Novità


Anatomia dell’irrequietezza
chatwin_anatomia  Per i lettori che conoscono e amano Bruce Chatwin Anatomia dell’irrequietezza diventerà una sorta di breviario, per quelli che hanno meno familiarità con l’opera del grande vagabondo sarà un’introduzione alle sue esperienze e alle sue idee, un viaggio con Chatwin alla scoperta di Chatwin. Forse mai come in certe parti di questo libro – soprattutto nelle notizie autobiografiche e nella memorabile lettera al suo editore Tom Maschler – Chatwin è stato prossimo a rivelare che cosa stava al fondo del suo essere e della sua inquietudine di uccello migratore, devoto per...
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Roma combattente
gentili_roma  Nel 1915, la prima guerra mondiale devastò l’Europa ma non servì a risolvere le contraddizione che avevano spinto i diversi eserciti nazionali a schierarsi l’uno contro l’altro. Per una moltitudine di soldati italiani, inquadrati nei reparti di fanteria e destinati a sopportare in trincea la parte più dura e sanguinosa della battaglia, abbracciare la causa del conflitto aveva significato lottare affinché, insieme alle dinastie imperialiste, venisse sconfitto un ordine sociale ritenuto ingiusto. All’indomani della firma dei trattati di pace, quando fu chiaro che la guerra non si sarebbe...
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Il diario di Bobby Sands
calamati_diario  Nato a Belfast nel marzo 1954, Robert Gerard “Bobby” Sands abbracciò la causa dell’indipendentismo irlandese a soli diciassette anni, nella convinzione di non poter fare nulla di diverso per combattere le ingiustizie che vedeva crescere intorno a lui. Arrestato più volte e più volte condannato senza prove a suo carico, trascorse gran parte della sua vita nello spietato carcere di Long Kesh – ribattezzato “The Maze” – dove, il 5 maggio del 1981, al culmine di una tragica protesta durata quattro anni, si lasciò morire di fame dopo aver rifiutato il cibo per ben 66 giorni consecutivi. Dopo...
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Storia della guerra italo-turca (1911-1912)

gramellini_guerraItalo-turca  All’epoca in cui gli equilibri tra gli Stati si basavano sulla potenza delle flotte e la vastità dei possedimenti d’oltremare, anche l’Italia ebbe le sue pagine di espansionismo coloniale. Nel 1911 il nostro Paese, mosso da logiche espansionistiche, occupò le province nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica sottraendole al dominio dell’ormai decadente Impero Ottomano.L’impresa di Libia, accreditata come una “fatalità storica”, suscitò all’epoca grandi entusiasmi per poi seguire la sorte comune alle altre avventure coloniali italiane e finire relegata in un angolo scarsamente...

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