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"Lassù gli ultimi" era il titolo di uno splendido libro di alcuni decenni or sono. Quando la montagna era "il mondo dei vinti". E nell’immaginario collettivo le Terre Alte sono rimaste un mondo a parte, destinato alla scomparsa per consunzione. Un mondo superato, sopravvissuto a se stesso.
Non è così. La montagna vive e conserva valori e potenzialità che il piano neppure si immagina. Valori scomparsi altrove, potenzialità ancora inespresse. Ma per la montagna si aprono prospettive di rilancio, di vita, di un futuro molto più interessante di quello che la pianura avrebbe...
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Sono molti i giornalisti e autori che hanno scritto sulla morte di Benito Mussolini e Claretta Petacci; a più di sessant’anni di distanza, dopo aver detto, scritto, testimoniato tutto e il contrario di tutto è difficile raccapezzarsi. Qui si è voluto elencare tutte le ipotesi, confrontarle e prenderle in esame una per una, arrivando, come in un mosaico, ad alcune probabili certezze.
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Dopo una presentazione delle diverse modalità di rappresentare il tempo e l'eternità, il libro studia il significato della nascita del calendario, le feste di capodanno, i rituali sacri e le varie dottrine che nell'antica Ellade hanno spiegato la struttura del cosmo. I vari simboli, gli ingenui grafismi che nel corso della storia ellenica sono stati utilizzati per dare significato allo scorrere del tempo, la stessa complessa raffigurazione delle costellazioni, svelano una rappresentazione del cosmo capace di collegare il significato della vita umana con i ritmi che regolano i movimenti celesti. Il cerchio, la croce, la sfera e tutto un insieme di simboli geometrici diventano la chiave per...
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L’opuscolo Der Krieg und die geistige Entscheidungen, pubblicato nel 1917, raccoglie quatto tra saggi e discorsi composti in periodi diversi a partire dal 1914. La lettura del testo, qui proposto in traduzione italiana, offre la possibilità di verificare quanto intensamente Georg Simmel (1858-1918) fosse partecipe di quel clima di entusiastica accettazione della Prima guerra mondiale in cui fu coinvolto tutto il ceto accademico tedesco. Ma, accanto alla ripresa dei topoi classici della propaganda bellica – nei modi in cui questi furono codificati dalla “oratoria del 1914” – questo documento dell’ultima riflessione del filosofo berlinese sviluppa argomentazioni e...
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