Una lunga vigilia Stampa E-mail

a cura di Luigi Bonanate

Una lunga vigilia
L'Italia verso la Prima guerra mondiale
Atti della giornata di studi, Torino, Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito, 14 novembre 2014 in collaborazione con la Fondazione Burzio


Centro Studi Piemontesi, pp. 103, € 10

 

bonanate vigilia  IL LIBRO – Questo volume, n. 9 della collana editoriale della Fondazione "Filippo Burzio", raccoglie gli atti del convegno fatto a Torino il 14 novembre 2014, che rievocano il periodo della neutralità italiana e descrivono l'insieme dei fattori che vennero a confronto nella lunga vigilia e ne orientarono la conclusione. Luigi Bonanate e Francesco Tuccari mettono in luce i due versanti della politica interna ed estera: all'interno l'infuocato scontro fra neutralisti e interventisti; sull'estero, il passaggio dall'intesa con gli imperi centrali all'alleanza con Inghilterra e Francia. Il generale Luigi Stefani, già segretario generale della Difesa, traccia il quadro dell'industria degli armamenti dell'impresa libica all'entrata in guerra. Le relazioni di Alberto Sinigaglia e Mauro Forno si occupano della stampa d'epoca, a cominciare dalla giolittiana "La Stampa"..

  DAL TESTO – "Le ragioni del triplicismo oscillante dell'Italia nella lunghissima vigilia del conflitto non derivarono tuttavia soltanto dal rapporto «innaturale» - come lo ha definito Varsori - tra il nostro Paese e l'impero asburgico, che pure giocò un ruolo di indubbio rilievo. Come doveva accadere nuovamente tra l'estate del 1914 e la primavera del 1915, tra la neutralità e l'intervento, esse furono alimentate anche da una condotta spregiudicata – tipica del resto di tutte le cancellerie dell'epoca (e forse di ogni epoca) - volta a trarre ogni possibile vantaggio dalle opportunità di volta in volta dischiuse dai tumultuosi eventi della politica internazionale. Sempre al fine di affermarsi come «grande potenza» europea, soprattutto in Nordafrica e nei Balcani.
  "Da qui dunque - dopo lo smacco di Adua nel 1896 e mentre andava prendendo forma la Triplice Intesa e si acuivano i contrasti tra Gran Bretagna e Germania e tra Austria-Ungheria e Russia - la politica dei «giri di valzer». Essa si manifestò dapprima nel 1902 - quando von Bülow coniò la formula – con un significativo riavvicinamento alla Francia, che regolava per il futuro gli interessi dei due paesi rispettivamente sulla Libia e sul Marocco. E tornò in primo piano nel 1909, quando l'Italia siglò un accordo sul Mediterraneo anche con la Russia, all'epoca molto contrariata dall'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'impero asburgico nel 1908. Molto contrariata, del resto, lo era la stessa Italia, dove stava crescendo l'irredentismo. Essa, infatti, non era stata nemmeno presa in considerazione - chiara lezione per il futuro - per quegli «equi compensi» nei Balcani che il rinnovo della Triplice nel 1887 prevedeva in modo esplicito. Quanto ai rapporti tra Roma e Londra, essi erano da tempo più che amichevoli e continuarono a rimanere tali."

  IL CURATORE – Luigi Bonanate è professore emerito di Relazioni internazionali all'Università di Torino e socio dell'Accademia delle Scienze di Torino. I suoi libri più recenti sono "Prima lezione di relazioni internazionali" (Laterza, 2011) e "Undici settembre" (Bruno Mondadori, 2011).

  INDICE DELL'OPERA - Programma del Convegno – Premessa, di Valerio Zanone - Il giro di valzer. La politica estera italiana alla vigilia della Grande Guerra, di Francesco Tuccari - Dalla Guerra di Libia alla Grande guerra: la preparazione pre-bellica dell'industria militare italiana, di Luigi Stefani - Verso la Grande guerra: il dibattito politico-culturale nell'Italia ante-guerra, di Luigi Bonanate - Il giolittismo al tramonto. «La Stampa» di Frassati alla vigilia del conflitto, di Mauro Forno - Quando "La Stampa" fece guerra alla guerra, di Alberto Sinigaglia - Indice dei nomi