Novità


Le passioni di un anarco-conservatore
montanelli_passioni.jpg  In questa lunga intervista inedita, in gran parte autobiografica, rivivono il mondo e le amicizie di Montanelli: il passaggio dal fascismo all’antifascismo, l’arresto e la condanna a morte, l’amicizia con Leo Longanesi e i rapporti con Giovanni Ansaldo. Una eccezionale testimonianza raccontata, attraverso giudizi fulminanti e battute lapidarie, da un eccezionale testimone del nostro tempo. In appendice una documentazione inedita sulla prigionia e sulla fuga in Svizzera di Montanelli e sulla effettiva sua presenza a piazzale Loreto il 29 aprile 1945...
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Mezzo secolo di Fiume
parlato_mezzo_secolo_di_fiume.jpg  Il volume propone un’analisi della situazione di Fiume dalla fine Ottocento alla seconda guerra mondiale. Si mettono in evidenza, per la prima volta, con documentazione proveniente da archivi pubblici e privati, gli aspetti della vita quotidiana e dell’economia della città, teatro di grandi rivolgimenti nel 900, dopo 4 secoli di tranquillità e di autonomia. L’irredentismo italiano, l’impresa di D’Annunzio, la questione sociale e la disoccupazione, l’assedio economico del 1919-20, i problemi che sorsero con la annessione della città all’Italia: tutti questi temi vengono analizzati attraverso l’ottica della società e dell’economia, per comprendere come riuscì una città...
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Don Gianni Baget Bozzo
camaiora_dongianni.jpg  A stretto contatto con alcune delle figure centrali della nostra storia contemporanea, da Tambroni a Craxi, da Berlusconi a Ratzinger, don Gianni Baget Bozzo è stato un autentico profeta dello scandalo. Un profeta "posseduto" da Dio, un intellettuale eretico che ha attraversato da interlocutore e ispiratore privilegiato del potere la Prima e la Seconda Repubblica servendo Cristo e la Chiesa in ciò che gli riusciva meglio: pensare. Dal 1994 fino alla sua recente scomparsa, Baget Bozzo ha svolto il ruolo di precettore dei giovani del centro destra, coloro i quali egli stesso aveva identificato come Berlusconi Generation. Dagli scontri di Genova del '60 alla battaglia...
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Un terribile amore per la guerra
hillman_terribile.jpg  In un momento chiave del celebre film sul generale Patton, un memorabile George C. Scott passeggia per il campo di battaglia a combattimento finito: terra sventrata, carri armati bruciati, cadaveri. Volgendo lo sguardo a quello scempio, esclama: «Come amo tutto questo. Che Dio mi aiuti, lo amo più della mia vita». È eloquente che James Hillman abbia scelto proprio questa scena, tanto spiazzante quanto rivelatrice, per introdurre il provocatorio tema del suo nuovo libro: la guerra come pulsione primaria e ambivalente della nostra specie – come pulsione, cioè, dotata di una carica libidica non inferiore a quella di altre pulsioni che la contrastano e...
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