Prova scientifica e processo penale Stampa E-mail

a cura di Giovanni Canzio e Luca Luparia

Prova scientifica e processo penale

Cedam, pagg.992, € 75,00

 

canzio scientifica  IL LIBRO – In una prospettiva metodologica, il volume prende avvio da un approfondimento sul tema forse più spinoso (e spesso oggetto di perniciosa sottovalutazione) fra quelli che sottendono la relazione intercorrente tra evidenza scientifica e decisione giudiziale. Il riferimento va al ruolo della logica probabilistica nello statuto epistemico del processo penale e nel concreto agire valutativo di chi viene chiamato all'apprezzamento della scienza forense nelle aule di giustizia.
  Alle fondamenta del lavoro è stata posta una compiuta riflessione sui paradigmi cognitivi e sui modelli inferenziali - anche bayesiani – alla luce del nostro diritto delle prove penali, della regola dell'«oltre ogni ragionevole dubbio» e della complessiva tavola dei valori del sistema costituzionale e processuale.
  La prima parte dell'opera concentra l'attenzione sulle implicazioni penalistiche di natura sostanziale sottese all'impiego della prova scientifica, a partire dagli innegabili punti di contatto tra diritto e processo intercorrenti, ad esempio, nella dimostrazione del nesso causale. L'ultima, ma non meno importante, coordinata messa a fuoco si ricollega alla dimensione sovranazionale. La triade scienza, tecnologia e processo risulta spesso al centro della riflessione delle Corti europee e dell'attività normativa della Unione: tenere a mente gli approdi raggiunti a Strasburgo e le sfide attuali della giustizia continentale - tra circolazione probatoria e pubblico ministero europeo - appare il presupposto necessario per un serio e concreto ragionamento sulla prova scientifica nel nostro ordine giuridico.
  La seconda parte del libro costituisce invero il cuore del Trattato, rivolta com'è a scandagliare le differenti fasi del procedimento probatorio e i diversi stadi del giudizio penale. Vengono allora prima affrontati i criteri di ammissione delle evidenze tecnico-scientifiche, sotto il duplice angolo visuale degli statuti interni e degli standard anglo-americani che tanta influenza continuano ad imprimere nella risoluzione dei nodi ermeneutici nostrani. Si passa poi al momento della assunzione probatoria, approfondito per il tramite dello studio sia degli istituti della consulenza e della perizia, sia del perimetro operativo affidato alla difesa (del prevenuto o della vittima) dalle norme codicistiche, sia, infine, del metodo del controesame applicato alla escussione dell'expert witness.
  Alla valutazione della prova scientifica viene assegnato uno spazio privilegiato, in considerazione della centralità che il principio del libero convincimento e la regola del ragionevole dubbio ricoprono nell'odierno sistema di giustizia penale: qui la visuale storica si mescola con le più recenti linee evolutive, alla ricerca di un equilibrio tra i naturalia del processo e le nuove frontiere che sembrano dischiudersi, secondo una cifra stilistica che si ritrova spesso nelle pagine del volume. E accanto al contesto valutativo, viene dedicato un distinto capitolo alle regole di esclusione della prova scientifica, così da sciogliere i principali dubbi interpretativi sui profili di invalidità e sulla sottile linea di confine che separa i canoni che guidano l'apprezzamento e le barriere che conducono alla inutilizzabilità del dato conoscitivo.
  I limiti e le potenzialità della prova scientifica vengono, al termine della seconda sezione del volume, rapportati alla gradazione dinamica del rito. In questa porzione del testo, infatti, il sapere empirico si misura con un processo d'appello in piena trasformazione (sotto le spinte della riforma Orlando e delle istanze giurisprudenziali in materia di rinnovazione istruttoria) e con un giudizio di legittimità chiamato a un sindacato che investe - in un intreccio alquanto articolato - metodo scientifico, logicità della argomentazione e ragionevole dubbio. Non poteva infine mancare un approfondimento sul binomio prova scientifica ed errore giudiziario, condotto in chiave interna, attraverso la rilettura della revisione del giudicato alla luce del riformato concetto di novità della prova o del metodo e, in angolatura comparata, per il tramite di una panoramica su alcuni lineamenti della esperienza nord-americana in tema di wrongful conviction e scientific evidence.
