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Pier Paolo Pasolini è stato forse l’intellettuale del Novecento che più d’ogni altro ha diviso l’opinione pubblica. C’è chi lo ha amato e chi lo ha avversato senza riserve. La destra lo detestava per le sue idee e soprattutto per la sua dichiarata omosessualità. La sinistra, che pur lo annoverava tra le sue file, non accettava molte delle sue analisi anticipatrici e ancor meno la sua irriducibile autonomia di pensiero. E anche il mondo cattolico, di fronte alle sue opere, si divideva tra estimatori e detrattori. Baldoni e Borgna, che pur da posizioni molto diverse ne riconobbero subito la...
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 Qualcuno ha subito individuato i colpevoli: i manager delle grandi imprese e delle banche. Sono loro i responsabili della catastrofica crisi finanziaria ed economica che stiamo attraversando. Avidi e amanti del rischio, fino a rivelarsi irresponsabili. Strapagati: anche 500 volte i loro colleghi che lavorano ai livelli inferiori. Avrebbero dovuto salvare il mondo, o almeno le aziende che dirigevano, grazie alle moderne tecniche di gestione e ai raffinati strumenti di analisi, ma anche al talento, al fiuto e al carisma. Invece hanno prodotto fallimenti a catena, impoverito le famiglie e...
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 “L'unità della penisola, stabilitasi con il dominio romano (anche se in maniera assai meno lineare e coerente di quanto di solito si creda) si rompe con la crisi di tale dominio, e immediatamente si crea quello che sarà il segno più evidente e duraturo della divisione geopolitica italiana: il distacco del Sud dal destino del resto del paese (o il contrario, naturalmente, se si preferisce), distacco che acquisterà carattere radicale allorché nel 1130 la neoarrivata dinastia normanna, dopo aver messo fine ai possessi bizantini ed arabi risalenti a cinque o sei secoli prima, nonché ai ripetuti tentativi...
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 Dove va la Russia? Dopo la fuoriuscita dal comunismo e l'avvio, con costi sociali altissimi, di un'economia di mercato e di un regime formalmente democratico, oggi assistiamo a una deriva autoritaria e a un rallentamento delle riforme. Il potere è in mano a un'élite proveniente dall'esercito e dai servizi di sicurezza, estranea per formazione alle idee liberali, allo stato di diritto, all'occidentalizzazione del paese; l'autoritarismo morbido di Putin riallontana dall'Europa la Russia, che torna a identificare negli Stati Uniti il suo avversario storico, nell'illusione di un'autosufficienza autarchica...
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