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Unanimemente considerata tra le opere più alte della letteratura russa e di tutto l’Ottocento europeo, I fratelli Karamazov è l’ultima fatica di Dostoevskij. Pubblicato inizialmente, e solo in parte, tra il 1879 e il 1880 sul «Messaggero Russo», vide la luce nella sua forma integrale nel 1880. Al centro della narrazione le vicende della famiglia Karamazov, padre e quattro figli, di cui uno illegittimo, e tre di loro nati da madri diverse, tutte precocemente scomparse. Aleksej, Dmitrij, Ivan e Smerdjakov si muovono circondati da un teatro di personaggi altrettanto cruciali e determinanti, non solo ai fini della narrazione ma anche ai fini del perfetto equilibrio su cui...
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Da un fatto di cronaca avvenuto in Russia alla fine del 1869, l'uccisione dello studente Ivanov, nacque l'idea di questo romanzo, che Dostoevskij concepì in un momento particolarmente cupo della sua esistenza, tormentato dalle difficoltà economiche e dalla terribile nostalgia per la patria lontana che lo accompagnava durante il suo secondo soggiorno all'estero. Egli individuava nella nuova società colta, abbagliata dal liberalismo e contemporaneamente dalle nascenti teorie positivistiche, la rovina della Russia, caduta in un deprecabile stato di miseria morale. La sua rabbia è diretta verso quei giovani rivoluzionari - i "demoni" del titolo - che intorno al 1870 cercavano...
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È l’anno del Signore 458 e l’imperatore Maggioriano lancia le sue legioni alla conquista della gloria perduta di Roma. Il giovane Ascanio, affascinato dal mito delle armi, decide di seguire suo zio Pietro, ministro dell’imperatore, nella spedizione che ha come obiettivo la riconquista della Gallia, della Spagna e dell’Africa. Ma, una volta raggiunto il quartier generale di Maggioriano, Ascanio scopre che è in atto un complotto... In un susseguirsi di avventure, tradimenti e scontri sanguinosi, attraverso gran parte dell’Europa e del Mediterraneo, Ascanio mutera i suoi sogni di gloria con la consapevolezza dell’imminente disfatta...
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Apparsa nel 1963, "Critica della democrazia" è, fra le opere di Spirito, una delle più significative. Il lavoro concepito all'inizio del 1962, uscì in un momento nel quale il dibattito teorico sulla democrazia era molto vivace e nel quale l'attenzione dello studioso era stata colpita dal suo incontro de visu con l'esperienza concreta del comunismo russo e del comunismo cinese. Dal punto di vista filosofico il volume approfondiva e portava avanti le tesi già enunciate in un precedente lavoro pubblicato due anni prima, "Inizio di una nuova epoca", che aveva aperto una fase nuova del pensiero di Spirito, tutta fondata sulla fiducia nella scienza, in una scienza intesa in un...
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