  La terza e ultima parte dell'opera offre invece una rassegna di singole prove scientifiche su cui testare gli esiti ricostruttivi dei capitoli precedenti e, ove possibile, verificare gli esiti dei più recenti orientamenti giurisprudenziali. Si è imposta in questo caso una scelta orientata a restringere il campo: impraticabile (e poco serio) sarebbe stato proporre un catalogo asseritamente esaustivo, in conslderazione dell'ampia gamma fenomenica e di una parabola evolutiva in costante movimento.
  L'opzione prescelta è quella di un approccio per così dire "a campione" che si riassume nella presentazione di alcune prove di tradizionale utilizzo (balistica e patologia forense), di qualche metodologia di recente e assai discusso ingresso nella dimensione processuale (neuroscienze, esame del comportamento non verbale, analisi delle tracce ematiche), di due approcci probatori multifattoriali (in materia di disastri naturali e, per altro verso, di capacità processuale dell'imputato) e, soprattutto, delle evidenze scientifiche probabilmente di maggior ricorsività e interesse nelle attuali dinamiche giudiziali (prova genetica e digital evidence).
  Appare quasi superfluo rimarcare come proprio nel settore del Dna e della prova informatica si stiano sviluppando indirizzi interpretativi di estremo rilievo, idonei a rappresentare una sorta di nocciolo duro dei principi in materia di prova scientifica, astrattamente estensibili ad altri ambiti, a partire dagli effetti della c.d. "interruzione" della catena di custodia sino ad arrivare alle conseguenze del mancato impiego delle best practices internazionali, passando per la rilettura del concetto di irripetibilità e - in un ancor più vasto respiro - della distinzione teorica tra indizio e prova. Dalla applicazione concreta, insomma, finiscono col riemergere i grandi temi della logica probatoria e gli interrogativi da sempre sullo sfondo del paradigma processuale.

  DAL TESTO – "I risultati della prova scientifica possono essere talora conseguiti all'esito di operazioni e con l'uso di strumenti noti e tradizionalmente affidabili. Ma altre volte mediante l'impiego di nuove e non ancora incontroverse opzioni metodologiche (principi, metodi, studi di settore, tecnologie, apparecchiature), pure pertinenti all'attuale patrimonio della scienza e della tecnica.
  "Rispetto al loro contenuto di elevata specializzazione si presentano problematiche sia l'attività giudiziaria di controllo delle operazioni e delle soluzioni prospettate dai consulenti e di applicazione dei criteri, legali o logici, d'inferenza probatoria, sia la decisione conclusiva del giudice, di conferma o falsificazione delle ipotesi ricostruttive del fatto avanzate da ciascuna delle parti.
  "La scienza e la tecnologia irrompono, dunque, nel crogiuolo dell'esperienza giuridica.
  "Ciò comporta che il funzionamento delle Corti, nelle questioni in cui sono coinvolte dimensioni tecniche e scientifiche, soprattutto se nuove per l'interprete, debba essere, per un verso, più flessibile, quanto al controllo delle parti sulle modalità di assunzione della prova, alla discovery e al contraddittorio, nel momento e in funzione sia dell'ammissione che della valutazione della prova; dall'altro, più rigoroso quanto ai profili della selezione degli esperti, della formulazione dei quesiti e della verifica di attendibilità delle risposte."

