Realtà e memoria di una disfatta Stampa E-mail

a cura di Alberto Tonini e Marcella Simoni

Realtà e memoria di una disfatta
Il Medio Oriente dopo la guerra dei Sei Giorni


Firenze University Press, pagg.248, € 15,90

 

tonini disfatta  IL LIBRO – "Realtà e memoria di una disfatta" non è dedicato alle cause della guerra dei Sei Giorni, nè alle conseguenze che il conflitto militare ha avuto per israeliani e palestinesi, su cui molto si è scritto. Si concentra sull'impatto della guerra sui paesi arabi, sulla pesante eredità lasciata dalla sconfitta del 1967, poco trattati invece dagli studi. Se ne ritrova più di un cenno nel breve saggio di Samir Kassir, L'infelicità araba, pubblicato postumo in Italia nel 2006. Nella sua analisi, Kassir esorta a non cadere nella duplice trappola in cui il mondo arabo si dibatte da un quarantennio: da un lato la lettura orientalista, che attribuisce all'Islam le cause della ritardata modernizzazione di questa parte del mondo; dall'altra la tentazione di attribuire all'Occidente la responsabilità di tutti i mali. Per sfuggire a questo rischio, a detta di Kassir, è necessario che gli arabi si riapproprino del proprio destino, liberandosi dalla cultura del vittimismo e facendo i conti con la modernità.
  Con questo volume viene riportato alla giusta dimensione il fattore 'Israele' nell'intreccio delle vicende successive al 1967 e si portano alla luce gli altri numerosi fattori che hanno concorso al cambiamento della psicologia collettiva, della sensibilità politica, del sentire comune e che non sono necessariamente e inevitabilmente riconducibili alle dinamiche del conflitto arabo-israeliano. Esiste cioè una capacità dei settori più vitali delle società arabe di guardare oltre, di prendere le mosse dalla realtà di oggi per tratteggiare un futuro diverso, di immaginare una nuova modernità anche quando molti - in Israele e nei paesi arabi - continuano a vivere la modernità come una minaccia.
  Questa raccolta di saggi intende anche restituire visibilità ai numerosi movimenti di lotta, di analisi e di riflessione politica che si sono sviluppati nei paesi arabi a partire dalla fine degli anni Sessanta e che solitamente sono stati oscurati da una lettura monoculare delle vicende storiche di questa regione. È vero che la soluzione del confitto arabo-israeliano (ormai divenuto, più semplicemente, israelo-palestinese) è un passaggio ineludibile per la crescita e per lo sviluppo armonico di tutto il Medio Oriente. Ma è altrettanto vero che la tanto auspicata soluzione di questa contesa, da sola, non sarà sufficiente a superare e risolvere tutte le contraddizioni che oggi attraversano le società arabe e israeliana. Anzi, all'indomani del supera mento di quel conflitto non vi sarà più la possibilità di celarsi dietro a esso, di mettere a tacere le istanze di rinnovamento in nome di una presunta priorità da attribuire alla solidarietà per i fratelli palestinesi (da parte dei leader arabi) o a favore di una politica che fino a oggi ha visto la sicurezza di Israele come unica precondizione di ogni scelta (da parte dei leader di Israele).

  DAL TESTO – "La guerra arabo-israeliana del 1967 segnò la fine del nazionalismo arabo così come si era sviluppato sotto la guida di Nasser. Dal pan-arabismo 'militante' e 'unitario' si passò al pan-arabismo 'intergovernativo', basato sul riconoscimento e sul e sul consolidamento delle realtà statuali esistenti. Al contempo, l'ascesa delle monarchie conservatreci del Golfo sull'onda della rendita petrolifera e del declino del ra'is egiziano non impose una nuova egemonia regionale; piuttosto, il 1967 segnò l'inizio di un periodo di frammentazione politica. La competizione per l'egemonia regionale diede forma a un sistema decentralizzato le cui linee di alleanza o conflitto si basarono su ragioni di tipo securitatio e squisitamente politico, piuttosto che culturale o religioso."

  I CURATORI – Alberto Tonini insegna Storia e Politica del Mondo Mediterraneo presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze. È autore di numerosi saggi e articoli, fra cui "Un'equazione a troppe incognite. I paesi occidentali e il conflitto arabo-israeliano" (Milano, 1999) e "Il sogno proibito. Mattei, il petrolio arabo e le 'sette sorelle'" (Firenze, 2002). È membro del consiglio direttivo di SeSaMO, Società per gli Studi sul Medio Oriente.
  Marcella Simoni è borsista presso l'INALCO di Parigi e insegna Storia dell'Ebraismo all'Università di Venezia. È autrice di "A Healthy Nation. Zionist Health Policies in British Palestine (1930-1939)" (Cafoscarina, 2010) e di "At the Margins of Conflict. Social Perspectives on Arab and Jews in British Palestine, 1922-1948" (Cafoscarina, 2010). Con Arturo Marzano ha curato "Quaranta anni dopo. Confini, barriere e limiti in Israele e Palestina" (Il Ponte, 2007) e "'Roma e Gerusalemme'. Israele nella vita politica e culturale italiana" (ECIG, 2010).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Alberto Tonini - I. Il nazionalismo - Dal nazionalismo arabo al nazionalismo egiziano, di Marta Petricioli - «Les problèmes de "là-bas" qui se sont répercutés chez nous». Burghiba e la frattura del '67, di Daniela Melfa - Gamal 'Abd al-Nasser e Muammar al-Gheddafi: due figure a confronto, di Massimiliano Cricco, Alessia Melcangi – II. Identità e cittadinanza - La Siria dal nazionalismo arabo alla rinascita islamica, di Massimiliano Trentin – La cittadinanza tra nazionalismo arabo e risveglio islamico, di Gianluca Paolo Parolin - Giovani tra guerra e pace in Israele e Palestina. Gli anni Sessanta, di Marcella Simoni – La legge in materia di riunificazione familiare e lo status dei palestinesi cittadini di Israele, di Arturo Marzano – III. Il 1967 nella letteratura araba contemporanea - La visione della guerra in Kawābis Bayrùt di Gādat as-Sammān, di Jolanda Guardi - Salmān Nātūr, un palestinese druso in Israele, di Elvira Diana - La guerra dei Sei Giorni da inchiesta sociologica a romanzo. La messa in racconto della disfatta in due scritti di Halìm Barakàt, di Maria Elena Paniconi - IV. I territori palestinesi occupati - Trappole nel processo di pace: evoluzione storica e prospettive delle colonie israeliane, di Andrea Merli - Le colonie e la società israeliana: rappresentazioni e percezioni contrapposte, di Francesca Gilli - Gli effetti del muro di separazione sulle risorse idriche dei territori palestinesi, di Eugenia Ferragina - V. La prospettiva internazionale: due casi di studio - 1982: il tentativo di egemonia israeliana sul Libano e la convergenza americana, di Mattia Toaldo - Il riconoscimento internazionale dell'Olp: un'occasione per il rilancio europeo in Medio Oriente?, di Giovanni Modica - Indice dei nomi