Le verità nascoste del delitto Attanasio Stampa E-mail

Antonella Napoli

Le verità nascoste del delitto Attanasio
L'inchiesta sulla morte dell'ambasciatore italiano in Congo,
del carabiniere Vittorio Iacovacci
e dell'autista Mustapha Milambo


Edizioni All Around, pagg.128, € 16,00

 

napoli attanasio  Nel volume "Le verità nascoste del delitto Attanasio", Antonella Napoli affronta con rigore giornalistico e metodo investigativo un evento tragico e controverso che ha scosso l'opinione pubblica nazionale e internazionale: l'uccisione dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell'autista congolese Mustapha Milambo, avvenuta il 22 febbraio 2021 nel Nord Kivu, una delle aree più instabili e militarizzate della Repubblica Democratica del Congo.

  L'autrice, giornalista esperta di aree di crisi e diritti umani, si cimenta in un'opera che va oltre la mera cronaca, cercando di colmare i vuoti lasciati dalle ricostruzioni ufficiali, mettendo in discussione le versioni consolidate, e aprendo spazi di riflessione sulla responsabilità istituzionale e internazionale in un contesto dove violenza sistemica e diplomazia si incontrano tragicamente.

  Il testo si articola come una vera e propria controinchiesta, fondata su fonti dirette, documenti giudiziari, testimonianze e rapporti d'intelligence, molti dei quali inediti o poco divulgati. Antonella Napoli coniuga l'analisi dei dati raccolti dai Carabinieri del ROS e dalla Procura di Roma con un'attenta contestualizzazione storico-politica della regione in cui è avvenuto l'agguato. Il risultato è una narrazione tesa, rigorosa ma accessibile, che invita il lettore a districarsi in un mosaico di elementi apparentemente incoerenti: omissioni, silenzi istituzionali, reticenze diplomatiche, piste investigative lasciate incompiute.

  La struttura del volume riflette l'intento chiaramente investigativo: ogni capitolo rappresenta una tappa nel disvelamento progressivo dei fatti, senza indulgere in drammatizzazioni gratuite, ma mantenendo un costante equilibrio tra emotività e razionalità. L'operazione narrativa risulta tanto più efficace in quanto sostenuta da una scrittura precisa, sobria, e fortemente ancorata ai fatti.

  Uno dei meriti principali dell'opera risiede nella capacità di inserire l'episodio specifico in un quadro geopolitico più ampio. Napoli non si limita a ricostruire le ultime ore delle vittime, ma analizza i meccanismi di sicurezza delle Nazioni Unite, le dinamiche interne alla MONUSCO (la missione di peacekeeping dell'ONU in Congo) e le gravi falle organizzative che hanno permesso che un convoglio diplomatico viaggiasse senza scorta armata in una delle zone più pericolose del continente africano.

  La questione della "scarsa collaborazione" delle autorità congolesi – come evidenziato anche nella quarta di copertina – è esaminata con lucidità e profondità. La mancanza di trasparenza da parte del governo congolese, unita a un contesto istituzionale fragile e corrotto, costituisce una delle chiavi interpretative più inquietanti dell'intera vicenda. Napoli non esita a interrogarsi – e a interrogare le istituzioni italiane – su ciò che si sarebbe potuto prevedere e su quanto è stato invece trascurato.

  Il libro restituisce piena dignità individuale alle tre vittime, spesso relegate nei resoconti ufficiali a ruoli funzionali. Luca Attanasio emerge come un ambasciatore profondamente impegnato nella diplomazia umanitaria, animato da una sincera dedizione alle popolazioni locali; Vittorio Iacovacci viene ricordato non solo come scorta, ma come servitore dello Stato motivato e cosciente dei rischi; Mustapha Milambo, autista congolese del World Food Programme, diventa simbolo di una realtà spesso invisibile, quella dei lavoratori locali impiegati in missioni internazionali ad alto rischio, ma senza le stesse tutele.

  Napoli rifiuta la semplificazione del "tragico errore" e propone una mappa di responsabilità complesse e multilivello. La catena decisionale appare come una ragnatela dove nessuno è pienamente innocente, ma dove alcune responsabilità appaiono più gravi proprio perché evitate, insabbiate o diluite nei meccanismi della burocrazia internazionale.

  "Le verità nascoste del delitto Attanasio" si inserisce nel solco di quel giornalismo d'inchiesta che, senza cadere nel sensazionalismo, cerca di restituire alla società civile il diritto di conoscere e comprendere. In questo senso, il libro è non solo un atto di denuncia, ma anche un contributo significativo alla memoria collettiva, capace di alimentare un dibattito pubblico più consapevole sulle dinamiche della cooperazione internazionale e sulla presenza diplomatica italiana in contesti ad alto rischio.

  Napoli firma così un lavoro maturo, che unisce rigore metodologico e partecipazione etica, e che merita attenzione anche in sede accademica.