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 Viene presentata un’ampia panoramica della maggiore produzione scientifica di Antonio Rotondò sul tema del non conformismo religioso nell’Europa del XVI secolo. I tredici saggi qui raccolti con una consistente appendice documentaria, editi tra il 1962 e il 1991, offrono un quadro vasto e innovativo di aspetti e figure del movimento ereticale cinquecentesco, a tutt’oggi fondamentale per il rigore e la lucidità dell’indagine, l’ampiezza delle ricerche e della prospettiva storica. L’analisi spazia dall’Italia all’Europa attraverso la ricostruzione delle vicende biografiche di personalità di spicco dell’eterodossia (Guillaume Postel, Johann Sommer, Francesco Pucci, Agostino Doni, Camillo Renato...
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 Vallecchi propone, dopo la prima edizione mondadoriana del 1940, la splendida raccolta di racconti a firma di Curzio Malaparte, definita la "prova più alta e convincente della prsa d'arte malapartiana ( Giorgio Luti, 1995). Il volume esce dopo "Fughe in prigione" (1936) e "Sangue" (1937), chiudendo la fase degli anni '36-'40 dedicata alla sistemazione di una vasta produzione narrativa comparsa in gran parte sui quotidiani e riviste ai quali lo scrittore collaborava. "Donna come me" racchiude tredici storie in cui la personalità dell'autore è protagonista sotto...
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 Paolo Signorelli. Figura di spicco dell’antagonismo politico, docente di storia e filosofia presso un liceo romano fino a una certa alba d’agosto del 1980, quando un blitz delle forze dell’Ordine lo trasforma in imputato di tre omicidi e della strage di Bologna. È il cattivo maestro che serve a chiudere il cerchio dell’eversione nera. Il 22 marzo del 1985 è un ideologo con tre ergastoli sulle spalle ma già il 9 febbraio del 1987 non gli pesa nemmeno più una condanna, perché tutti i castelli d’accusa si sono sciolti come neve al sole. Poi, come un miracolo, si svegliano i garantisti e lui diviene il simbolo del più folle caso giudiziario della storia repubblicana. Viene definitivamente scarcerato nel luglio 1990, dieci anni di galera e non gli spettava neanche...
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 Questo libro è un tributo a quella che è stata definita l’arma bianca più letale della storia. Fredde e spietate strumenti di offesa, nel tempo le spade giapponesi hanno conquistato nell’immaginario collettivo una propria dimensione metafisica - vero e proprio oggetto di culto, nel senso più moderno del termine - trasformandosi in icona nobile e affascinante dell’arte e della cultura orientale. La loro storia, le leggende e le tecnologie costruttive tramandate di generazione in generazione, il loro valore intrinseco e quello simbolico sono il filo conduttore di una trattazione che si presta a più livelli di lettura. Quello documentale, che inquadra l’evoluzione della spada nelle diverse epoche della storia...
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