  GLI AUTORI – Giovanni Canzio (Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione) - Luca Lupária (Professore Ordinario di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi Roma Tre) – Silvia Allegrezza (Professore nell'Università di Lussemburgo) – Roberto Bartoli (Professore Ordinario di Diritto penale nell'Università degli Studi di Firenze) - Rocco Blaiotta (Presidente della IV Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione) – Silvia Bozza (Ricercatrice nella Università Ca' Foscari di Venezia) – Martina Cagossi (Cultrice nell'Università degli Studi Roma Tre e Dottoranda dell'Università di Siviglia) - Michele Caianiello (Professore Ordinario di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Bologna) - Gaetano Carlizzi (Giudice del Tribunale Militare di Roma e docente presso l'Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli) - Cristina Cattaneo (Professore Ordinario di Medicina legale nell'Università degli Studi di Milano) – Luigi Cuomo (Sostituto Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione) – Marcello Daniele (Professore Associato di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Padova) – Maria Lucia Di Bitonto (Professore Associato di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Camerino) – Chiara Fanuele (Professore Associato di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Siena) – Gaetano Galluccio Mezio (Avvocato e Dottore di Ricerca) – Giuseppe Gennari (Giudice del Tribunale di Milano e Dottore di ricerca) - Luigi Giordano (Consigliere della Corte Suprema di Cassazione) – Mark Godsey (Professore nella Università di Cincinnati (USA)) – Martina Jelovcich (Dottore di ricerca dell'Università degli Studi di Udine) – Armando Macrillò (Avvocato e Docente nell'Università LUISS Guido Carli) - Paolo Moscarini (Professore Ordinario di Diritto processuale penale) - Vittorio Pazienza (Consigliere della Corte Suprema di Cassazione) - Pierpaolo Rivello (Procuratore Generale Militare presso la Corte Suprema di Cassazione) - Matteo Tullio Maria Rubera (Avvocato e Dottore di ricerca dell'Università "Tor Vergata") - Piero Silvestri (Consigliere della Corte Suprema di Cassazione) - Franco Taroni (Professore Ordinario nell'Università degli Studi di Losanna) – Joelle Vuille (Ricercatrice nell'Università degli Studi di Neuchâtel)

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione. Prova, scienza e processo penale. Le coordinate di un progetto, di Luca Lupária - Parte I. Questioni di fondo e profili evolutivi - Capitolo 1. La motivazione della sentenza e la prova scientifica: "reasoning by probabilities", di Giovanni Canzio (1. Una premessa "ideologica": funzione cognitiva e fine di verità del processo penale - 2. Le vertigini del probabilismo - 3. La motivazione della decisione - 4. Lo statuto epistemologico del processo penale - 5. La prova scientifica - 6. La fallibilità della scienza e lo statuto probabilistico dell'accertamento - 7. I limiti costituzionali del probabilismo - 8. La regola "al di là di ogni ragionevole dubbio" (BARD) - 9. La multifattorialità della spiegazione causale: analisi di un caso - 10. Il fattore "tempo" fra scienza e diritto) - Capitolo 2. Il ruolo della probabilità nella valutazione della prova scientifica, di Franco Taroni, Silvia Bozza e Joelle Vuille (1. Introduzione - 2. Incertezza nelle scienze forensi - 3. Inferenza e induzione - 5. Un esempio: la valutazione della prova genetica del DNA tra passato e futuro - 5.1. Il DNA, il profilo genetico e la corrispondenza tra profili genetici - 5.2. È corretto esprimere un'opinione sulle ipotesi? - 5.3. È corretto esprimere un valore di frequenza relativa? - 5.4. È corretto esprimere un valore per il rapporto delle verosimiglianze? - 6. Il rapporto delle verosimiglianze con tesi che fanno riferimento all'origine della traccia - 7. Il rapporto delle verosimiglianze con tesi che fanno riferimento ad attività del criminale - 8. Conclusione) - Capitolo 3. Diritto penale e prova scientifica, di Roberto Bartoli (1. Delimitazione del campo d'indagine - 2. Un'analisi sintetica delle differenze tra