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Medio Oriente senza pace tenta una ricostruzione sintetica ma puntuale della storia dei rapporti fra Occidente e Medio Oriente nel corso degli ultimi cento anni, cercando di fornire gli strumenti interpretativi per cogliere nell’intreccio degli avvenimenti le forze storiche che si sono confrontate e scontrate in quest’area cruciale per gli equilibri mondiali. La questione israelo-palestinese, il fallimento del nazionalismo arabo, le Guerre del Golfo, l’insorgere dell’islamismo radicale, la lotta per il petrolio e le strategie occidentali di riorganizzazione del Medio Oriente vengono collocate in un quadro di insieme dal quale emergono disegni di potenza e aneliti di...
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 "L'ipotesi storiografica che guida un po' tutta la nostra ricognizione è che il fascismo abbia fatto ricorso all'antisemitismo quale potente motore aggiunto del processo di costruzione del sistema totalitario; e che, din conseguenza, l'introduzione dell'antisemitismo comporti alcune importanti modifiche nel precedente corpus ideologico fascista, a cominciare dal concetto di «nazione» - un concetto attorno a cui ruotava gran parte dell'idologia del fascismo -, tanto da riformulare quel sistema ideologico medesimo in una chiave esplicitamente antisemita. In conclusione, il vento gelido dell'antisemitismo non lascia immune il sistema ideologico fascista...
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 Se volete sapere perché i bianchi hanno scelto di votare per un nero, come fanno i neri a emanciparsi dal complesso della schiavitù, in che maniera si possa immaginare un modello di sviluppo basato sulle energie alternative e qual è la ricetta per garantire sicurezza e libertà, allora dovete visitare la terra di Barack Hussein Obama, il 44° presidente degli Stati Uniti. Un paese in grande trasformazione, così come le stanze del potere che lo governa. Un’America che sembra far suo quel ‘tutto è possibile’ che avvicina le differenze, non tiene conto delle ideologie, governa con pragmatismo, si mobilita contro la crisi economica proponendo riforme strutturali. E che...
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 Lasciare «tracce di luce sul gioco delle onde dei giorni vissuti», più come un «piacere che come un dovere». Sono le parole con cui, all’inizio di un nuovo anno, Ernst Jünger rinnova il proposito di tenere il diario, distillando in un’immagine il senso di questo libro.
Bassa Sassonia, 11 aprile 1945 – 2 dicembre 1948: è il tempo della desolazione, in cui si piangono i propri cari o ci si consuma nell’incertezza della loro sorte. In balia degli umori degli occupanti, con la fame, il peso degli orrori che filtrano dai racconti dei prigionieri liberati dai campi di concentramento e dei nuovi profughi dell’Est che affollano le strade, si soffre l’umiliazione dell’isolamento e...
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