Novità


Gli otto peccati capitali della nostra civiltà
lorenz_otto_peccati.jpg  In questo limpido libretto del 1973, che ha già avuto un successo strepitoso in Germania e lo sta avendo ora in tutto il mondo, Konrad Lorenz, premio Nobel per la medicina, affronta, nella prospettiva della biologia e dell’etologia, alcuni problemi capitali che si pongono al mondo di oggi. Tali problemi, secondo Lorenz, corrispondono ad altrettanti «peccati capitali», che la civiltà occidentale ha accumulato nella sua evoluzione e che minacciano oggi di ucciderla. La sovrappopolazione, la devastazione della terra, l’indottrinamento coatto, le armi nucleari, l’ostilità e l’indifferenza che si...
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L'eredità del fascismo. Gli intellettuali, i giovani e la transizione al postfascismo (1943-1948)
larovere.jpg  Secondo una consolidata tradizione giornalistico-letteraria e storiografica, il 25 luglio 1943 gli italiani si sarebbero adattati con prontezza e disinvoltura al nuovo clima politico antifascista. Che fosse utilizzata per stigmatizzare l’eterno opportunismo italico o, al contrario, come prova della tenace avversione covata dalla società nei confronti della dittatura, quella narrazione ha avvalorato l’idea del completo fallimento dell’esperimento totalitario fascista. Indagando nelle pieghe più riposte della coscienza collettiva nazionale dell’immediato dopoguerra, l’Autore porta alla luce la percezione affatto diversa che...
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Alexis Carrel. Tra scienza e Vangelo. Il futuro dell'uomo
carrel.jpg  Alexis Carrel, grande scienziato e autentico uomo di fede ipotizza la necessità di una “rivoluzione pedagogica”, la cui meta è quella di aiutare qualsiasi individuo a prendere in mano le sorti della sua storia e le sorti della convivenza tra gli uomini, imparando, per primo a vivere “per” l’altro, “con” l’altro, “nell”’altro. Questo messaggio è oggi più pertinente e attuale che nel tempo dell’esistenza di Carrel, proprio perché è completamente consumata l’epoca dei “mondi” protettivi. Si vive in campo aperto…e vivere in campo aperto è, ad un tempo, difficile ed...
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Vent'anni e un giorno (24 luglio 1943)
bottai20anni.jpg  Pubblicato per la prima volta nel 1949, Vent'anni e un giorno non è solo un libro di memorie di uno dei protagonisti del fascismo, ma anche un'analisi lucida delle colpe e dei mali intrinseci del regime che condussero al fallimento della rivoluzione, sognata e mai attuata, prima ancora che alla sconfitta militare.
  Fascista della primissima ora, sempre su posizioni critiche e atipiche, Giuseppe Bottai determinò svolte epocali della società italiana, prima con la "Carta del Lavoro"...
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