scienza empirica e scienza giuridica penalistica - 3. Le ragioni dell'impiego della scienza empirica da parte del diritto penale - 4. L'ingresso della scienza empirica nel diritto penale - 4.1. Le modalità "pratiche" di ingresso attraverso il processo - 4.2. Le modalità "normative" di ingresso e i problemi di valenza della scienza empirica, tra diritto penale sostanziale... - 4.3. ...e diritto penale processuale - 5. Il ruolo della scienza empirica rispetto al nesso causale. La questione strutturale - 5.1. Il decorso causale reale - 5.2. Il problema della utilizzabilità delle leggi statistiche - 5.3. Il diritto penale davanti alle leggi scientifiche esplicative incerte - 5.4. Il decorso causale ipotetico - 5.5. Prognosi probabilistica e mancata diminuzione del rischio - 6. Il ruolo della scienza empirica rispetto all'imputabilità: cenni) - Capitolo 4. Prova scientifica e dimensione europea, di Silvia Allegrezza (1. Scienza, prova penale e Europa: la quadratura del cerchio? Il perimetro dell'indagine fra spazio e tempo - 2. Il Consiglio d'Europa quale motore dell'adeguamento degli ordinamenti nazionali alle nuove tecnologie - 3. La Corte europea dei diritti dell'uomo e la sua giurisprudenza: ammissione, esame e valutazione della perizia quale terreno di scontro delle diverse tradizioni giuridiche - 4. Scienza e tecnologia alla prova della Convenzione europea dei diritti dell'uomo - 5. La prova genetica nella giurisprudenza della CEDU - 6. "Basta che circoli"? Verso un nuovo approccio dell'Unione europea al diritto delle prove penali - 7. Le opere in cantiere: nuove regole in tema di e-evidence e nuovi pubblici ministeri europei - 8. Le sfide del futuro: il domani del legislatore ed il dopodomani dei giudici) - Parte II. Evidenze scientifiche e rito penale - Capitolo 5. I criteri di ammissione della prova scientifica nel contesto internazionale, di Giuseppe Gennari (1. Introduzione - 2. Il sistema americano: il Frye test - 3. Il passaggio a Daubert - 4. Gli accomodamenti successivi e la nuova Rule 702 - 5. La diffusione dei criteri Daubert - 6. Le conseguenze effettive della sentenza Daubert - 7. L'ammissibilità dell'expert evidence in Inghilterra e Galles - 8. Il giudizio di ammissibilità in Italia - 9. Le critiche alla teoria della "nuova prova scientifica" - 10. È utile uno screening preliminare della prova scientifica? Il perché del Daubert hearing - 11. Il contesto italiano - 12. Conclusioni) - Capitolo 6. L'ammissione della prova scientifica nel processo italiano, di Michele Caianiello (1. Il ricorso in via principale alle regole generali del processo penale - 2. L'ammissione della prova scientifica - 3. Ammissione nelle fasi di impugnazione - 4. Considerazioni in tema di acquisizione della prova scientifica - 5. Genuinità dei dati e dialettica sulle prove reali - 6. Conclusioni) - Capitolo 7. Indagini tecnico-scientifiche e diritto di difesa, di Armando Macrillò (Sezione I. Diritto di difesa e indagini scientifiche - 1. Profili generali - 2. L'indagine "critica" della difesa - 2.1. L'accesso del difensore agli elementi di prova raccolti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria - 3. L'intervento del consulente tecnico della difesa. Profili generali - 3.1. (Segue): Nel caso di consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero ex art. 359 c.p.p. e di accertamenti tecnici non ripetibili - 3.2. (Segue): Nel caso di perizia - 3.3. (Segue): Nell'analisi di campioni - 4. Casi particolari. Le prerogative difensive nel caso di prelievo di materiale biologico ex art. 224-bis c.p.p. - 4.1. (Segue): Con riferimento alla condizione di particolare vulnerabilità della vittima - Sezione II. Investigazioni scientifiche private - 1. La raccolta degli elementi probatori utili all'indagine difensiva tecnico-scientifica. L'accesso ai luoghi, i rilievi e gli accertamenti - 2. L'esame delle cose sequestrate - 3. Gli accertamenti tecnici non ripetibili ex art. 391-decies c.p.p. - 4. La consulenza tecnica extraperitale ex art. 233 c.p.p. - 4.1. Consulenza tecnica difensiva e patrocinio a spese dello Stato) - Capitolo 