Il ponte sul Mediterraneo Stampa E-mail

a cura di Matteo Pizzigallo

Il ponte sul Mediterraneo
Le relazioni fra l'Italia e i Paesi arabi rivieraschi
(1989-2009)


Editrice Apes, pagg.428, € 35,00

 

pizzigallo ponte  IL LIBRO – Questo volume, che raccoglie i risultati di una ricerca scientifica promossa e sostenuta (nell'ambito della sua attività istituzionale) dall'Istituto di Studi Politici 'San Pio V', si prefigge lo scopo di presentare all'attenzione dei lettori una prima narrazione d'insieme delle intense e proficue relazioni bilaterali che l'Italia, al di là dei vari cambi della guardia succedutisi a Palazzo Chigi e alla Farnesina nel corso dei venti anni compresi fra la caduta del "Muro" e l'elezione del presidente americano Barack Obama, ha costantemente intrattenuto con tutti i Paesi arabi del Mediterraneo sempre su una condivisa base di parità e di rispetto e di reciproca non ingerenza politica, scevra da qualsiasi pregiudizio di carattere ideologico e religioso.
  Nel complesso, una narrazione con un dichiarato intento divulgativo, ma sempre precisa e scrupolosa e, al tempo stesso, non priva di qualche interessante spunto di riflessione: in primo luogo sugli elementi di continuità (prevalentemente assicurata dalla proficua azione svolta nelle varie sedi internazionali dalla nostra diplomazia di carriera) della 'politica araba' del Governo di Roma; e in secondo luogo, sulla preziosa funzione svolta dall'Italia di solido e praticabile 'Ponte sul Mediterraneo'. Un mare cruciale la cui importanza è destinata in futuro ad aumentare in misura sempre crescente, come peraltro dimostrano gli avvenimenti sulla Sponda Sud che hanno fatto registrare nelle società arabe, nuovi e diffusi fermenti di rivolta che hanno travolto presidenti, ritenuti intoccabili, a lungo protagonisti della scena mediorientale e, come tali, protagonisti anche di molte pagine di questo libro.
  Un libro che, come una sorta di cartello indicatore rimasto in piedi nonostante gli avvenimenti della cronaca quotidiana delle rivoluzioni arabe, potrebbe altresì tornare utile per orientare il dialogo e la comprensione reciproca fra gli italiani e i nuovi interlocutori della Sponda Sud.

  DAL TESTO – "Come al tempo del "Muro" anche nel nuovamente perturbato (per motivi di gran lunga differenti) scenario internazionale del tempo presente l'Italia, lealmente ancorata all'Unione europea, è riuscita, tranne momentanee deviazioni (avvenute nei periodi di governo del Centro-destra in genere più acquiescente e disponibile alle perentorie richieste americane di allineamento), a rimanere comunque fedele alla sua tradizionale politica mediterranea tendenzialmente autonoma e stabilmente ispirata alla "diplomazia dell'amicizia". Ma soprattutto l'Italia è riuscita a tenere sempre aperti i suoi molteplici canali di comunicazione e di dialogo con tutti i Paesi arabi della Sponda Sud: con quelli talvolta definiti problematici e con quelli in cui, negli ultimi mesi, sono sorte nuove impreviste violente tensioni. Tensioni legate alla gravissima crisi economica, che colpisce duramente le classi più deboli e più povere e che, al tempo stesso, aggrava ulteriormente le difficoltà interne dei logori e immobili regimi al potere, incapaci di fronteggiare le nuove emergenze e inoltre non più sorretti da autentico consenso popolare. Regimi, peraltro, di diversa matrice e struttura, in genere poco attenti alle libertà individuali, ai diritti civili e ai diritti sociali; regimi caratterizzati: da una forte vocazione al dispotismo, talvolta praticato con estremo rigore, e da diffusi fenomeni di corruzione della pubblica amministrazione."

  GLI AUTORI – Flavia De Lucia Lumeno, dottore di ricerca in Storia delle relazioni internazionali (Università La Sapienza di Roma), studiosa di politica estera italiana, ha pubblicato fra l'altro i volumi: "I rapporti italo-argentini tra guerra, rivoluzione e ricostruzione, 1943-1949" (Roma 2009) e "Luigi Albertini e la cooperazione in Europa" (Roma, 2008).
  Alessandra Frusciante, dottoranda di ricerca in Scienza politica ed istituzioni in Europa, collabora alle attività didattiche della cattedra di Storia delle relazioni internazionali dell'Università di Napoli di Federico II.
  Giampaolo Malgeri è ricercatore di Storia delle relazioni internazionali e professore aggregato di Storia dell'integrazione europea presso la Libera Università Maria Ss. Assunta di Roma. Tra le sue pubblicazioni: "L'Italia e il trattato di amicizia con la Turchia" in M. Pizzigallo (a cura di), "L'Italia e il Mediterraneo orientale" (Milano 2004); "Una politica per l'oltreconfine. Le relazioni italo-britanniche nell'Etiopia nord-occidentale (1902-1914)" (Roma, 2005); (con Salaheddin Hasan Sury) "Gli esiliati libici nel periodo coloniale (1911-1916)" (Roma-Tripoli 2005); "La Democrazia cristiana di fronte alla Ced", in P.L. Ballini (a cura di), "La Comunità europea di difesa" (Soveria Mannelli, 2009).
  Matteo Pizzigallo, professore ordinario in Storia delle relazioni internazionali dell'Università di Napoli di Federico II, è autore di diversi volumi sulla diplomazia economica e sulla politica petrolifera italiana. Tra i suoi lavori più recenti: "Disarmo navale e Turchia nella politica italiana" (Napoli, 2004); "La diplomazia italiana e i Paesi arabi dell'Oriente mediterraneo, 1946-1952" (Milano, 2008); "Storie rimosse" (Napoli, 2010).
  Paolo Wulzer, dottore di ricerca in Storia delle relazioni internazionali, è assegnista presso l'Università degli Studi di Roma Tre e docente a contratto presso l'Università di Napoli L'Orientale. Ha pubblicato fra l'altro: "L'Unione per il Mediterraneo: gli aspetti politico-diplomatici" in M. Pizzigallo (a cura di) "L'Italia e l'UpM", (Napoli, 2009) e il volume "Il Mediterraneo nei rapporti italo-britannici. 1945-1958" (Roma, 2010).

  INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Matteo Pizzigallo - Capitolo Primo. Le relazioni fra Italia e Siria, di Matteo Pizzigallo - Capitolo Secondo. Le relazioni fra Italia e Libano, di Alessandra Frusciante - Capitolo Terzo. Le relazioni fra Italia ed Egitto, di Matteo Pizzigallo - Capitolo Quarto. Le relazioni fra Italia e Libia, di Giampaolo Malgeri - Capitolo Quinto. Le relazioni fra Italia e Tunisia, di Paolo Wulzer - Capitolo Sesto. Le relazioni fra Italia e Algeria, di Flavia De Lucia Lumeno - Capitolo Settimo. Le relazioni fra Italia e Marocco, di Paolo Wulzer – Appendice, a cura di Alessandra Crimi - Gli autori