benedetto Barese, di Teresa D'Urso - Manoscritti miniati a Cava al tempo dell'abate Leone II (1268-1295), di Andrea Improta - Fra la badia e la corte: la committenza libraria di Filippo de Haya, abate di Cava e familiare del re, di Alessandra Perriccioli Saggese - Le biblioteche ecclesiastiche a Milano nei secoli XI II e XIV: nuove proposte per le cattedrali, di Marco Rossi - Le biblioteche di Sant'Eustorgio e San Francesco Grande di Milano tra Due e Trecento: materiali per uno studio, di Stefania Buganza - Lo scriptorium e la biblioteca di Morimondo, con alcune riflessioni sul Messale Nardini, di Andrea Luigi Casero - Prime ricognizioni tra i codici miniati in chiese, monasteri e canoniche a Milano (secoli XIII-XIV), di Federico Riccobono - La Bibbia B 48 inf. della Biblioteca Ambrosiana di Milano, di Francesca Demarchi - I manoscritti miniati di un principe vescovo: Federico Vanga, di Fabrizio Crivello - Roma nel secolo XIII: storie di libri, di artisti, di committenti. Un'introduzione, di Silvia Maddalo - Ottaviano Ubaldini: un cardinale committente nella Roma del XIII secolo, di Chiara Paniccia - La Bibbia miniata tra i manoscritti prodotti a Roma nel Duecento, di Costanza Rapone - Le ali del serafino e le ali della colomba. L'immagine di san Francesco in un antifonario vaticano, di Eva Ponzi - Dalla biblioteca dei francescani di Santa Croce a Firenze: un Decretum Gratiani del XII secolo, di Sonia Chiodo - Sulla Bibbia glossata di Enrico de' Cerchi: qualche considerazione attorno al libro dei Vangeli, di Beatrice Alai - La ricostruzione della facies miniata dei manoscritti delle biblioteche conventuali padovane: metodi, acquisizioni e problematiche della ricerca, di Federica Toniolo - Tra tardogotico e umanesimo: tradizione e rinnovamento nei manoscritti delle biblioteche conventuali padovane, di Silvia Fumian - Cultura internazionale negli studia conventuali di Padova: i manoscritti miniati di origine francese nelle biblioteche del Santo e degli Eremitani, di Sabina Zonno - Indice dei manoscritti - Referenze fotografiche - Autori