8. Perizia e consulenza tecnica, di Pierpaolo Rivello (1. Considerazioni preliminari - 2. I presupposti per il ricorso alla perizia - 3. Il contemperamento fra scrittura e oralità in tema di perizia. La valenza del contraddittorio - 4. La gamma delle ipotesi che possono richiedere l'intervento peritale - 5. Le incomprensioni ricollegabili alla presunta natura "neutra" della perizia - 6. Il divieto della perizia criminologica o psicologica - 7. Perizia e prelievo coattivo di materiale biologico - 8. La scelta del perito - 9. I possibili "ausiliari" del perito - 10. La formulazione dei quesiti da parte del giudice e le modalità di effettuazione dell'accertamento peritale - 11. Le fasi procedimentali in cui può essere espletata la perizia - 12. Gli aspetti che connotano la consulenza tecnica nell'attuale modello processuale - 13. La persistenza di risalenti antinomie - 14. La collaborazione "partecipativa" tra perito e consulente - 15. La riconduzione della consulenza tecnica e della perizia all'interno di uno schema omogeneo - 16. Il rapporto intercorrente tra il consulente e la parte "assistita" - 17. L'ambito della consulenza tecnica - 18. I consulenti tecnici del pubblico ministero ed i criteri per distinguerli dalle «persone idonee», di cui all'art. 348, comma 4, c.p.p.) - Capitolo 9. L'esame incrociato dell'esperto, di Matteo Tullio Maria Rubera (1. Considerazioni generali - 2. La nozione di "esperto"... - 3. (Segue): ...e la relativa natura giuridica - 4. Le modalità per acquisire la "prova tecnica" - 5. In particolare, l'esame incrociato dell'esperto - 6. L'escussione del perito nell'incidente probatorio - 7. Le fasi della "prova tecnica" nell'istruzione dibattimentale: a) gli adempimenti obbligatori ex art. 468 c.p.p. e le richieste di prova - 8. (Segue): b) la comparizione dell'esperto all'udienza - 9. (Segue): c) l'esame dell'esperto nell'ordine dinamico dell'istruzione dibattimentale - 10. (Segue): d) l'ammonimento e la formula di impegno previsti dall'art. 497, comma 2 - 11. (Segue): e) l'esame diretto, il controesame ed il riesame - 12. (Segue): f) l'oggetto e le modalità dell'esame - 13. (Segue): g) circa la facoltà dell'esperto di consultare note, documenti e pubblicazioni - 14. (Segue): h) le contestazioni nell'esame peritale - 15. (Segue): i) circa il diritto dell'esperto di assistere all'istruttoria dibattimentale) - Capitolo 10. Libero convincimento, ragionevole dubbio e prova scientifica, di Rocco Blaiotta e Gaetano Carlizzi (1. Premessa - 2. Il libero convincimento tra ragionevolezza e razionalità - 2.1. Fonti storiche - 2.2. Applicazioni contemporanee - 2.3. Determinazioni teoriche - 3. Ragionevole dubbio e certezza ottimale - 3.1. Fonti storiche - 3.2. Applicazioni contemporanee - 3.3. Determinazioni teoriche - 4. La valutazione probatoria scientifica - 4.1. Le esigenze di ragionevolezza e di razionalità - 4.2. L'esigenza di certezza ottimale - 4.3. La questione specifica dell'affidabilità dell'esperto in giudizio - 5. Riepilogo) - Capitolo 11. Prova scientifica e regole di esclusione, di Marcello Daniele (1. Premessa - 2. Le regole di esclusione in caso di inosservanza dei requisiti giuridici di acquisizione delle prove scientifiche - 2.1. Le invalidità delle indagini non corporali - 2.2. Le invalidità dei prelievi corporali di materiale biologico - 2.3. Le invalidità delle attività di raccolta occulta dei reperti biologici - 2.4. Le invalidità degli accertamenti medici corporali - 3. La violazione dei protocolli scientifici: una questione che attiene alla valutazione delle prove) - Capitolo 12. Prova scientifica e sistema delle impugnazioni, di Vittorio Pazienza (1. Considerazioni introduttive. Le ragioni alla base di una riflessione "autonoma" - 1.1. Riforma della motivazione "in fatto" e riforma delle impugnazioni (cenni) - 2. Aspetti problematici del giudizio di appello - 2.1. Omesso espletamento della perizia richiesta dalle parti - 2.2. Prova scientifica e rinnovazione dell'istruttoria: in particolare, la decidibilità "allo stato degli atti" - 2.3. (Segue): Recenti "aperture" in tema di rinnovazione