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 Chi sono i "lefebvriani"? Chi sono questi sacerdoti che, nel terzo millennio, portano la veste talare, parlano di Tradizione con la "T" maiuscola e celebrano la Messa in latino? Sono i pericolosi estremisti dipinti nelle polemiche giornalistiche o sono una nuova e fedele risorsa al servizio della Chiesa? Domande divenute di stretta attualità dopo che la Santa Sede ha revocato il decreto con cui, nel 1988, furono scomunicati monsignor Marcel Lefebvre, fondatore della Fraternità Sacerdotale San Pio X, quattro vescovi da lui consacrati e monsignor Antonio De Castro Mayer. Domande a cui rispondono Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro con una lunga intervista a...
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 "Una morte sconvolgente, ossessivamente annunciata, preparata con implacabile meticolosità e infine celebrata dinanzi al mondo come un rituale spettacolare e tragico. L'uscita di scena di Mishima ha rappresentato al tempo stesso l'apoteosi del personaggio, condannato da un demone inquieto a una vita perennemente sopra le righe, e la parola conclusiva dello scrittore, la sigla di un'opera in cui gioventù, bellezza e morte appaiono intrecciate in un destino ineluttabile.
Di questo invocato martirio, in cui un'etica eroica da antico samurai convive singolarmente con un estetismo quasi dandy, ancora oggi non è facile formulare una lettura. Questo volume ci si è...
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 "Dalla prima edizione di questo lavoro, nel 1992, molta acqua è passata sotto i ponti e il nuovo ordine mondiale deve fare i conti con problemi così antichi da essere diventati una novità. Una vera novità, tuttavia, è quella certa dose di pacifismo che sembra aver contagiato molti cattolici. Il cristiano ha, certo, il dovere di essere “pacifico”, uomo di pace, ma da qui a diventare “pacifista” ce ne corre. Per il cristiano la pace è, secondo la definizione di S. Agostino, “tranquillità nell’ordine”. Essendo egli chiamato a cercar di tradurre i comandamenti divini in istituzioni sociali e possibilmente politiche, va da sé che considera “la pace” il risultato di certe...
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 Dell’esercito romano del IV e V secolo si sa poco. Eppure, il suo ruolo è stato determinante, in un contesto storico dominato dall’incertezza, accresciuta costantemente dalle guerre civili, dalle contese dinastiche, dalla pressione continua dei barbari sulle frontiere, che ha portato ad eventi tragici come il disastro di Adrianopoli del 378 o la presa di Roma del 410. In un simile contesto, l’esercito romano non ha soltanto tentato di difendere l’Impero, ma ha interagito profondamente con le strutture della società, influenzando i giochi politici, il funzionamento dell’economia, le strutture sociali e persino lo sviluppo delle religioni. Questo libro, scritto sulla...
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