dell'istruttoria nel giudizio abbreviato d'appello - 2.4. (Segue): Riforma della sentenza assolutoria e necessità di rinnovare l'esame di periti e consulenti - 3. Prova scientifica e giudizio di legittimità. L'oggetto dell'analisi - 3.1. Ragionevole dubbio e (manifesta) illogicità della motivazione: un breve quadro dell'evoluzione interpretativa - 3.2. (Segue): Le contrastanti indicazioni provenienti dalla giurisprudenza di legittimità - 3.3. (Segue): Sindacato di legittimità e completezza del quadro probatorio - 3.4. Sindacato di legittimità e metodo scientifico - 4. Prova scientifica e revisione. Individuazione degli aspetti problematici - 4.1. L'oggetto dell'accertamento scientifico proposto con l'istanza di revisione - 4.2. La valutazione dell'ammissibilità della richiesta - 4.3. L'effettiva "novità" del metodo scientifico prospettato) - Capitolo 13. Errore giudiziario e prova scientifica: profili dell'esperienza statunitense, di Mark Godsey e Martina Cagossi (1. Premessa. Nuovi scenari del sistema penale statunitense - 2. Le principali cause degli errori giudiziari - 3. Criticità connesse all'utilizzo delle scienze forensi nel processo penale - 4. Il Report della National Academy of Science) - Parte III. Le prove scientifiche nell'accertamento processuale - Capitolo 14. La prova del DNA, di Chiara Fanuele (Sezione I. L'acquisizione dei campioni biologici - 1. Genetica forense e investigazione penale - 2. Le fasi del "procedimento genetico": a) l'attività di "repertazione" eseguita dalla polizia giudiziaria - 3. (Segue): b) l'analisi dei campioni biologici - 4. (Segue): c) il prelievo di tessuti per il test del DNA a fini identificativi: la legge 30 giugno 2009, n. 85 - Sezione II. La conservazione dei dati genetici - 1. L'istituzione di una banca dati nazionale del DNA e l'approvazione del relativo regolamento attuativo - 2. Gli organi e le rispettive funzioni - 3. Il materiale biologico archiviato - 4. La consultazione dei dati - 5. La cancellazione dei dati e la distruzione dei campioni biologici) - Capitolo 15. La prova balistica, di Luigi Giordano (1. La balistica e le sue varie branche - 2. (Segue): La balistica forense - 3. La scena del crimine ed i rilievi della polizia giudiziaria - 4. Gli esami di laboratorio: Gli accertamenti disposti dal pubblico ministero - 5. (Segue): Il contenuto dell'accertamento e le conseguenze sulla natura della consulenza balistica - 6. La perizia balistica - 7. (Segue): La distinzione tra omicidio, suicidio e accidente - 8. La ricostruzione della dinamica del fatto - 9. La classificazione giuridica delle armi - 10. (Segue): Le difficoltà della qualificazione - 11. L'identificazione dell'arma - 12. La banca dati IBIS - 13. La ricerca delle tracce dello sparo - 14. (Segue): La qualificazione dell'attività di ricerca e di esame dei residui dello sparo - 15. L'esaltazione della matricola abrasa) - Capitolo 16. La prova digitale, di Luigi Cuomo (Sezione I. La prova digitale - 1. La prova digitale e l'ambiente informatico - 2. Ispezione e perquisizione informatica - 3. Il sequestro probatorio di risorse e sistemi informatici - 4. Il sequestro preventivo delle pagine web - 5. La copia forense - 6. La ripetibilità delle operazioni - 7. Le intercettazioni telematiche - 8. I dati del traffico telematico - Sezione II. Il rilevamento satellitare - 1. Il funzionamento del sistema GPS - 2. Inquadramento giuridico - 3. L'acquisizione del risultato probatorio - 4. Esigenze di riforma - Sezione III. Il captatore informatico - 1. Il captatore informatico - 2. L'utilizzo del captatore informatico per l'acquisizione di dati - 3. L'utilizzo del captatore informatico per l'esecuzione di intercettazione di conversazioni tra presenti - 4. L'utilizzo del captatore informatico per le videoriprese - 5. Considerazioni conclusive) - Capitolo 17. Neuroscienze e processo penale, di Maria Lucia Di Bitonto (1. Premessa - 2. Neuroscienze e attività del giudice - 3. Neuroscienze e accertamento della capacità del testimone - 4. Neuroscienze e capacità di ricordare i fatti - 5. Neuroscienze e accertamento della capacità dell'imputato - 6. L'accertamento dell'imputabilità - 7. (Segue): Prospettive di riforma) - Capitolo 18. La capacità processuale dell'imputato ed il suo accertamento scientifico in sede giudiziaria, di Paolo Moscarini (Sezione I. L'evoluzione di un istituto - 1. Capacità giuridica penale, capacità di essere imputato e capacità di "stare in giudizio" - 2. Profilo storico-normativo - 3. La capacità processuale dell'imputato come sua idoneità ad un'autodifesa giudiziaria cosciente (art. 70 c.p.p. 1988) - 4. L'incidenza sulla capacità di stare in giudizio della infermità mentale già sussistente tempore delicti (Corte cost., 20 luglio 1992, n. 340) - Sezione II. Il concetto di "capacità processuale" ed il suo "presupposto naturalistico" - 1. Capacità di intendere e di volere ed idoneità a stare in giudizio - 2. La questione delle infermità rilevanti ai fini del giudizio d'imputabilità... - 3. ...e le conclusioni da trarne in ordine all'accertamento della capacità processuale - Sezione III. Gli strumenti giuridici per accertare l'incapacità ex art. 70 c.p.p. - 1. Le condizioni della verifica relativa alla capacità processuale - 2. I mezzi dell'indagine - 3. In particolare, la perizia sull'attitudine psichica all'autodifesa - 4. Il giudice "peritus peritorum" nella valutazione della capacità processuale) - Capitolo 19. Patologia forense, di Cristina Cattaneo (1. Cenni introduttivi - 2. Il patologo forense - 3. Sopralluogo - 4. L'autopsia - 5. Stabilire l'epoca della morte - 6. Capire causa, modalità e dinamica della morte - 7. Stabilire l'identità del cadavere - 8. Conclusioni) - Capitolo 20. Il behavioural screening come ausilio tecnicoscientifico, di Martina Jelovcich (1. La conoscenza giudiziale integrata: nuovi orizzonti - 2. Le tecniche di "validazione" del contributo dichiarativo nell'attuale prassi giudiziaria - 3. L'interpretazione della comunicatività non verbale: valido ausilio od opera pseudoscientifica? - 4. Prove esperte di attendibilità dichiarativa e regole di esclusione probatoria - 5. La libertà dalle autoincriminazioni - 6. Spazi realistici per un uso processuale della science of credibility detection - 7. Il behavioural screening come supporto investigativo - 8. L'osservazione personologica in fase esecutiva) - Capitolo 21. L'analisi delle tracce ematiche quale strumento dell'accertamento processuale, di Gaetano Galluccio Mezio (1. Considerazioni introduttive: prova scientifica e accertamento processuale - 2. La Bloodstain Pattern Analysis: profili definitori e cenni storici - 3. Implicazioni sul regime di ammissione della peculiare natura della BPA - 4. L'analisi delle tracce ematiche nell'esperienza giudiziaria statunitense e italiana - 5. L'ammissibilità della prova fondata sull'analisi delle tracce ematiche - 6. Sforzi d'indagine e criteri di accertamento) - Capitolo 22. Disastri naturali e prova scientifica, di Piero Silvestri (1. I disastri ambientali - 2. La nozione di disastro secondo la Corte costituzionale - 3. Disastri e prova scientifica: il tema - 4. Le morti da amianto ed il contributo del sapere scientifico. La questione del nesso causale - 5. Accertamento causale, responsabilità penale ed epidemiologia - 6. La sussunzione dei fatti di "disastro" nelle fattispecie tradizionali di omicidio e lesioni personali: le difficoltà dell'accertamento causale ed il criterio dell'aumento del rischio - 7. La sentenza "Cozzini" ed il ruolo della scienza epidemiologica - 8. (Segue): La sentenza "Cozzini" sul c.d. effetto acceleratore e sul sapere scientifico - 9. La semplificazione del problema: il riferimento alle concause ed il passaggio dai reati di danno ai reati di pericolo. Il caso "Eternit" - 10. (Segue): La sentenza di primo grado - 11. (Segue): La sentenza di appello - 12. (Segue): La sentenza della Corte di cassazione - 13. I casi "Emergenza rifiuti in Campania" ed "Ilva" (cenni) - questione - 15. La posizione di garanzia e la prevedibilità: l'alluvione del 1999 in Piemonte e il "disastro" di Sarno - 16. Il terremoto di L'Aquila: le sentenze di merito - 16.1. (Segue): L'intervento della Corte di cassazione)